Nel primo centenario di Angelo Mai: memorie e documenti pubblicati per cura dell' Ateneo di Bergamo il 7 marzo 1882Stabilimento tipo-lit. Gaffuri e Gatti, 1882 - 187 sayfa |
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... nuova sanzione la massima , che volere è potere . Ascritto il MAI a questo nostro patrio Ateneo noi avremmo commessa ben grave mancanza , e verso di un tant'uomo , e verso il paese , se non avessimo colta la propizia occasione del cen ...
... nuova sanzione la massima , che volere è potere . Ascritto il MAI a questo nostro patrio Ateneo noi avremmo commessa ben grave mancanza , e verso di un tant'uomo , e verso il paese , se non avessimo colta la propizia occasione del cen ...
Sayfa ii
... gli studî classici , giova ricordare alla nuova generazione , che , se- dotta da lusinghieri sofismi , vorrebbe quasi ripudiare le dome- stiche tradizioni e alla geniale idealità dei classici sostituire il II BENEDETTO PRINA.
... gli studî classici , giova ricordare alla nuova generazione , che , se- dotta da lusinghieri sofismi , vorrebbe quasi ripudiare le dome- stiche tradizioni e alla geniale idealità dei classici sostituire il II BENEDETTO PRINA.
Sayfa iii
... centenario , o i primi anni e i primi studi del cardinale Angelo Mai . Pubblicato nella Nuova Strenna Bergamasca per il 1882. Bergamo , tip . S. Alessandro . indotto da stolta presunzione , ma dal solo desiderio di ELOGIO DI ANGELO MAI III.
... centenario , o i primi anni e i primi studi del cardinale Angelo Mai . Pubblicato nella Nuova Strenna Bergamasca per il 1882. Bergamo , tip . S. Alessandro . indotto da stolta presunzione , ma dal solo desiderio di ELOGIO DI ANGELO MAI III.
Sayfa vii
... nuova e sapiente emendazione al testo dell'Alighieri . Forse altre ispirazioni egli chiese alla Musa negli anni giovanili ; ma a noi non pervenne , oltre al Natale , che una Cantata in onore del Gonzaga 2 e un carme in 1 ) Leggesi negli ...
... nuova e sapiente emendazione al testo dell'Alighieri . Forse altre ispirazioni egli chiese alla Musa negli anni giovanili ; ma a noi non pervenne , oltre al Natale , che una Cantata in onore del Gonzaga 2 e un carme in 1 ) Leggesi negli ...
Sayfa xvii
... nuova e più corretta edizione . Al volume precede una elegante dissertazione , in cui si rivela la finezza di una critica sapiente e tal famigliarità coll ' idioma del Lazio , che ci richiama al pensiero le scritture del Ficino , del ...
... nuova e più corretta edizione . Al volume precede una elegante dissertazione , in cui si rivela la finezza di una critica sapiente e tal famigliarità coll ' idioma del Lazio , che ci richiama al pensiero le scritture del Ficino , del ...
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Sayfa xxxv - Da mediocrità: sceso il sapiente E salita è la turba a un sol confine, Che il mondo agguaglia. O scopritor famoso, Segui; risveglia i morti, Poi che dormono i vivi; arma le spente Lingue de...
Sayfa xlviii - O scopritor famoso, Segui; risveglia i morti, Poi che dormono i vivi; arma le spente Lingue de' prischi eroi; tanto che in fine Questo secol di fango o vita agogni E sorga ad atti illustri, o si vergogni.
Sayfa xiii - Non ho più lena di concepire nessun desiderio, né anche della morte, non perch'io la tema in nessun conto, ma non vedo più divario tra la morte e questa mia vita, dove non viene più a consolarmi neppure il dolore.
Sayfa xxxix - Di noi serbate, o gloriosi, ancora Qualche speranza? in tutto Non siam periti? A voi forse il futuro Conoscer non si toglie. Io son distrutto...
Sayfa xliii - II vero appena è giunto, O caro immaginar; da te s'apparta Nostra mente in eterno; allo stupendo Poter tuo primo ne sottraggon gli anni; E il conforto perì de
Sayfa xliii - Nostri sogni leggiadri ove son giti Dell'ignoto ricetto D'ignoti abitatori, o del diurno Degli astri albergo, e del rimoto letto Della giovane Aurora, e del notturno Occulto sonno del maggior pianeta?
Sayfa xxxiii - Solo di sua codarda etate indegno Allobrogo feroce, a cui dal polo Maschia virtù, non già da questa mia Stanca ed arida terra, Venne nel petto; onde privato, inerme, (Memorando ardimento) in su la scena Mosse guerra a' tiranni: almen si dia Questa misera guerra E questo vano campo all'ire inferme Del mondo.
Sayfa xxvi - Nascondendo la faccia Tra le ginocchia, e piange. Piangi, che ben hai donde, Italia mia, Le genti a vincer nata E nella fausta sorte e nella ria. Se fosser gli occhi tuoi due fonti vive, Mai non potrebbe il pianto Adeguarsi al tuo danno ed allo scorno; Che fosti donna, or sei povera ancella.
Sayfa xxxv - Empier la vita di felici errori: Nova speme d'Italia. O torri, o celle, O donne, o cavalieri, O giardini, o palagi! a voi pensando, In mille vane amenità si perde La mente mia. Di vanità, di belle...
Sayfa xiii - Se in questo momento impazzissi, io credo che la mia pazzia sarebbe di seder sempre cogli occhi attoniti, colla bocca aperta, colle mani tra le ginocchia, senza né ridere né piangere né movermi, altro che per forza, dal luogo dove mi trovassi.