12. 19. 62. Al sacro fonte, intra lui e la fede, La donna, che per lui l'assenso diede, Ch' uscir dovea di lui e delle rede: 74. Sono, quanto ragione umana vede, Muore non battezzato e senza fede; Ov'è la colpa sua, sed ei non crede? 20. 104. Gentili, ma Cristiani, in ferma fede, Che l'una dallo 'nferno, u'non si riede E ciò di viva speme fu mercede : 50. Nel veder di Colui, che tutto vede, Ed io incominciai: La mia mercede Ma per colei, che 'l chieder mi concede: 24. 38. Come ti piace, intorno della fede, 21. S'egli ama bene, e bene spera, e crede, 28. 110. L'esser beato nell'atto che vede, 32. 33. INF. 3. Gonfia 'l cappuccio, e più non si richiede. 38. Che l'uno, e l'altro aspetto della fede E sappi, che del grado in giù, che fiede Rimane, e l'altro alla mente non riede, EDI 68. Che mischiato di lagrime, a'lor piedi, E poi, ch'a riguardare oltre mi diedi, Perch'i' dissi, Maestro, or mi concedi, 4. 32 Che spiriti son questi, che tu vedi? Ch'ei nou peccaro: e s'egli hanno mercedi, Ch'è porta della fede, che tu credi; 7. 113. Ma con la testa, e col petto, e co' piedi, Lo buon maestro disse, Figlio, or vedi E anche vo', che tu per certo credi, 12. 125. Quel sangue sì, che coprìa pur li piedi : Si come tu da questa parte vedi Disse 'Centauro, voglio che tu credi, 32. A dirne, chi tu se', che i vivi piedi 16. 19. 21. Questi, l'orme di cui pestar mi vedi, Fu di grado maggior, che tu non credi: 62. Non son colui, non son colui, che credi. Perchè lo spirto tutti storse i piedi: Mi disse: Dunque che a me richiedi ? 86. Che si lasciò cascar l'uncino a' piedi E 'I duca mio a me: O tu, che siedi Sicuramente omai a me ti riedi. 23. 77. Dirietro a noi gridò, Tenete i piedi, Forse ch'avrai da me quel, che tu chiedi: E poi, secondo 'Il suo passo, procedi. 24. 134. Nella miseria, dove tu mi vedi, I' non posso negar quel, che tu chiedi. Ladro alla sagrestia de' belli arredi : 29. 8. Pensa, se tu annoverar le credi, 33. PURG. E già la luna è sotto i nostri piedi : Quivi mori e come tu mi vedi, Tra 'l quinto di, e 'l sesto: ond' i' mi diedi 3. 110. D'averlo visto mai, ei dissi: Or vedi; Poi disse, sorridendo: I' son Manfredi Ond' i' ti priego, che quando tu riedi, 9. 107. Mi trasse 'l duca mio, dicendo, Chiedi Divoto mi gittai a' santi piedi: Ma pria nel petto tre fiate mi diedi. 13. 140. Quassù tra noi, se giù ritornar credi? E vivo sono: e però mi richiedi, Di là per te ancor li morta' piedi. 21. 128. Lasciala per non vera, ed esser credi Già si chinava ad abbracciar li piedi Non far che tu se ombra, e ombra vedi. 32. 104. Al carro tieni or gli occhi, e quel che vedi, Così Beatrice: ed io, che tutto a' piedi PAR. 1. 3. La mente e gli occhi, ov' ella volle, diedi. 89. Col falso immaginar sì che non vedi Tu non se' in terra, sì come tu credi: Non corse, come tu, ch'ad esso riedi. 29. Vere sustanzie son, ciò che tu vedi, Però parla con esse, e odi e credi, Da se non lascia lor torcer li piedi, 6. 20. Veggio ora chiaro, sì come tu vedi Tosto che con la Chiesa mossi i piedi. L'alto lavoro, e tutto in lui mi diedi. 13. 110. E così puote star con quel, che credi E questo ti fia sempre piombo a' piedi, E al si e al nó, che tu non vedi : 20. 101. Ti fa maravigliar, perchè non vedi De' corpi suoi non uscir, come credi, Quel de' passuri, e quel de' passi piedi: 95. Dell' eterno statuto quel, che chiedi, E al Mondo mortal, quando tu riedi, A tanto segno, più mover li piedi. Ma or conviene esprimer quel, che credi, 21. 24. 122. 