Le rime di Francesco Petrarca. Nuova ed. 2pt |
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Sayfa 3
... O d'ogni reverenza e d ' onór degna . Se non che forse Apollo si disdegna Ch ' a parlar de ' suoi sempre verdi rami Lingua mortál presuntüosa vegna . SONETTO VI . Si traviato è ' l folle mio I. PARTE PRIMA . 3 . SONETTO IV. ...
... O d'ogni reverenza e d ' onór degna . Se non che forse Apollo si disdegna Ch ' a parlar de ' suoi sempre verdi rami Lingua mortál presuntüosa vegna . SONETTO VI . Si traviato è ' l folle mio I. PARTE PRIMA . 3 . SONETTO IV. ...
Sayfa 194
... parlar che nullo stile agguaglia , E'l bel tacere , e quei santi costumi Ch ' ingegno umán non può spiegare in carte . L'infinita bellezza ch ' altrúi abbaglia , Non vi s ' impara ; che quei dolci lumi S'acquistan per ventura , e non ...
... parlar che nullo stile agguaglia , E'l bel tacere , e quei santi costumi Ch ' ingegno umán non può spiegare in carte . L'infinita bellezza ch ' altrúi abbaglia , Non vi s ' impara ; che quei dolci lumi S'acquistan per ventura , e non ...
Sayfa 206
... parlar sì dolcemente , Quando Amor i begli occhi a terra inchina , 139 Quando dal proprio sito si rimove ΤΟ 127 37 7 7 ፤ Quando fra l'altre donne ad ora ad ora Quando giunge per gli occhi al cor profondo 80 Quando giunse a Simon l'alto ...
... parlar sì dolcemente , Quando Amor i begli occhi a terra inchina , 139 Quando dal proprio sito si rimove ΤΟ 127 37 7 7 ፤ Quando fra l'altre donne ad ora ad ora Quando giunge per gli occhi al cor profondo 80 Quando giunse a Simon l'alto ...
Sayfa 208
... parlar sia indarno I ' vo pensando , e nel pensier m'assale L'aere gravato e l'importuna nebbia Lassare il velo o per Sole , o per ombra , Lasso me , ch'i ' non so in qual parte pieghi Là ver l'aurora , che si dolce l'aura 192 I 125 167 ...
... parlar sia indarno I ' vo pensando , e nel pensier m'assale L'aere gravato e l'importuna nebbia Lassare il velo o per Sole , o per ombra , Lasso me , ch'i ' non so in qual parte pieghi Là ver l'aurora , che si dolce l'aura 192 I 125 167 ...
Sayfa 51
... parlar d'ira , a ragionár di morte . U ' sono i versi , u ' son giunte le rime ; Che gentil cor udía pensoso e lieto ? Ov'è ' l favoleggiár d'amór le notti ? Or non parl ' io , nè peniso altro che pianto . Già mi fu col desír sì dolce ...
... parlar d'ira , a ragionár di morte . U ' sono i versi , u ' son giunte le rime ; Che gentil cor udía pensoso e lieto ? Ov'è ' l favoleggiár d'amór le notti ? Or non parl ' io , nè peniso altro che pianto . Già mi fu col desír sì dolce ...
Sık kullanılan terimler ve kelime öbekleri
acerba affanno äita albergo alcún allór alma almén altra altrúi Amór Amore ancór andár angélica ánima arda ardo assái avéa avér begli occhi bel viso bella cangiando CANZONE Ch'i che'l chiome ciel coléi convién costéi d'amór desío desír diletto doglia dolce dolcezza dolór donna duol éran ésser fera fior foco FRANCESCO PETRARCA fronde fuggir gentil giammái giorno gran l'alma L'aura lágrime lasso lauro leggiadro lieto loco lume madonna meco mille mirár míseri mondo mortál morte nóbil notte nova omái onesta onór parlár päura pensiér PETRARCA piacér piagge piánger piango pianto pietà poría pregio quì ragión ragionár rime riva s'io säetta sdegno signór söave soléa SONETTO sospiri speme speranza spero spirto stanco stelle strugge talór terra Tessaglia trista valór vede vedér veggio verde Vérgine vidi virtute vista víver vivo volér volse volve vorréi
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Sayfa 14 - La vita fugge e non s'arresta un'ora; E la morte vien dietro a gran giornate; E le cose presenti e le passate Mi danno guerra e le future ancora; E 1 rimembrar e l' aspettar m' accora Or quinci or quindi sì, che 'n ventato, Se non eh' i' ho di me stesso pietate , l' sarei già di questi pensier fora. Tornami avanti s...
Sayfa 137 - Lieti fiori e felici, e ben nate erbe che madonna pensando premer sòie; piaggia ch'ascolti sue dolci parole e del bel piede alcun vestigio serbe; schietti arboscelli e verdi frondi acerbe, amorosette e pallide viole ; ombrose selve, ove percote il sole, che vi fa co...
Sayfa 33 - n belle donne oneste atti soavi Sono un deserto, e fere aspre, e selvagge. SONETTO. QUEL Rosignuul che sì soave piagne Forse suoi figli, o sua cara consorte, Di 'dolcezza empie il cielo e le campagne Con tante note sì pietose e scorte, E tutta notte par che m' accompagne, E mi rammento la mia dura sorte ; Ch' altri che me non ho di cui mi lagne ; Che 'n Dee non credev
Sayfa 121 - A guisa d' un soave e chiaro lume, Cui nutrimento a poco a poco manca; Tenendo al fin il suo usato costume; Pallida no, ma più che neve bianca Che senza vento in un bel colle fiocchi; Parea posar come persona stanca. Quasi un dolce dormir ne' suoi begli occhi, Sendo lo spirto già da lei diviso, Era quel che morir chiaman gli sciocchi.
Sayfa 24 - Ed io pur vivo, onde mi doglio e sdegno, rimaso senza '1 lume ch'amai tanto in gran fortuna e 'n disarmato legno. Or sia qui fine al mio amoroso canto: secca è la vena de l'usato ingegno e la cetera mia rivolta in pianto. S'io avesse pensato che sì care fossin le voci de...
Sayfa 120 - Quella bella compagna er' ivi accolta Pur a veder e contemplar il fine Che far conviensi, e non più d' una volta. Tutte sue amiche, e tutte eran vicine. Allor di quella bionda testa svelse Morte con la sua mano un aureo crine. Così del mondo il più bel fiore scelse ; Non già per odio, ma per dimostrarsi Più chiaramente nelle cose eccelse. Quanti lamenti lagrimosi sparsi Fur ivi, essendo quei begli occhi asciutti, Per ch...
Sayfa 66 - Oh de l'anime rare ch' altamente vivesti qui fra noi e che subito al ciel volasti poi! Ma io che debbo, altro che pianger sempre, misero e sol, che senza te son nulla ? Ch...
Sayfa 117 - 1 pianto e '1 lamento? S'a mal mio grado, il lamentar che vale? O viva morte, o dilettoso male, Come puoi tanto in me s
Sayfa 110 - ndura e serra Marte superbo e fero, Apri tu, Padre, e 'ntenerisci e snoda; Ivi fa che '1 tuo vero ( Qual io mi sia ) per la mia lingua s
Sayfa 197 - S' i' son pallido o magro ; E, s' io l' occido, più forte rinasce. Questo, d' allor ch' i' m' addormiva in fasce, Venuto è di dì in dì crescendo meco, E temo ch