In su quest'ore accese Rammemoriam gl' illustri fatti, e quelli, Smaltiam di questo gelo. Di quel gelo, di questo Sacro di fresca vita almo elisire ; Sangue costaro a la Germania infesto, Dei congelati umori. CANZONE. Odi, Nise, che vivanda A noi manda Con quest' ultimo corriere Del bel tempo e del piacere. Tanto men, quanto più pensi : L'avvocata Pietosissima de' sensi. Ne men or? Poter del mondo! Gli è ben tondo, Cara Nise, il tuo cervello. Nominò Cipro novello. Onde l'Asia è così altera, Fu rispinta D'Amatunta e di Citera: Per le belle alme contrade. A la Diva del suo core, Fe' di gemino valore. D'Inghilterra, storditella! Sì cortese, Onde solo Europa è bella. Un gentil vago lavoro, Di tre sensi almo ristoro. Dilicata Che vien sangue in un momento. Basti dir, che l'inventrice Sua felice Fino al riso è poca cosa: Ben è l'altra e pellegrina. Se le pesti, ecco un unguento : Del fornel se tu le poni, Poco è il poco, e troppo il troppo, Se ne passano a' carboni. Io 'l dirò, Nise, ma a patti, Nel tuo petto il gran segreto : Non pestello, Ma grattugia e tiello cheto. Grattugetta traditora, Che in brev'ora Tanto secchi e tanto morda, A risponder non sia sorda. Mal sicura Dal respir, cotanto è lieve, Del tuo viso asciutta neve. Qui per terzo, in peso eguale, Così dolce, onde 'l Brasile Con miracol si gentile. D'un spruzzetto 9 De la dura indica noce Dal Zenit profuma e coce. Del bel manto giallo in oro Quanto ei tocca tinger d' oro. Bianco sugo, in cui converse, O disperse Il suo verde il prato erboso, Che fe' padre il nuovo sposo. Ne l'argento, in cui s'intride, Par che inviti, o che disfide. Giù dal ciel la lascia andare; Sia bastante ad allungare. A favor di sue farine Che vuol rose senza spine. Di ferire Col martel che frulla e spacca, Si spumose Ne la manna di Caracca. Frulla in giro quella clava, Che co' denti onnipotenti I divisi ingredienti. Indi posti in su la brace Dà lor pace: Ma non sì che tra di loro Non ritorni al suo lavoro. Tenacetta alquanto in giro Tolla via da quel martiro. Macinata fina fina Da staccetto di zendado Vi si asperga come brina. Presto presto in sua sostanza Quella liquida fragranza. |