Le rime di Francesco Petrarca. Nuova ed. 2pt |
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Sayfa 16
... degno : E questa speme m'avéa fatto ardito . Ma talór umiltà spegne disdegno Talór lo ' nfiamma : e ciò sepp ' io dappói Lunga stagión di ténebre vestito : Ch'a quei preghi il mio lume era sparito . Ed io non ritrovando intorno intorno ...
... degno : E questa speme m'avéa fatto ardito . Ma talór umiltà spegne disdegno Talór lo ' nfiamma : e ciò sepp ' io dappói Lunga stagión di ténebre vestito : Ch'a quei preghi il mio lume era sparito . Ed io non ritrovando intorno intorno ...
Sayfa 22
... degno , Qua ' figli mai , quai donne Fúron materia a sì giusto disdegno ? Una parte del mondo è che si giace Mai sempre in ghiaccio ed in gelate nevi Tutta lontana dal cammín del Sole : Là , sotto i giorni nubilosi e brevi , Nemica ...
... degno , Qua ' figli mai , quai donne Fúron materia a sì giusto disdegno ? Una parte del mondo è che si giace Mai sempre in ghiaccio ed in gelate nevi Tutta lontana dal cammín del Sole : Là , sotto i giorni nubilosi e brevi , Nemica ...
Sayfa 26
... degno Che le sue piaghe lave . Da me son fatti i miei pensiér diversi : Tal già , qual ' io mi stanco , L'amata spada in se stessa contorse . Nè quella prego , che però mi scioglia : Che men son dritte al ciel tutt ' altre strade ; E ...
... degno Che le sue piaghe lave . Da me son fatti i miei pensiér diversi : Tal già , qual ' io mi stanco , L'amata spada in se stessa contorse . Nè quella prego , che però mi scioglia : Che men son dritte al ciel tutt ' altre strade ; E ...
Sayfa 39
... degno ove voi sola siete . Ma s ' io v'era con saldi chiovi fisso , Non dovéa specchio farvi per mio danno , A voi stessa piacendo aspra e superba . Certo se vi rimembra di Narcisso , Questo e quel corso ad un término vanno ; Benchè di ...
... degno ove voi sola siete . Ma s ' io v'era con saldi chiovi fisso , Non dovéa specchio farvi per mio danno , A voi stessa piacendo aspra e superba . Certo se vi rimembra di Narcisso , Questo e quel corso ad un término vanno ; Benchè di ...
Sayfa 53
... degno affanno : Riduci i pensiér vaghi a migliór luogo : Rammenta lor com` oggi fosti in croce . CANZONE XV . Volgendo gli occhi al mio novo colore Che fa di morte rimembrár la gente , Pietà vi mosse : onde benignamente Salutando ...
... degno affanno : Riduci i pensiér vaghi a migliór luogo : Rammenta lor com` oggi fosti in croce . CANZONE XV . Volgendo gli occhi al mio novo colore Che fa di morte rimembrár la gente , Pietà vi mosse : onde benignamente Salutando ...
Sık kullanılan terimler ve kelime öbekleri
acerba affanno äita albergo alcún allór alma almén altra altrúi Amór Amore ancór andár angélica ánima arda ardo assái avéa avér begli occhi bel viso bella cangiando CANZONE Ch'i che'l chiome ciel coléi convién costéi d'amór desío desír diletto doglia dolce dolcezza dolór donna duol éran ésser fera fior foco FRANCESCO PETRARCA fronde fuggir gentil giammái giorno gran l'alma L'aura lágrime lasso lauro leggiadro lieto loco lume madonna meco mille mirár míseri mondo mortál morte nóbil notte nova omái onesta onór parlár päura pensiér PETRARCA piacér piagge piánger piango pianto pietà poría pregio quì ragión ragionár rime riva s'io säetta sdegno signór söave soléa SONETTO sospiri speme speranza spero spirto stanco stelle strugge talór terra Tessaglia trista valór vede vedér veggio verde Vérgine vidi virtute vista víver vivo volér volse volve vorréi
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Sayfa 14 - La vita fugge e non s'arresta un'ora; E la morte vien dietro a gran giornate; E le cose presenti e le passate Mi danno guerra e le future ancora; E 1 rimembrar e l' aspettar m' accora Or quinci or quindi sì, che 'n ventato, Se non eh' i' ho di me stesso pietate , l' sarei già di questi pensier fora. Tornami avanti s...
Sayfa 137 - Lieti fiori e felici, e ben nate erbe che madonna pensando premer sòie; piaggia ch'ascolti sue dolci parole e del bel piede alcun vestigio serbe; schietti arboscelli e verdi frondi acerbe, amorosette e pallide viole ; ombrose selve, ove percote il sole, che vi fa co...
Sayfa 33 - n belle donne oneste atti soavi Sono un deserto, e fere aspre, e selvagge. SONETTO. QUEL Rosignuul che sì soave piagne Forse suoi figli, o sua cara consorte, Di 'dolcezza empie il cielo e le campagne Con tante note sì pietose e scorte, E tutta notte par che m' accompagne, E mi rammento la mia dura sorte ; Ch' altri che me non ho di cui mi lagne ; Che 'n Dee non credev
Sayfa 121 - A guisa d' un soave e chiaro lume, Cui nutrimento a poco a poco manca; Tenendo al fin il suo usato costume; Pallida no, ma più che neve bianca Che senza vento in un bel colle fiocchi; Parea posar come persona stanca. Quasi un dolce dormir ne' suoi begli occhi, Sendo lo spirto già da lei diviso, Era quel che morir chiaman gli sciocchi.
Sayfa 24 - Ed io pur vivo, onde mi doglio e sdegno, rimaso senza '1 lume ch'amai tanto in gran fortuna e 'n disarmato legno. Or sia qui fine al mio amoroso canto: secca è la vena de l'usato ingegno e la cetera mia rivolta in pianto. S'io avesse pensato che sì care fossin le voci de...
Sayfa 120 - Quella bella compagna er' ivi accolta Pur a veder e contemplar il fine Che far conviensi, e non più d' una volta. Tutte sue amiche, e tutte eran vicine. Allor di quella bionda testa svelse Morte con la sua mano un aureo crine. Così del mondo il più bel fiore scelse ; Non già per odio, ma per dimostrarsi Più chiaramente nelle cose eccelse. Quanti lamenti lagrimosi sparsi Fur ivi, essendo quei begli occhi asciutti, Per ch...
Sayfa 66 - Oh de l'anime rare ch' altamente vivesti qui fra noi e che subito al ciel volasti poi! Ma io che debbo, altro che pianger sempre, misero e sol, che senza te son nulla ? Ch...
Sayfa 117 - 1 pianto e '1 lamento? S'a mal mio grado, il lamentar che vale? O viva morte, o dilettoso male, Come puoi tanto in me s
Sayfa 110 - ndura e serra Marte superbo e fero, Apri tu, Padre, e 'ntenerisci e snoda; Ivi fa che '1 tuo vero ( Qual io mi sia ) per la mia lingua s
Sayfa 197 - S' i' son pallido o magro ; E, s' io l' occido, più forte rinasce. Questo, d' allor ch' i' m' addormiva in fasce, Venuto è di dì in dì crescendo meco, E temo ch