| Gian Pietro Vieusseux - 1826 - 568 sayfa
...ho più speranza di rivederla , crederei non avere ancora perduta la facoltà di esser felice. GEN. Quale delle due cose stimi che sia più dolce , vedere la donna amata o pensarne ? TAS. Non so. Certo che quando mi era presente, ella mi pareva una donna ; lontana mi pareva e mi... | |
| conte Giacomo Aldegardo F.S.S.P. Leopardi - 1849 - 734 sayfa
...non ho più speranza di rivederla, crederei non avere ancora perduta la facoltà di essere felice. Genio. Quale delle due cose stimi che sia più dolce:...mi era presente, ella mi pareva una donna ; lontana , ini pareva e mi pare una dea. Genio. Coleste dee sono così benigne, che quando alcuno vi si accosta,... | |
| Giacomo Leopardi - 1851 - 364 sayfa
...non ho più speranza di rivederla, crederei non avere ancora perduta la facoltà di essere felice. Genio. Quale delle due cose stimi che sia più dolce:...pareva e mi pare una dea. Genio. Coteste dee sono cosi benigne , che quando alcuno vi si accosta, in un tratto ripiegano la loro divinità , si spiccano... | |
| Giacomo Leopardi - 1880 - 382 sayfa
...non ho più speranza di rivederla, crederei non avere ancora perduta la facoltà di essere felice. Genio. Quale delle due cose stimi che sia più dolce:...donna ; lontana, mi pareva e mi pare una dea. Genio. Coleste dee sono cosi benigne , che quando alcuno vi si accosta, in un tratto ripiegano la loro divinità,... | |
| Giuseppe Piergili - 1892 - 444 sayfa
...quando, nello stesso dialogo, Torquato e il suo Genio famigliare entrano in siffatto ragionamento. « Genio. Quale delle due cose stimi che sia più dolce;...donna; lontana, mi pareva e mi pare una dea. Genio. Coleste dee sono cosi benigne, che quando alcuno vi si accosta, in un tratto ripiegano la loro divinità,... | |
| 1896 - 492 sayfa
...diesen Empfindungen einmal den stärksten Ausdruck: Genio. Quale delle due cose stimi che sia piü dolce: vedere la donna amata, o pensarne? Tasso. Non so. Certo che quando mi era presente, élla mi parerà una donna; lontana, mi parerà e mi pare una dea. Genio. Coteste dee sono cosi benigne,... | |
| Giacomo Leopardi - 1899 - 474 sayfa
...avère ancora perduta la l'acoltà di essere felice. GENIO. Quale délie due cose stimi che sia piú dolce: vedere la donna amata, o pensarne? TASSO. Non...so. Certo che quando mi era presente, ella mi pareva 10 una donna; lontana, mi pareva e mi pare una dea. GENIO. Coteste dee sono cosí bénigne, che quando... | |
| Giacomo Leopardi - 1902 - 408 sayfa
...non ho più speranza di rivederla, crederei non avere ancora perduta la facoltà di essere felice. Genio. Quale delle due cose stimi che sia più dolce:...pareva e mi pare una dea. Genio. Coteste dee sono cosi benigne, che quando alcuno vi si accosta, in un tratto ripiegano la loro divinità, si spiccano... | |
| Bonaventura Zumbini - 1904 - 406 sayfa
...Dialogo di T. Tasso e del suo Genio familiare, dove, al secondo personaggio che aveva domandato: « Quale delle due cose stimi che sia più dolce: vedere la donna amata, o pensarne?», l'altro risponde: «Non so. Certo che quando mi era presente, ella mi pareva una donna; lontana, mi... | |
| Bonaventura Zumbini - 1904 - 394 sayfa
...Dialogo di T. Tasso e del suo Genio familiare, dove, al secondo personaggio che aveva domandato: « Quale delle due cose stimi che sia più dolce: vedere la donna amala, o pensarne?», l'altro risponde: «Non so. Certo che quando mi era presente, ella mi pareva... | |
| |