Nel primo centenario di Angelo Mai: memorie e documenti pubblicati per cura dell' Ateneo di Bergamo il 7 marzo 1882Stabilimento tipo-lit. Gaffuri e Gatti, 1882 - 187 sayfa |
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... fece dono all'Ateneo del ritratto del MAI , in allora Prefetto della Biblioteca Vaticana . ' La città nostra poi gli fece grandissimo onore quando venne assunto alla sacra Porpora ; il Consiglio Comunale deliberò di dare commissione al ...
... fece dono all'Ateneo del ritratto del MAI , in allora Prefetto della Biblioteca Vaticana . ' La città nostra poi gli fece grandissimo onore quando venne assunto alla sacra Porpora ; il Consiglio Comunale deliberò di dare commissione al ...
Sayfa xvi
... fece il Mai all'Ambrosiana , ove riuscì ad esplorare le viscere di un campo , che altri avea coltivato soltanto alla superficie . « Sotto le lettere del manoscritto sonnecchiava da gran tempo << un genio , che vi stava custodito , come ...
... fece il Mai all'Ambrosiana , ove riuscì ad esplorare le viscere di un campo , che altri avea coltivato soltanto alla superficie . « Sotto le lettere del manoscritto sonnecchiava da gran tempo << un genio , che vi stava custodito , come ...
Sayfa xl
... fece il Mai nel 1843 , nella quale , oltre ad osservazioni assai importanti , modificò in parte l'ordine delle due prime . Gli studi sopra Frontone , iniziati dal Mai e dal Leopardi in Italia , continuarono al di là delle alpi e ...
... fece il Mai nel 1843 , nella quale , oltre ad osservazioni assai importanti , modificò in parte l'ordine delle due prime . Gli studi sopra Frontone , iniziati dal Mai e dal Leopardi in Italia , continuarono al di là delle alpi e ...
Sayfa l
... fece dimenticare la << risposta dovuta a V. S. , è giusto che io ne implori la di Lei indul- < « < genza . È giusto altresì , che io la ringrazi dell'onore che vorrebbe farmi << dandomi commissione di encomiare il chiarissimo C ...
... fece dimenticare la << risposta dovuta a V. S. , è giusto che io ne implori la di Lei indul- < « < genza . È giusto altresì , che io la ringrazi dell'onore che vorrebbe farmi << dandomi commissione di encomiare il chiarissimo C ...
Sayfa liv
... fece il cav . Tenerani . Queste notizie mi parvero degne di essere conosciute , e perchè meglio si di- mostri la gentilezza dell'animo e l'amor patrio del Mai , e per- chè s'abbia a vedere , che non sempre , come suona la fama oltre l ...
... fece il cav . Tenerani . Queste notizie mi parvero degne di essere conosciute , e perchè meglio si di- mostri la gentilezza dell'animo e l'amor patrio del Mai , e per- chè s'abbia a vedere , che non sempre , come suona la fama oltre l ...
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Sayfa xxxv - Da mediocrità: sceso il sapiente E salita è la turba a un sol confine, Che il mondo agguaglia. O scopritor famoso, Segui; risveglia i morti, Poi che dormono i vivi; arma le spente Lingue de...
Sayfa xlviii - O scopritor famoso, Segui; risveglia i morti, Poi che dormono i vivi; arma le spente Lingue de' prischi eroi; tanto che in fine Questo secol di fango o vita agogni E sorga ad atti illustri, o si vergogni.
Sayfa xiii - Non ho più lena di concepire nessun desiderio, né anche della morte, non perch'io la tema in nessun conto, ma non vedo più divario tra la morte e questa mia vita, dove non viene più a consolarmi neppure il dolore.
Sayfa xxxix - Di noi serbate, o gloriosi, ancora Qualche speranza? in tutto Non siam periti? A voi forse il futuro Conoscer non si toglie. Io son distrutto...
Sayfa xliii - II vero appena è giunto, O caro immaginar; da te s'apparta Nostra mente in eterno; allo stupendo Poter tuo primo ne sottraggon gli anni; E il conforto perì de
Sayfa xliii - Nostri sogni leggiadri ove son giti Dell'ignoto ricetto D'ignoti abitatori, o del diurno Degli astri albergo, e del rimoto letto Della giovane Aurora, e del notturno Occulto sonno del maggior pianeta?
Sayfa xxxiii - Solo di sua codarda etate indegno Allobrogo feroce, a cui dal polo Maschia virtù, non già da questa mia Stanca ed arida terra, Venne nel petto; onde privato, inerme, (Memorando ardimento) in su la scena Mosse guerra a' tiranni: almen si dia Questa misera guerra E questo vano campo all'ire inferme Del mondo.
Sayfa xxvi - Nascondendo la faccia Tra le ginocchia, e piange. Piangi, che ben hai donde, Italia mia, Le genti a vincer nata E nella fausta sorte e nella ria. Se fosser gli occhi tuoi due fonti vive, Mai non potrebbe il pianto Adeguarsi al tuo danno ed allo scorno; Che fosti donna, or sei povera ancella.
Sayfa xxxv - Empier la vita di felici errori: Nova speme d'Italia. O torri, o celle, O donne, o cavalieri, O giardini, o palagi! a voi pensando, In mille vane amenità si perde La mente mia. Di vanità, di belle...
Sayfa xiii - Se in questo momento impazzissi, io credo che la mia pazzia sarebbe di seder sempre cogli occhi attoniti, colla bocca aperta, colle mani tra le ginocchia, senza né ridere né piangere né movermi, altro che per forza, dal luogo dove mi trovassi.