Rime secondo la lezione del professore Antonio Marsand, 1. cilt |
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Sayfa 66
... cantar com'io soleva : Ch'altri non m'intendeva ; ond'ebbi scorno : E puossi in bel soggiorno esser molesto . Il sempre sospirar nulla rileva . Già su per l'alpi neva d'ogn'intorno ; Ed è già presso al giorno ; ond ' io son desto . Un ...
... cantar com'io soleva : Ch'altri non m'intendeva ; ond'ebbi scorno : E puossi in bel soggiorno esser molesto . Il sempre sospirar nulla rileva . Già su per l'alpi neva d'ogn'intorno ; Ed è già presso al giorno ; ond ' io son desto . Un ...
Sayfa 133
... cantar che nell'anima si sente ; L'andar celeste , e ' l vago spirto ardente , Ch'ogni dur ' rompe , ed ogni altezza inchina : E que ' begli occhi , che i cor fanno smalti , Possenti a rischiarar abisso e notti , E tôrre l'alme a ...
... cantar che nell'anima si sente ; L'andar celeste , e ' l vago spirto ardente , Ch'ogni dur ' rompe , ed ogni altezza inchina : E que ' begli occhi , che i cor fanno smalti , Possenti a rischiarar abisso e notti , E tôrre l'alme a ...
Sayfa 137
... cantar novo e ' l pianger degli augelli In sul di fanno risentir le valli , E'l mormorar de ' liquidi cristalli Giù per lucidi freschi rivi e snelli . Quella c'ha neve il volto , oro i capelli , Nel cui amor non fur mai inganni nè falli ...
... cantar novo e ' l pianger degli augelli In sul di fanno risentir le valli , E'l mormorar de ' liquidi cristalli Giù per lucidi freschi rivi e snelli . Quella c'ha neve il volto , oro i capelli , Nel cui amor non fur mai inganni nè falli ...
Sayfa 140
... cantar dolcemente , Non cose umane , o visïon mortale . Felice Autumedon , felice Tifi , Che conduceste si leggiadra gente ! SONETTO CLXXI . Tanto egli è misero nell'esser lontano da lei , quanto è felice il luogo che la possede ...
... cantar dolcemente , Non cose umane , o visïon mortale . Felice Autumedon , felice Tifi , Che conduceste si leggiadra gente ! SONETTO CLXXI . Tanto egli è misero nell'esser lontano da lei , quanto è felice il luogo che la possede ...
Sayfa 158
... cantar m'äíta . Ma mia fortuna , a me sempre nemica , Mi risospigne al loco , ov'io mi sdegno Veder nel fango il bel tesoro mio . Alla man , ond ' io scrivo , è fatta amica A questa volta ; e non è forse indegno : Amor sel vide , e sal ...
... cantar m'äíta . Ma mia fortuna , a me sempre nemica , Mi risospigne al loco , ov'io mi sdegno Veder nel fango il bel tesoro mio . Alla man , ond ' io scrivo , è fatta amica A questa volta ; e non è forse indegno : Amor sel vide , e sal ...
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Rime secondo la lezione del professore Antonio Marsand, 2. cilt Francesco Petrarca Metin Parçacığı görünümü - 1829 |
Sık kullanılan terimler ve kelime öbekleri
affanni albergo altrui Amor arda avea Avignone Babilonia begli occhi bel viso bella bellezza cangiar CANZONE ch'a ch'al ch'altri ch'Amor ch'è ch'io ch'ogni Chè che'l Ciel d'Amor d'ogni degno desío desir diletto doglia dolce dolcezza dolor Donna duol Eufrate faggio fera fior foco Francesco Petrarca frondi fuggir gentil giammai giorno gran Idaspe indi l'alma l'altro l'aura l'erba lacci d'Amore lagrime lasso Latona Laura leggiadre lieto loco lume m'ha Madonna Massinissa meco Menalippe mille mirar mondo mortal morte notte novo omai ond'io onesta onore ov'io parlar päura pensier Petrarca piacer piagge pianger piango pianto piè pietà pietosa poría pregio ragion rime riva s'io säetta sdegno seco SESTINA signor söave söavemente solea SONETTO sospir sospiri spero spirto stanco stelle talor terra Tessaglia trista Valchiusa vede veder veggio vêr verde vidi virtù virtute vista viver vivo volse volve