Nel primo centenario di Angelo Mai: memorie e documenti pubblicati per cura dell' Ateneo di Bergamo il 7 marzo 1882Stabilimento tipo-lit. Gaffuri e Gatti, 1882 - 187 sayfa |
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Sayfa ii
... lingua e delle tradizioni , sentiamo ad un tempo la ver- gogna della nostra pochezza e il debito che ci incombe di se- guirne i nobili esempi . Nè queste feste geniali , in cui ai ricordi dei grandi si intrecciano sovente le più solenni ...
... lingua e delle tradizioni , sentiamo ad un tempo la ver- gogna della nostra pochezza e il debito che ci incombe di se- guirne i nobili esempi . Nè queste feste geniali , in cui ai ricordi dei grandi si intrecciano sovente le più solenni ...
Sayfa xxv
... lingua greca nel Liceo milanese ( ora il R. Liceo Cesare Beccaria ; ) ma una soverchia peritanza di sè , e forse più il desiderio di con- sacrarsi con maggior libertà a ' suoi studî lo indussero a de- clinare l'invito . 2 Tal rifiuto ...
... lingua greca nel Liceo milanese ( ora il R. Liceo Cesare Beccaria ; ) ma una soverchia peritanza di sè , e forse più il desiderio di con- sacrarsi con maggior libertà a ' suoi studî lo indussero a de- clinare l'invito . 2 Tal rifiuto ...
Sayfa xli
... lingua , egli soprastò a ' suoi coetanei per nobile facondia e per certa originalità di stile , in cui appare non so qual contrasto di qualità assai diverse , sì che Macrobio potè appuntarlo di secco e Mamerto di pomposo , ed entrambi a ...
... lingua , egli soprastò a ' suoi coetanei per nobile facondia e per certa originalità di stile , in cui appare non so qual contrasto di qualità assai diverse , sì che Macrobio potè appuntarlo di secco e Mamerto di pomposo , ed entrambi a ...
Sayfa xlv
... lingua volgare , e una va- rietà di cose infinite , a cui ben risponde il titolo di spicilegio . Una quarta collezione cominciò nel 1852 col titolo di Nuova Biblioteca de ' Padri , nella quale si era proposto di raccogliere quanto di ...
... lingua volgare , e una va- rietà di cose infinite , a cui ben risponde il titolo di spicilegio . Una quarta collezione cominciò nel 1852 col titolo di Nuova Biblioteca de ' Padri , nella quale si era proposto di raccogliere quanto di ...
Sayfa xlviii
... lingua volgare , nella quale , sebbene usata di rado , era tuttavia forbito ed elegante scrit- tore , sì da venir acclamato nel 1827 Accademico Corrispondente della Crusca . Fra queste ricorderò le eleganti orazioni latine XLVIII ...
... lingua volgare , nella quale , sebbene usata di rado , era tuttavia forbito ed elegante scrit- tore , sì da venir acclamato nel 1827 Accademico Corrispondente della Crusca . Fra queste ricorderò le eleganti orazioni latine XLVIII ...
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Sayfa xxxv - Da mediocrità: sceso il sapiente E salita è la turba a un sol confine, Che il mondo agguaglia. O scopritor famoso, Segui; risveglia i morti, Poi che dormono i vivi; arma le spente Lingue de...
Sayfa xlviii - O scopritor famoso, Segui; risveglia i morti, Poi che dormono i vivi; arma le spente Lingue de' prischi eroi; tanto che in fine Questo secol di fango o vita agogni E sorga ad atti illustri, o si vergogni.
Sayfa xiii - Non ho più lena di concepire nessun desiderio, né anche della morte, non perch'io la tema in nessun conto, ma non vedo più divario tra la morte e questa mia vita, dove non viene più a consolarmi neppure il dolore.
Sayfa xxxix - Di noi serbate, o gloriosi, ancora Qualche speranza? in tutto Non siam periti? A voi forse il futuro Conoscer non si toglie. Io son distrutto...
Sayfa xliii - II vero appena è giunto, O caro immaginar; da te s'apparta Nostra mente in eterno; allo stupendo Poter tuo primo ne sottraggon gli anni; E il conforto perì de
Sayfa xliii - Nostri sogni leggiadri ove son giti Dell'ignoto ricetto D'ignoti abitatori, o del diurno Degli astri albergo, e del rimoto letto Della giovane Aurora, e del notturno Occulto sonno del maggior pianeta?
Sayfa xxxiii - Solo di sua codarda etate indegno Allobrogo feroce, a cui dal polo Maschia virtù, non già da questa mia Stanca ed arida terra, Venne nel petto; onde privato, inerme, (Memorando ardimento) in su la scena Mosse guerra a' tiranni: almen si dia Questa misera guerra E questo vano campo all'ire inferme Del mondo.
Sayfa xxvi - Nascondendo la faccia Tra le ginocchia, e piange. Piangi, che ben hai donde, Italia mia, Le genti a vincer nata E nella fausta sorte e nella ria. Se fosser gli occhi tuoi due fonti vive, Mai non potrebbe il pianto Adeguarsi al tuo danno ed allo scorno; Che fosti donna, or sei povera ancella.
Sayfa xxxv - Empier la vita di felici errori: Nova speme d'Italia. O torri, o celle, O donne, o cavalieri, O giardini, o palagi! a voi pensando, In mille vane amenità si perde La mente mia. Di vanità, di belle...
Sayfa xiii - Se in questo momento impazzissi, io credo che la mia pazzia sarebbe di seder sempre cogli occhi attoniti, colla bocca aperta, colle mani tra le ginocchia, senza né ridere né piangere né movermi, altro che per forza, dal luogo dove mi trovassi.