Amori e rime di Dante AlighieriL. Caranenti, 1823 - 207 sayfa |
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Sayfa xvi
... lunga fatica e grave d'assai : al quale s'è da gran tempo accinto l'ami- co mio , il marchese Trivulzia di Milano : sicchè i letterati possono aspettarsene un ' opera degnissiș - Di ma . Il secondo è d'opera assai più difficile e xvi.
... lunga fatica e grave d'assai : al quale s'è da gran tempo accinto l'ami- co mio , il marchese Trivulzia di Milano : sicchè i letterati possono aspettarsene un ' opera degnissiș - Di ma . Il secondo è d'opera assai più difficile e xvi.
Sayfa xli
... lunga tenzone , al ragionare seguì l ' effetto , e fu sposato » . Ma qual donna mai a Dante valer potea Quel Sol , che pria d'amor gli scaldò il petto ? Par . III . 1 . Dante non ottenne laude di paziente marito . For- se non seppe ...
... lunga tenzone , al ragionare seguì l ' effetto , e fu sposato » . Ma qual donna mai a Dante valer potea Quel Sol , che pria d'amor gli scaldò il petto ? Par . III . 1 . Dante non ottenne laude di paziente marito . For- se non seppe ...
Sayfa xlix
... lunga , dice il Vellutello , era la lettera in tale fervidissimo intento da lui scritta ai Fiorentini tutti , la quale incominciava : Popule mee , quid feci tibi ? In- tanto Arrigo Conte di Lucemburgo , sesto fra gl ' Imperadori ...
... lunga , dice il Vellutello , era la lettera in tale fervidissimo intento da lui scritta ai Fiorentini tutti , la quale incominciava : Popule mee , quid feci tibi ? In- tanto Arrigo Conte di Lucemburgo , sesto fra gl ' Imperadori ...
Sayfa xc
... lunga coda gli vale a segnare i gradi di severità delle sue sentenze . L ' uragano infernale , che non ha mai calma , seco trascina le anime , le tormenta , e le fa girar senza posa ne ' suoi vortici : quando esse giungono alla riva del ...
... lunga coda gli vale a segnare i gradi di severità delle sue sentenze . L ' uragano infernale , che non ha mai calma , seco trascina le anime , le tormenta , e le fa girar senza posa ne ' suoi vortici : quando esse giungono alla riva del ...
Sayfa cxv
... lunga e grossa , come la pina di san Pietro a Roma , ed a sua propor zion tutte l'altr ' ossa ; per essere la detta pina alta braccia fiorentine cinque e due quinti , si calcola l'altezza di quel gigante dover essere sta- ta di oltre ...
... lunga e grossa , come la pina di san Pietro a Roma , ed a sua propor zion tutte l'altr ' ossa ; per essere la detta pina alta braccia fiorentine cinque e due quinti , si calcola l'altezza di quel gigante dover essere sta- ta di oltre ...
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Sayfa clxx - Quali per vetri trasparenti e tersi, O ver per acque nitide e tranquille, Non sì profonde che i fondi sien persi, Tornan de...
Sayfa ccxi - O donna, in cui la mia speranza vige, E che soffristi per la mia salute In Inferno lasciar le tue vestige; Di tante cose quante io ho vedute , Dal tuo podere e dalla tua bontate Riconosco la grazia e la virtute. Tu m...
Sayfa lxxvi - Veramente io sono stato legno sanza vela e sanza governo portato a diversi porti e foci e liti dal vento secco che vapora la dolorosa povertà : e sono vile apparito agli occhi a molti, che forse per alcuna fama in altra forma mi aveano immaginato ; nel cospetto de...
Sayfa lxxiii - Venimmo a lei. O anima lombarda, Come ti stavi altera e disdegnosa, E nel muover degli occhi onesta e tarda! Ella non ci diceva alcuna cosa; Ma lasciavane gir, solo guardando ^ A guisa di leon, quando si posa. Pur Virgilio si trasse a lei pregando Che ne mostrasse la miglior salita: E quella non rispose al suo dimando ; Ma di nostro paese, e della vita 70 Ci chiese. E '1 dolce Duca incominciava: Mantova... E 1...
Sayfa ccvii - La bellezza ch' io vidi si trasmoda Non pur di là da noi, ma certo io credo Che solo il suo fattor tutta la goda. Da questo passo vinto mi concedo, Più che giammai da punto di suo tema Soprato fosse comico o tragedo. Che come sole il viso che più trema, Così lo rimembrar del dolce riso La mente mia da se medesma scema. Dal primo giorno ch...
Sayfa cxciv - Beatrice; ed io ch' a' suoi consigli Tutto era pronto, ancora mi rendei Alla battaglia de' debili cigli. Come a raggio di sol che puro mei Per fratta nube, già prato di fiori Vider coperti d...
Sayfa xcv - Soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso : Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante : Galeotto fu il libro e chi lo scrisse : Quel giorno più non vi leggemmo avante.
Sayfa 23 - Levava gli occhi miei bagnati in pianti, E vedea, che parean pioggia di manna, Gli Angeli che tornavan suso in cielo; Ed una nuvoletta avean davanti, Dopo la qual gridavan tutti: Osanna; E s'altro avesser detto, a voi dire'lo. Allor diceva Amor: più non ti celo; Vieni a veder nostra donna che giace. L...
Sayfa cli - O montanina mia Canzon, tu vai ; Forse vedrai Fiorenza la mia terra, Che fuor di sé mi serra, Vota d
Sayfa xxiii - L' una vegghiava a studio della culla, E consolando usava l' idioma, Che pria li padri e le madri trastulla : L' altra traendo alla rocca la chioma, Favoleggiava con la sua famiglia De' Troiani, e di Fiesole, e di Roma.