Nel primo centenario di Angelo Mai: memorie e documenti pubblicati per cura dell' Ateneo di Bergamo il 7 marzo 1882Stabilimento tipo-lit. Gaffuri e Gatti, 1882 - 187 sayfa |
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Sayfa ii
... gli studî classici , giova ricordare alla nuova generazione , che , se- dotta da lusinghieri sofismi , vorrebbe quasi ripudiare le dome- stiche tradizioni e alla geniale idealità dei classici sostituire il II BENEDETTO PRINA.
... gli studî classici , giova ricordare alla nuova generazione , che , se- dotta da lusinghieri sofismi , vorrebbe quasi ripudiare le dome- stiche tradizioni e alla geniale idealità dei classici sostituire il II BENEDETTO PRINA.
Sayfa xiii
... ricordare il conte 1 ) Vedi la dotta Monografia sulla Biblioteca Ambrosiana , che l'a- bate Ceruti pubblicava , due anni or sono , nell ' opera « Gli Istituti scientifici e letterari in Milano ( Tip . Pirola 1880 ) edita in occasione ...
... ricordare il conte 1 ) Vedi la dotta Monografia sulla Biblioteca Ambrosiana , che l'a- bate Ceruti pubblicava , due anni or sono , nell ' opera « Gli Istituti scientifici e letterari in Milano ( Tip . Pirola 1880 ) edita in occasione ...
Sayfa xlvi
... ricordare le venti Questioni tratte dalle Controversie evangeliche di Eusebio , la lunga catena dei Commentatori Biblici e le Controversie amfi- lochiane di Fozio ( vol . 1 ) ; i preziosi supplimenti alla storia greca e romana tolti da ...
... ricordare le venti Questioni tratte dalle Controversie evangeliche di Eusebio , la lunga catena dei Commentatori Biblici e le Controversie amfi- lochiane di Fozio ( vol . 1 ) ; i preziosi supplimenti alla storia greca e romana tolti da ...
Sayfa lxii
... ricordare il valente archeologo G. B. De Rossi , che diè ordine ai materiali preparati o designati per la stampa , e il dottissimo Abate Giuseppe Cozza , che si assunse il laborioso incarico di pubblicare il volume ottavo e nono della ...
... ricordare il valente archeologo G. B. De Rossi , che diè ordine ai materiali preparati o designati per la stampa , e il dottissimo Abate Giuseppe Cozza , che si assunse il laborioso incarico di pubblicare il volume ottavo e nono della ...
Sayfa vi
... ricordare senza meraviglia il Saggio sopra gli errori popolari degli antichi , frutto d'una immensa lettura ; le prime traduzioni poetiche dal greco ; alcuni discorsi sopra scrittori greci e latini ; e finalmente la traduzione delle ...
... ricordare senza meraviglia il Saggio sopra gli errori popolari degli antichi , frutto d'una immensa lettura ; le prime traduzioni poetiche dal greco ; alcuni discorsi sopra scrittori greci e latini ; e finalmente la traduzione delle ...
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Sayfa xxxv - Da mediocrità: sceso il sapiente E salita è la turba a un sol confine, Che il mondo agguaglia. O scopritor famoso, Segui; risveglia i morti, Poi che dormono i vivi; arma le spente Lingue de...
Sayfa xlviii - O scopritor famoso, Segui; risveglia i morti, Poi che dormono i vivi; arma le spente Lingue de' prischi eroi; tanto che in fine Questo secol di fango o vita agogni E sorga ad atti illustri, o si vergogni.
Sayfa xiii - Non ho più lena di concepire nessun desiderio, né anche della morte, non perch'io la tema in nessun conto, ma non vedo più divario tra la morte e questa mia vita, dove non viene più a consolarmi neppure il dolore.
Sayfa xxxix - Di noi serbate, o gloriosi, ancora Qualche speranza? in tutto Non siam periti? A voi forse il futuro Conoscer non si toglie. Io son distrutto...
Sayfa xliii - II vero appena è giunto, O caro immaginar; da te s'apparta Nostra mente in eterno; allo stupendo Poter tuo primo ne sottraggon gli anni; E il conforto perì de
Sayfa xliii - Nostri sogni leggiadri ove son giti Dell'ignoto ricetto D'ignoti abitatori, o del diurno Degli astri albergo, e del rimoto letto Della giovane Aurora, e del notturno Occulto sonno del maggior pianeta?
Sayfa xxxiii - Solo di sua codarda etate indegno Allobrogo feroce, a cui dal polo Maschia virtù, non già da questa mia Stanca ed arida terra, Venne nel petto; onde privato, inerme, (Memorando ardimento) in su la scena Mosse guerra a' tiranni: almen si dia Questa misera guerra E questo vano campo all'ire inferme Del mondo.
Sayfa xxvi - Nascondendo la faccia Tra le ginocchia, e piange. Piangi, che ben hai donde, Italia mia, Le genti a vincer nata E nella fausta sorte e nella ria. Se fosser gli occhi tuoi due fonti vive, Mai non potrebbe il pianto Adeguarsi al tuo danno ed allo scorno; Che fosti donna, or sei povera ancella.
Sayfa xxxv - Empier la vita di felici errori: Nova speme d'Italia. O torri, o celle, O donne, o cavalieri, O giardini, o palagi! a voi pensando, In mille vane amenità si perde La mente mia. Di vanità, di belle...
Sayfa xiii - Se in questo momento impazzissi, io credo che la mia pazzia sarebbe di seder sempre cogli occhi attoniti, colla bocca aperta, colle mani tra le ginocchia, senza né ridere né piangere né movermi, altro che per forza, dal luogo dove mi trovassi.