PAR. 6. 98. Ch'io accusai di sopra, e de' lor falli, L'uno al pubblico segno i gigli gialli INF. Si ch'è forte a veder qual più si falli. ALLO 30. 116. Disse Sinone, e son qui per un fallo, Ricorditi, spergiuro, del cavallo, E sieti reo, che tutto 'l mondo sallo, 33. 98. E, si come visiere di cristallo, PAR. E avvenga che, sì come d'un callo, 25. 101. Si che, se 'l Cancro avesse un tal cristallo, E come surge, e va, ed entra in ballo Alla novizia, non per alcun fallo, 29. PAR. 23. Usciro ad atto, che non avea fallo, E come in vetro, in ambra, ed in cristallo ALMA 9. 119. Che' vostro mondo face, pria ch'altr'alma Ben si convenne lei lasciar per palma Che s'acquistò con l'una e l'altra palma, 32. 110. Quanta esser puote in Angelo ed in alma Perch' egli è quegli, che portò la palma Carcar si volse della nostra salma. PURG. 8. INF. ALME 8. L'udire, e a mirare una dell'alme ALMI 31. 65. Perocch'i'ne vedea trenta gran palmi, Rafel mai amech zabi almi, PAR. Cui non si convenien più dolci salmi. 24. 134. Fisice, e metafisice, ma dalmi PAR. Per Moisè, per profeti, e per salmi, ALO 15. 107. Non v'era giunto ancor Sardanapalo Non era vinto ancora Montemalo Nel montar su, così sarà nel calo. TURG. 17. ALPE 1. Ricorditi, Lettor, se mai nell' alpe INF. 18. PURG. Non altrimenti, che per pelle talpe: ALSE 30. 131. Immagini di ben seguendo false, PAR. 9. INF. ALTA 50. Tal signoreggia, e va con la testa alta, ALTO 4. 116. In luogo aperto, luminoso, e alto, 9. PURG. PAR. 8. 110. Quando chiamò, per tutto quell' assalto, 9. PURG. 26. PURG. 27. PAR. 26. Italica, che siede intra Rialto, Si leva un colle, e non surge molt' alto, ALTRO 1. Mentre che sì per l'orlo, uno innanzi altro, Diceva, Guarda, giovi, ch' io ti scaltro. ALVO 23. Sovr' esso Gerion ti guidai salvo, Credi, per certo, che se dentro all' alvo ALZI 21. 128. Dello Spirito Santo, magri e scalzi, 95 Con questo vivo giù di balzo in balzo, PLRG. 9. INF. Con altri, che l'udirono di rimbalzo. 68. Videmi 'l duca mio, su per lo balzo, 15. 107. 20. 77. AMA E letterati grandi, e di gran fama, Non più Benaco, ma Mincio si chiama, 31. 125. Questi può dar di quel, che qui si brama : 32. FURG. 15. Ed egli a me: Del contrario ho io brama: 6. 113. Vedova, sola, e di e notte chiama, 23. PAR 10. Già era in ammirar, che si gli affama, 11. Di quel maestro, che dentro a sè l'ama Per soddisfar al Mondo, che gli chiama: INF. 19. 23. D'un peccator li piedi, e delle gambe Le piante erano accese a tutti intrambe : Che spezzate averian ritorte e strambe. AME 47. Con la tesť'alta, e con rabbiosa fame, 15. 27. 33. PURG. 22. PAR. 4. 19. 32. PURG. 7. 71. Che l'una parte, e l'altra avranno faine 38. Quand' io intesi là ove tu chiame, Perchè non reggi tu, o socra fame, 2. D'un modo, prima si morria di fame, Si si starebbe un aguo intra duo brame Si si starebbe un cane intra duo dame. 26. Che lungamente m' ha tenuto in fame, Ben so io che se in Cielo altro reame Che'l vostro non l'apprende con velame. 50. Ma io ti solverò forte legame, Dentro all' ampiezza di questo reame Se non come tristizia, o sete, o fame: AMI 119. Jacomo, e Federigo hanno i reami: Quei che la dà, perchè da lui si chiami. 8. 71. Di a Giovanna mia, che per me chiami Non crede, che la sua madre più m'ami, Le quai convien, che misera ancor brami. 13. 146. Rispose, che gran segno è, che Dio t'ami: E chieggioti, per quel, che tu più brami, Ch'a' miei propinqui tu ben mi rinfami. 27. 113. El sonno mio con esse: ond' io levami, Quel dolce pome, che, per tanti rami, Oggi porrà in pace le tue fami: 29. PAR. 10. 35. Ci si fe' l'aer, sotto i verdi rami, Cagion mi sprona, ch'io mercè ne chiami. 41. Quel, ch'era dentro al Sol, dov'io entrami, Perch'io lo 'ngegno, e l'arte, e l'uso chiami, Ma creder puossi, e di veder si brami. 10. 137. Che, leggendo nel vico degli strami, Indi, come orologio, che ne chiami A mattinar lo sposo, perchè l'ami : PURG 21. 30. PAR. ΑΜΜΑ 95. Che mi scaldar della divina fiamma 23. 119. Di seguitar la coronata fiamma, E come fantolin, che 'n ver la mamma Per l'animo, che 'n fin di fuor s'infiamma, 31. 125. Che mal guidò Fetonte, più s'infiamma, Cosi quella pacifica Oriafiamma PAR. Per igual modo allentava la fiamma. AMME 14. 62. E l'uno e l'altro coro a dicer, Amme, Forse non pur per lor, ma per le mamme, Anzi che fosser sempiterne fiamme. INF. AMO 3. 113. L'una appreso dell'altra, infin che il ramo Similemente il mal seme d'Adamo: Per cenni, com' augel, per suo richiamo. 30. 59. (E non so io perchè) nel mondo gramo, Alla miseria del maestro Adamo: PURG. 9. E ora, lasso, un gocciol d'acqua bramo. 8. Fatti avea duo nel luogo, ov'eravamo, Quand' io, che meco avea di quel d'Adamo, Là 've già tutt' e cinque sedevamo. 14. 143. Ed ei mi disse quel fu il duro camo, Ma voi prendete l'esca, sì che l'amo E però poco val freno, o richiamo. 32. PAR. 35. Disfrenata saetta, quanto eramo Io sentî mormorare a tutti, Adamo: 24. 113. Risonò per le spere, Un Dio lodiamo, PU RG. 8. Pa R. 17. AMPA Che misuratamente in cuore avvampa. 5. E da Beatrice e dalla santa lampa, Perchè mia donna: Mauda fuor la vampa |