Nel primo centenario di Angelo Mai: memorie e documenti pubblicati per cura dell' Ateneo di Bergamo il 7 marzo 1882Stabilimento tipo-lit. Gaffuri e Gatti, 1882 - 187 sayfa |
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Sayfa iii
... lunga esitanza accettai l'invito di scrivere del Mai per il 1. ° Centenario , non vi fui 1 ) Una nota bibliografica di tutti gli scritti pubblicati intorno al Mai dal 1854 al 1882 nè sarebbe agevole a farsi , nè riuscirebbe di molta uti ...
... lunga esitanza accettai l'invito di scrivere del Mai per il 1. ° Centenario , non vi fui 1 ) Una nota bibliografica di tutti gli scritti pubblicati intorno al Mai dal 1854 al 1882 nè sarebbe agevole a farsi , nè riuscirebbe di molta uti ...
Sayfa xxi
... lunga scrittura ( in 140 pagine ) l'opinione del Mai contro il Ciampi Ma le scoperte posteriori e nuovi studî hanno pienamente di- mostrato , che , se il Mai e il Giordani non si erano ingannati nel riconoscere lo stile e l'impronta di ...
... lunga scrittura ( in 140 pagine ) l'opinione del Mai contro il Ciampi Ma le scoperte posteriori e nuovi studî hanno pienamente di- mostrato , che , se il Mai e il Giordani non si erano ingannati nel riconoscere lo stile e l'impronta di ...
Sayfa xxix
... lunga pace , la mutua confidenza fra il principe e i sudditi , la rinata agiatezza e il prepotente bisogno di riprendere le dolci con- suetudini antiche cospiravano a dare un meraviglioso impulso agli studî geniali delle lettere e delle ...
... lunga pace , la mutua confidenza fra il principe e i sudditi , la rinata agiatezza e il prepotente bisogno di riprendere le dolci con- suetudini antiche cospiravano a dare un meraviglioso impulso agli studî geniali delle lettere e delle ...
Sayfa xxxviii
... lunga e varia esperienza dagli statisti moderni . Dal campo della teoria si passa alla storia Romana ; e dalle prime vicende degli Abo- rigeni si viene mano mano alla fondazione di Roma , al governo dei Re , all'ordinamento dei comizî ...
... lunga e varia esperienza dagli statisti moderni . Dal campo della teoria si passa alla storia Romana ; e dalle prime vicende degli Abo- rigeni si viene mano mano alla fondazione di Roma , al governo dei Re , all'ordinamento dei comizî ...
Sayfa xlii
... lunga lettera al Gior- dani che si ritrova fra i Mss . Sinneriani della Palatina di Firenze e fu per la prima volta pubblicata dal Linaker nel già menzionato articolo Rass . Naz . ottobre 1881 ) . Degli scritti filologici del Leopardi ...
... lunga lettera al Gior- dani che si ritrova fra i Mss . Sinneriani della Palatina di Firenze e fu per la prima volta pubblicata dal Linaker nel già menzionato articolo Rass . Naz . ottobre 1881 ) . Degli scritti filologici del Leopardi ...
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Sayfa xxxv - Da mediocrità: sceso il sapiente E salita è la turba a un sol confine, Che il mondo agguaglia. O scopritor famoso, Segui; risveglia i morti, Poi che dormono i vivi; arma le spente Lingue de...
Sayfa xlviii - O scopritor famoso, Segui; risveglia i morti, Poi che dormono i vivi; arma le spente Lingue de' prischi eroi; tanto che in fine Questo secol di fango o vita agogni E sorga ad atti illustri, o si vergogni.
Sayfa xiii - Non ho più lena di concepire nessun desiderio, né anche della morte, non perch'io la tema in nessun conto, ma non vedo più divario tra la morte e questa mia vita, dove non viene più a consolarmi neppure il dolore.
Sayfa xxxix - Di noi serbate, o gloriosi, ancora Qualche speranza? in tutto Non siam periti? A voi forse il futuro Conoscer non si toglie. Io son distrutto...
Sayfa xliii - II vero appena è giunto, O caro immaginar; da te s'apparta Nostra mente in eterno; allo stupendo Poter tuo primo ne sottraggon gli anni; E il conforto perì de
Sayfa xliii - Nostri sogni leggiadri ove son giti Dell'ignoto ricetto D'ignoti abitatori, o del diurno Degli astri albergo, e del rimoto letto Della giovane Aurora, e del notturno Occulto sonno del maggior pianeta?
Sayfa xxxiii - Solo di sua codarda etate indegno Allobrogo feroce, a cui dal polo Maschia virtù, non già da questa mia Stanca ed arida terra, Venne nel petto; onde privato, inerme, (Memorando ardimento) in su la scena Mosse guerra a' tiranni: almen si dia Questa misera guerra E questo vano campo all'ire inferme Del mondo.
Sayfa xxvi - Nascondendo la faccia Tra le ginocchia, e piange. Piangi, che ben hai donde, Italia mia, Le genti a vincer nata E nella fausta sorte e nella ria. Se fosser gli occhi tuoi due fonti vive, Mai non potrebbe il pianto Adeguarsi al tuo danno ed allo scorno; Che fosti donna, or sei povera ancella.
Sayfa xxxv - Empier la vita di felici errori: Nova speme d'Italia. O torri, o celle, O donne, o cavalieri, O giardini, o palagi! a voi pensando, In mille vane amenità si perde La mente mia. Di vanità, di belle...
Sayfa xiii - Se in questo momento impazzissi, io credo che la mia pazzia sarebbe di seder sempre cogli occhi attoniti, colla bocca aperta, colle mani tra le ginocchia, senza né ridere né piangere né movermi, altro che per forza, dal luogo dove mi trovassi.