Le rime di Francesco Petrarca. Nuova ed. 2pt |
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Sayfa xiv
... Veggio , risponde ; e questa sacra tomba Son tre sécoli e più , ch ' i ' guardo , e piango . / DELLO STESSO . Ecco dopo due lustri , o cigno eletto , Dove il tuo frale in un bel sasso è accolto , Torno ; ma bianco il crin , rugoso il ...
... Veggio , risponde ; e questa sacra tomba Son tre sécoli e più , ch ' i ' guardo , e piango . / DELLO STESSO . Ecco dopo due lustri , o cigno eletto , Dove il tuo frale in un bel sasso è accolto , Torno ; ma bianco il crin , rugoso il ...
Sayfa 9
... veggio al dipartír gli atti söavi Tórcer da me le mie fatali stelle . Largata al fin con l ' amorose chiavi L ' ánima esce del cor , per seguír voi ; E con molto pensiero indi si svelle . SONETTO XVI . Quand ' io son tutto volto in ...
... veggio al dipartír gli atti söavi Tórcer da me le mie fatali stelle . Largata al fin con l ' amorose chiavi L ' ánima esce del cor , per seguír voi ; E con molto pensiero indi si svelle . SONETTO XVI . Quand ' io son tutto volto in ...
Sayfa 10
... veggio presso il fin della mia luce ; Vómmene in guisa d ' orbo senza luce , Che non sa ove si vada , e pur si parte . Così davanti ai colpi della morte Fuggo ; ma non sì ratto , che ' l desío Meco non venga , come venír sole . Tácito ...
... veggio presso il fin della mia luce ; Vómmene in guisa d ' orbo senza luce , Che non sa ove si vada , e pur si parte . Così davanti ai colpi della morte Fuggo ; ma non sì ratto , che ' l desío Meco non venga , come venír sole . Tácito ...
Sayfa 12
... veggio fiammeggiár le stelle Vo lagrimando , e desïando il giorno . Quando la sera scaccia il chiaro giorno , E le ténebre nostre altrúi fann ' alba ; Miro pensoso le crudeli stelle Che m'hanno fatto di sensibil terra , E maledico il dì ...
... veggio fiammeggiár le stelle Vo lagrimando , e desïando il giorno . Quando la sera scaccia il chiaro giorno , E le ténebre nostre altrúi fann ' alba ; Miro pensoso le crudeli stelle Che m'hanno fatto di sensibil terra , E maledico il dì ...
Sayfa 29
... veggio ' l tempo andár veloce e leve , El mio di lui sperár fallace e scemo . I ' dico a ' miei pensiér : Non mòlto andremo D'amór parlando omái ; che ' l duro e greve Terreno incarco come fresca neve Si va struggendo , onde noi pace ...
... veggio ' l tempo andár veloce e leve , El mio di lui sperár fallace e scemo . I ' dico a ' miei pensiér : Non mòlto andremo D'amór parlando omái ; che ' l duro e greve Terreno incarco come fresca neve Si va struggendo , onde noi pace ...
Sık kullanılan terimler ve kelime öbekleri
acerba affanno äita albergo alcún allór alma almén altra altrúi Amór Amore ancór andár angélica ánima arda ardo assái avéa avér begli occhi bel viso bella cangiando CANZONE Ch'i che'l chiome ciel coléi convién costéi d'amór desío desír diletto doglia dolce dolcezza dolór donna duol éran ésser fera fior foco FRANCESCO PETRARCA fronde fuggir gentil giammái giorno gran l'alma L'aura lágrime lasso lauro leggiadro lieto loco lume madonna meco mille mirár míseri mondo mortál morte nóbil notte nova omái onesta onór parlár päura pensiér PETRARCA piacér piagge piánger piango pianto pietà poría pregio quì ragión ragionár rime riva s'io säetta sdegno signór söave soléa SONETTO sospiri speme speranza spero spirto stanco stelle strugge talór terra Tessaglia trista valór vede vedér veggio verde Vérgine vidi virtute vista víver vivo volér volse volve vorréi
Popüler pasajlar
Sayfa 14 - La vita fugge e non s'arresta un'ora; E la morte vien dietro a gran giornate; E le cose presenti e le passate Mi danno guerra e le future ancora; E 1 rimembrar e l' aspettar m' accora Or quinci or quindi sì, che 'n ventato, Se non eh' i' ho di me stesso pietate , l' sarei già di questi pensier fora. Tornami avanti s...
Sayfa 137 - Lieti fiori e felici, e ben nate erbe che madonna pensando premer sòie; piaggia ch'ascolti sue dolci parole e del bel piede alcun vestigio serbe; schietti arboscelli e verdi frondi acerbe, amorosette e pallide viole ; ombrose selve, ove percote il sole, che vi fa co...
Sayfa 33 - n belle donne oneste atti soavi Sono un deserto, e fere aspre, e selvagge. SONETTO. QUEL Rosignuul che sì soave piagne Forse suoi figli, o sua cara consorte, Di 'dolcezza empie il cielo e le campagne Con tante note sì pietose e scorte, E tutta notte par che m' accompagne, E mi rammento la mia dura sorte ; Ch' altri che me non ho di cui mi lagne ; Che 'n Dee non credev
Sayfa 121 - A guisa d' un soave e chiaro lume, Cui nutrimento a poco a poco manca; Tenendo al fin il suo usato costume; Pallida no, ma più che neve bianca Che senza vento in un bel colle fiocchi; Parea posar come persona stanca. Quasi un dolce dormir ne' suoi begli occhi, Sendo lo spirto già da lei diviso, Era quel che morir chiaman gli sciocchi.
Sayfa 24 - Ed io pur vivo, onde mi doglio e sdegno, rimaso senza '1 lume ch'amai tanto in gran fortuna e 'n disarmato legno. Or sia qui fine al mio amoroso canto: secca è la vena de l'usato ingegno e la cetera mia rivolta in pianto. S'io avesse pensato che sì care fossin le voci de...
Sayfa 120 - Quella bella compagna er' ivi accolta Pur a veder e contemplar il fine Che far conviensi, e non più d' una volta. Tutte sue amiche, e tutte eran vicine. Allor di quella bionda testa svelse Morte con la sua mano un aureo crine. Così del mondo il più bel fiore scelse ; Non già per odio, ma per dimostrarsi Più chiaramente nelle cose eccelse. Quanti lamenti lagrimosi sparsi Fur ivi, essendo quei begli occhi asciutti, Per ch...
Sayfa 66 - Oh de l'anime rare ch' altamente vivesti qui fra noi e che subito al ciel volasti poi! Ma io che debbo, altro che pianger sempre, misero e sol, che senza te son nulla ? Ch...
Sayfa 117 - 1 pianto e '1 lamento? S'a mal mio grado, il lamentar che vale? O viva morte, o dilettoso male, Come puoi tanto in me s
Sayfa 110 - ndura e serra Marte superbo e fero, Apri tu, Padre, e 'ntenerisci e snoda; Ivi fa che '1 tuo vero ( Qual io mi sia ) per la mia lingua s
Sayfa 197 - S' i' son pallido o magro ; E, s' io l' occido, più forte rinasce. Questo, d' allor ch' i' m' addormiva in fasce, Venuto è di dì in dì crescendo meco, E temo ch