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A CHI LEGGE

L' EDITORE

La splendida e correttissima edizione del Seminario di Padova, fatta di pubblico diritto nell' anno 1820 mercè gli indefessi studii e le attentissime cure del celebre signor Professore Marsand, fu il testo da me seguito in questa mia ristampa delle Rime di messer Francesco

Petrarca.

Della Giunta alle medesime dirò solo aver io procurato che riuscisse più copiosa, emendata e corretta delle antecedenti, consultando varie stampe antiche e moderne, raccogliendo quanto di inedito è stato inserito in alcuni Giornali scientifico-letterarii, e giovandomi per ultimo di quella che va unita alla edizione del nostro sommo Lirico, pubblicata con questi medesimi tipi della Minerva per cura e studio del chiarissimo signor Luigi Carrer.

far parola intorno alla grande utilità che dal Rimario del Canzoniere, dei Capitoli e de' Sonetti, il quale contiensi nel secondo volume, derivar ne deve agli studiosi della lingua e della роеsia italiana, cui principalmente io lo raccomando, perchè ognuno la conosce già facilmente da sè medesimo. (*)

Aggiugnerò inoltre nello stesso secondo volume l'Indice delle voci usate dal nostro Poeta nelle sue Rime, citate nel Vocabolario della Crusca, diligentissimo lavoro del Conte Alvise Mocenigo, e per la prima volta posto alla luce nell'anzidetta edizione della Minerva. Per mezzo di siffatto lavoro lo studioso avrà tutta la comodità di assicurarsi prontamente se una voce qualunque delle Rime si trovi o no registrata nel Vocabolario; nel quale potrà poi, per tutte quelle che vi sono citate, vederne determinate le varie significazioni o naturali o metaforiche, ed accertarsi così, per l'autorità della

(*) Così egli avvenga che veder possano un giorno la pubblica luce ancor quelli, da me già compilati, dell' Orlando Innamorato di Francesco Berni, del Furioso di Lodovico Ariosto, e della Gerusalemme Liberata di Torquato Tasso.

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Crusca medesima, del buon uso che se ne può fare: salve però sempre le critiche avvertenze dei varii Letterati italiani sull'argomento, delle quali ai giorni nostri singolarmente abbondiamo, come di leggieri si può osservare nel veramente gran Dizionario della lingua italiana che si sta compilando dall'ammirabile diligenza dei prestantissimi signori Ab. Fortunato Federici e Luigi Carrer.

E bastino i pochi cenni dati rispetto alla presente edizione delle Rime di messer Francesco Petrarca, senza annoja

re

il Lettore col ripetere quant' ho già detto altrove intorno a quella maggior possibile diligenza, con la quale io procuro che le edizioni per mia cura pubXblicate trovinsi anche dai più rigidi, se non meritevoli d'approvazione, degne almeno di generosa indulgenza.

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