Mi tiene in terra, d'ogni guizzo stanco. Lo cor che'l chiama; ond' io rimango bianco. Si forte, che 'l dolor nel cor rimbalza. Un'altra volta, Morte m'avrà chiuso La morte, ov'io per sua bellezza corro: Per me, com'io per lei, nel caldo borro? Ch'Amor per consumarmi increspa e dora, Con esse passerei vespro e le squille: Io mi vendicherei di più di mille: Per vendicar lo fuggir che mi face; E poi le renderei con Amor pace. Canzon, vattene dritto a quella Donna Che m'ha ferito il core, e che m'invola Quello ond' io ho più gola; E dálle per lo cor d'una säetta: Chè bello onor s'acquista in far vendetta. Canzone di mess. Cino da Pistoja, accennata dal Petrarca nella sua V. a pagina 44. La dolce vista, e 'l bel guardo söave Porto desii nel core, Che son nati di Morte, Per la partita che mi duol si forte. Oimè! deh perchè, Amore, al primo passo Non mi feristi sì, ch'io fossi morto? Perchè non dipartisti da me lasso Lo spirito angoscioso ch'io diporto? Amore, al mio dolor non è conforto; Anzi quanto più gnardo Al sospirar, più ardo, Trovandomi partuto Da que' begli occhi, ov'io t'ho già veduto. Jo t'ho veduto in que' begli occhi, Amore, Tal, che la rimembranza me n'ancide; E fa sì grande schiera di dolore Dentro alla mente, che l'anima stride, Sol perchè Morte mai non la divide Da me, com'è diviso Dallo giojoso rise E d'ogni stato allegro Il gran contraro ch'è tra 'l bianco e 'l Quando, per gentil atto di salute, negro. Vêr bella donna levo gli occhi alquanto, Che dentro ritener non posso il pianto, O dolenti occhi miei, Sì, per nostro voler, purch'Amor voglia. E ciò ch'è 'ncontra agli occhi, più m'attrista: E quando vita per morte s'acquista, Tu sai dove de' gire Lo spirto mio dappoi; E sai quanta pietà s'arà di noi. Amor, per esser micidial pietoso Tenuto in mio tormento, Secondo c'ho talento, Dammi di morte gioja, Sicchè lo spirto almen torni a Pistoja. INDICE RIME IN VITA DI M. LAURA. SONETTI 4 64 105 141 A piè de' colli, ove la bella vesta pag. 53 103 77 113 145 107 Amor mi sprona in un tempo ed affrena, 112 Amor, Natura, e la bell'Asma umíle, 115 Anima, che diverse cose tante 125 21 Apollo, s'ancor vive il bel desío Aspro core e selvaggio, e cruda voglia e 160 164 crespe 141 152 42 Aura che quelle chiome bionde 159 |