30. 5. PAR. Diede per arra a lui d'eterna pace. Al carro volse sè, come a sua pace: 2. 110. Voglio informar di luce sì vivace, 6. 7. Ciò, ch'ella cria, e che natura face. Più l'è conforme, e però più le piace: 11. E venni dal martirio a questa pace. 24. 146. Che si dilata in fiamma poi vivace, 27, Come 'l signor, ch' ascolta quel, che piace, 8 O vita intera d'amore e di pace! Dinanzi agli occhi miei le quattro face 29. 92. Seminarla nel Mondo, e quanto piace Che solo in lui vedere ha la sua pace: 31. 107. Signor mio GIESU CRISTO Dio verace, Tale era io mirando la vivace 33. INF. 10. Contemplando gusto di quella pace. 8. Per lo cui caldo, nell' eterna pace, Qui se' a noi meridiana face Se' di speranza fontana vivace. ACI 14. Con Epicuro tutti i suoi seguaci, Però alla dimanda, che mi faci, E al disio ancor, che tu mi taci. 14. 13. Flegetoute, e Letèo, che dell' un taci, 19. PURG. In tutte tue question certo mi piaci, 21. 104. Con viso, che, tacendo, dicea Taci: PURG. Per esser pure allora volto in laci. 53. A privilegi venduti e mendaci, ACO 59. E venne serva la città di Baco, 80. Quand' ' fu' sovraggiunto ad Oriàco, ACQUE acque, 19. 107. Quando colei, che siede sovra l' Quella, che con le sette teste nacque Fin che virtute al suo marito piacque. 26. 137. Che dalla nuova terra un turbo nacque, Tre volte il fe' girar con tutte l'acque, E la prora ire in giù, com' altrui piacque, 1. 131. Che mai non vide navicar su' acque Quivi mi cinse, sì com' altrui piacque: L'umile pianta, cotal si rinacque. Giudice Nia gentil, quanto mi piacque, Nullo bel salutar, tra noi, si tacque: Appiè del monte, per le lontan' acque? 15. 92. Ti cercavamo: e come qui si tacque, 8. 53. Indi m'apparve un' altra, con quell'acque Quando, per gran dispetto, in altrui nacque : 18 125. E della mente peggio, e che mal nacque, Io non so, se più disse, o s'ei si tacque, Ma questo 'ntesi, e ritener mi piacque. 26. Freno a suo prode, quell' uom, che non nacque, Fin ch' al Verbo di Dio di scender piacque. 29. 17. PAR. A cui si cominciar, dopo lui, piacque. Lo discorrer di Dio sovra quest' acque. ACQUI 14. 152. Tre volte cinse me, sì com' io tacqui, Io avea detto; sì nel dir gli piacqui. 27. 89. E nessuno era stato a vincere Acri, PURG. 31. PAR. 25. INF. ACRO I. O tu, che se' di là dal fiume sacro, 1. Se mai continga che 'l poema sacro, 6. 110. In vera perfezion giammai non vada, 22. Che gli hai scorta si buia contrada. 92. Li passi miei, per si selvaggia strada, Che ne dimostri, là ove si guada, Che non è spirto, che per l'aer vada. 15. 41. E poi rigiugnerò la mia masnada, I' non osava scender della strada, Tenea, com' uom, che riverente vada. 16. 35. Tutto che nudo e dipelato vada, Nepote fu della buona Gualdrada. Fece col senno assai, e con la spada. 28. 38. Si crudelmente al taglio della spada, Quando avèm volta la dolente strada; PURG. 1. 119. 4. Com' uom, che torna alla smarrita strada, Quando noi fummo, dove la rugiada. Ove adorezza, poco si dirada; 71. E diversi emisperi: ond'è la strada, Vedrai com' a costui convien che vada Se lo 'ntelletto tuo ben chiaro bada. 8. 125. Grida i signori, e grida la contrada, Ed io vi giuro, s'io di sopra vada, Del pregio della borsa, e della spada. 38. Vedev' io te, segnata in su la strada, O Saul, come 'n su la propria spada, Che poi non senti pioggia, nè rugiada! 16. 107. Duo Soli aver, che l'una e l'altra strada L'nn l'altro ha spento, ed è giunta la spada Per viva forza mal convien che vada: 12. 20. 125. E brigavàm di soverchiar la strada Quand' io senti, come cosa che cada, Qual prender suol colui, ch'a morte vada. 22. 131. Un alber, che trovammo, a mezza strada, E come abete in alto si digrada Cred io, perchè persona su non vada. 53. Valse alle guance nette di rugiada, Dante, perchè Virgilio se ne vada, Che pianger ti convien, per altra spada: 30. PAR. 4. 83. Come tenne Lorenzo in su la grada, Così l'avria ripinte, per la strada, Ma così salda voglia è troppo rada. 8. 146. Tal che fu nato a cingersi la spada, Onde la traccia vostra è fuor di strada. 29. 128. Gli occhi oramai, verso la dritta strada, Questa natura si oltre s' ingrada INF. Nè concetto mortal, che tanto vada. ADE 5. 140. L'altro piangeva sì, che di pietade E caddi, come corpo morto cade. 44. Biscazza, e fonde la sua facoltade, Puossi far forza nella deitade, II. E spregiando natura, e sua bontade : PURG. 12. 104. Per le scalee, che si fero ad etade, Così s' allenta la ripa, che cade 18. Ma quinci, e quindi l'alta pietra rade. 77. Facea le stelle a noi parer più rade, E correa contra 'I ciel per quelle strade, Tra' Sardi e Corsi il vede, quando cade: 21. 47. Non rugiada, non brina più su cade, Nuvole spesse non paion, nè rade, Che di là cangia sovente contrade. 83. Memoria, intelligenzia, e volontade, Senza restarsi, per sè stessa cade Quivi conosce prima le sue strade. 33. 47. Qual Temi, e Sfinge, men ti persuade: Ma tosto fien li fatti le Naiade 25. PAR. Sanza danno di pecore e di biade. 16. 68. Principio fu del mal della cittade, PURG. 10. 12. PAR. A DI 98. L'immagini di tante umilitadi,' Ecco di qua, ma fanno i passi radi, $6. Nel seme suo, da queste dignitadi, Senza passar, per un di questi guadi: 31. 47. Menava io gli occhi, per li gradi, Vedeva visi a carità suadi INF. 9. PURG. PAR. Ed atti ornati di tutte onestadi. ADO 17. Discende mai alcun del primo grado, Questa question fec' io: e quei: Di rado 65. Che sedea lì, gridando, Su, Currado, Poi volto a me, per quel singular grado, 2. 122. Come tu vedi omai, di grado in grado, |