CANZONE II. L'ORRIBILE VISIONE. Donna pietosa, e di novella etate, Si mosse con paura a pianger forte: Ed appressarsi per farmi sentire. E qual dicea: perchè sì ti sconforte? Era la voce mia sì dolorosa, E rotta si dall' angoscia del pianto, Ch'io solo intesi il nome nel mio core: E con tutta la vista vergognosa, Ch'era nel viso mio giunta cotanto, (Pregava l'una l'altra umilemente), Che vedestù, che tu non hai valore? Mentre io pensava la mia frail vita; Ch' io chiusi gli occhi vilmente gravati; I Gli spirti miei, che ciascun giva errando: Di conoscenza e di verità fora, Visi di donne m'apparver crucciati, Che mi dicien : se' morto, o pur morrati. 1 Smagati, costernati: smago, spavento: smagare, perdersi d'animo. Voci antiquate. Po' vidi cose dubitose molto Poi mi parve vedere appoco appoco Cader gli augelli, volando per l'a're; E uom m'apparve scolorito e fioco, Levava gli occhi miei bagnati in pianti : Mi condusse a veder mia donna morta. Vedea, che donne la covrian d'un velo; Ed avea seco una umiltà verace, Che che dicesse: io sono in parea, pace. Io diveniva nel dolor sì umile, E dei aver pietate, e non disdegno. D'esser de' tuoi, ch'io ti somiglio in fede: Poi mi partia, consumato ogni duolo: Dicea, guardando verso l'alto regno: Voi mi chiamaste allor, vostra merzede'. Questa Canzone ha due parti. Nella prima dico, parlando a indefinita persona, com'io fui levato in una vana fantasia da certe donne e come promisi loro di dirla. Nella seconda dico, com' io dissi loro. La seconda comincia: Mentr' io pensava. La seconda parte si divide in due. Nella prima dico quello, che certe donne, e che una sola dissero, e fecero per la mia fantasia, quanto è, dinanzi che io fossi tornato in verace cognizione. Nella seconda dico quello, che queste donne mi dissero poichè io lasciai questo farneticare; e comincia questa parte: Era la voce mia. (DANT. V. N.) SONETTO XIV. Vedendo Beatrice, preceduta da altra giovane. Io mi senti' svegliar dentro dal core Dicendo: or pensa pur di farmi onore; E poco stando me col mio signore, I' vidi monna Vanna 2 e monna Bice E siccome la mente mi ridice, 1 Ridia, ridea; come prima conoscia, conoscea. 2 Questa donna era Giovanna, salvo che per la sua biltà { secondo ch' altri crede) imposto l'era nome Primavera. (DANT. V. N.) |