Nel primo centenario di Angelo Mai: memorie e documenti pubblicati per cura dell' Ateneo di Bergamo il 7 marzo 1882Stabilimento tipo-lit. Gaffuri e Gatti, 1882 - 187 sayfa |
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Sayfa xx
... dedica affermava « che << l'essersi dilettato nell'adolescenza leggendo la storia romana << di Dionigi , lo facea or voglioso di leggere questo insperato << supplimento . 1 » Ma i frammenti di Dionigi , illustrati dal Mai 1 ) Dalla ...
... dedica affermava « che << l'essersi dilettato nell'adolescenza leggendo la storia romana << di Dionigi , lo facea or voglioso di leggere questo insperato << supplimento . 1 » Ma i frammenti di Dionigi , illustrati dal Mai 1 ) Dalla ...
Sayfa xxi
... dedica del Mai . « Nel fausto incontro , che S. M. « onorò della sua presenza la Biblioteca Ambrosiana , esternò il desiderio , <<< che si trovasse nei codici che gli si mostravano qualche pezzo di storia << antica . Io mi diedi tosto ...
... dedica del Mai . « Nel fausto incontro , che S. M. « onorò della sua presenza la Biblioteca Ambrosiana , esternò il desiderio , <<< che si trovasse nei codici che gli si mostravano qualche pezzo di storia << antica . Io mi diedi tosto ...
Sayfa xxxvii
... dedica l'opera ad un antico compagno di scuola , di cui tace il nome ; ma il Mai con savie ragioni argomenta non poter esser altri , che il celebre Tito Pomponio Attico . L'orditura dell'opera , nel proemio e nei dialoghi , è ...
... dedica l'opera ad un antico compagno di scuola , di cui tace il nome ; ma il Mai con savie ragioni argomenta non poter esser altri , che il celebre Tito Pomponio Attico . L'orditura dell'opera , nel proemio e nei dialoghi , è ...
Sayfa lxii
... dedica a Pio IX , nel 1852 e il settimo nel 1854 , l'anno stesso in cui moriva il Mai ; l'ottavo uscì nel 1871 e il nono già cominciato sarà compiuto in breve . Qui vuolsi a titolo d'onore ricordare il valente archeologo G. B. De Rossi ...
... dedica a Pio IX , nel 1852 e il settimo nel 1854 , l'anno stesso in cui moriva il Mai ; l'ottavo uscì nel 1871 e il nono già cominciato sarà compiuto in breve . Qui vuolsi a titolo d'onore ricordare il valente archeologo G. B. De Rossi ...
Sayfa lxxi
... dedica della Cronaca di Eusebio gli manda il suo ritratto in minia- tura ; 1 quattro del Granduca Leopoldo di Toscana , che dolente di non aver potuto combinarlo nè a Milano nè a Roma , lo ri- chiede di una nota delle poesie del ...
... dedica della Cronaca di Eusebio gli manda il suo ritratto in minia- tura ; 1 quattro del Granduca Leopoldo di Toscana , che dolente di non aver potuto combinarlo nè a Milano nè a Roma , lo ri- chiede di una nota delle poesie del ...
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Sayfa xxxv - Da mediocrità: sceso il sapiente E salita è la turba a un sol confine, Che il mondo agguaglia. O scopritor famoso, Segui; risveglia i morti, Poi che dormono i vivi; arma le spente Lingue de...
Sayfa xlviii - O scopritor famoso, Segui; risveglia i morti, Poi che dormono i vivi; arma le spente Lingue de' prischi eroi; tanto che in fine Questo secol di fango o vita agogni E sorga ad atti illustri, o si vergogni.
Sayfa xiii - Non ho più lena di concepire nessun desiderio, né anche della morte, non perch'io la tema in nessun conto, ma non vedo più divario tra la morte e questa mia vita, dove non viene più a consolarmi neppure il dolore.
Sayfa xxxix - Di noi serbate, o gloriosi, ancora Qualche speranza? in tutto Non siam periti? A voi forse il futuro Conoscer non si toglie. Io son distrutto...
Sayfa xliii - II vero appena è giunto, O caro immaginar; da te s'apparta Nostra mente in eterno; allo stupendo Poter tuo primo ne sottraggon gli anni; E il conforto perì de
Sayfa xliii - Nostri sogni leggiadri ove son giti Dell'ignoto ricetto D'ignoti abitatori, o del diurno Degli astri albergo, e del rimoto letto Della giovane Aurora, e del notturno Occulto sonno del maggior pianeta?
Sayfa xxxiii - Solo di sua codarda etate indegno Allobrogo feroce, a cui dal polo Maschia virtù, non già da questa mia Stanca ed arida terra, Venne nel petto; onde privato, inerme, (Memorando ardimento) in su la scena Mosse guerra a' tiranni: almen si dia Questa misera guerra E questo vano campo all'ire inferme Del mondo.
Sayfa xxvi - Nascondendo la faccia Tra le ginocchia, e piange. Piangi, che ben hai donde, Italia mia, Le genti a vincer nata E nella fausta sorte e nella ria. Se fosser gli occhi tuoi due fonti vive, Mai non potrebbe il pianto Adeguarsi al tuo danno ed allo scorno; Che fosti donna, or sei povera ancella.
Sayfa xxxv - Empier la vita di felici errori: Nova speme d'Italia. O torri, o celle, O donne, o cavalieri, O giardini, o palagi! a voi pensando, In mille vane amenità si perde La mente mia. Di vanità, di belle...
Sayfa xiii - Se in questo momento impazzissi, io credo che la mia pazzia sarebbe di seder sempre cogli occhi attoniti, colla bocca aperta, colle mani tra le ginocchia, senza né ridere né piangere né movermi, altro che per forza, dal luogo dove mi trovassi.