32. PAR. 30. INF. 24. .26. PURG. 32. PAR. O santo padre e spirito, che vedi EDO 20. Non pur di là da noi, ma certo io credo, Da questo passo vinto mi concedo, Soprato fosse comico, o tragedo. EE 86. Che se Chelidri, Jaculi, e Farée Nè con ciò, che di sopra 'l mar rosso ee. 8. Ver la sinistra mia, da quelle Dee, 28. 119. Con tre melòde, che suonano in tree 32. INF. 23. INF. 5. 13. PURG. 17. Insino ad esso, succedono Ebree EFFA 14. Sono scherniti, e con danno, e con beffa Se l'ira sovra 'l mal voler s' aggueffa, Che cane a quella levre, ch' egli acceffa. 77. EGA Più presso a noi: e tu allor gli prega, 1. 77. 13. S'alcuna mai da tai membra si spiega. Che questi vive, e Minos me non lega: Ivi così una cornice lega Se non che l'arco suo più tosto piega. 15. 119. Far si com' uom, che dal sonno si slega, Ma se' venuto, più che mezza lega A guisa di cui vino, o sonno piega? 18. 23. Tragge intenzione, e dentro a voi la spiega, E se rivolto, inver di lei si piega, Che per piacer di nuovo in voi si lega. 19. 56. Novella vision, ch'a sè mi piega, Vedesti, disse, quella antica strega, Vedesti, come l'uom da lei si slega? 33. 116. Che acqua è questa, che qui si dispiega Per cotal prego, detto mi fu, Prega Come fa chi da colpa si dislega, PAR. 2. 137. Multiplicata, per le stelle, spiega, Virtù diversa fa diversa lega, Nel qual, si come vita in voi, si lega. 13; 116. Che sanza distinzione afferma, o niega, Perch' egl' incontra, che più volte piega E poi l'affetto lo 'ntelletto lega. 1. 125. Perch'i' fu' ribellante alla sua legge, 5. 10. Ell'è Semiramis, di cui si legge, Tenne la terra, che 'l Soldan corregge. 80. La faccia della donna, che qui regge, E se tu mai nel dolce mondo regge, Incontr'a' miei, in ciascuna sua legge? 14. 17. Esser temuta da ciascun, che legge D'anime nude vidi molte gregge, E parea posta lor diversa legge. 83. Di ver ponente un pastor, senza legge, Novo Jason sarà, di cui si legge 19. PURG. 1. 26. INF. 29. Suo.re, così fi' a lui, chi Francia regge. 89. Più muover non mi può, per quella legge, EGGHIA 74. Come a scaldar si appoggia tegghia a tegghia, INF. 15. 18. 24. EGGIA 35. E se volete, che con voi un'asseggia, D'un ronchione, avvisava un' altra scheggia, PURG. 2. 6. 16. PAR. 10. 14. Per li grossi vapor, Marte rosseggia, Cotal m'apparve, s'i' ancor lo veggia, Che' muover suo nessun volar pareggia: 20. Dal corpo suo, per astio e per inveggia, Pier dalla Broccia dico: e qui provveggia, Si che però non sia di peggior greggia. 83. In voi è la cagione, in voi si cheggia: Esce di mano a lui, che la vagheggia Che, piangendo, e ridendo, pargoleggia, 1. Lascia andar i compagni, e si passeggia, Si lasciò trapassar la santa greggia Dicendo, Quando fia, ch' i' ti riveggia? 92. Questa ghirlanda, che 'ntorno vagheggia Io fui degli agui della santa greggia, Du' ben s'impingua, se non si vaneggia. 11. 137. Perchè vedrai, la pianta onde si scheggia, Du' ben s'impingua, se non si vaneggia. INF, EGGIO 1. 128. Quivi è la sua cittade, e l'alto seggio: Ed io a lui: Poeta, i' ti richieggio, Acciocch' i' fugga questo male e peggio, 15. 116. Più lungo esser non può, però ch'i' veggio Gente vien, con la quale esser non deggio: Nel quale i'vivo ancora; e più non cheggio: 21. 125. Costor sien salvi, insino all'altro scheggio O me, maestro, che è quel ch'i' veggio? Se tu sa'ir, ch'i' per me non la cheggio: 27. 107. Là 've 'I tacer mi fu avviso il peggio: Di quel peccato, ove mo cader deggio; Ti farà trionfar nell' alto seggio. PURG. 10. 110. Pensa la succession: pensa ch'a peggio, |