Canzoni. A Giovanni Medici. Se de l'indegno acquisto Pag. 120 Antonio Galeani. Sonetto pastorale. Pur, Damon, te l'ho detto, e nulla valci Francesco Bracciolini. Sonetto allegorico. In sito aperto, orïentale, Canzoni. Continenza di Alfonso d'Este. Già de la Maga amante Contra le soverchie delizie del secolo. 129 E SE SE 130 Ivi 134 A Francesco d'Este Duca di Modena. 139 Luminose di gemme, e bionde d'oro A Raimondo Montecuccoli. Contra la Superbia Ruscelletto orgoglioso 141 A Costantino Testi: Fallacie della Corte. 144 Non si veloci su le lubrich' onde Ad Enea Vaini. La Virtù sola fa l'uomo riguardevole. Superba nave a fabbricare intento Francesco Redi. 147 151 Sonetti. In morte della sua Donna. Donne gentili devote d'Amore Suo destino in Amore. Chi è costei, che tanto orgoglio mena Ivi Allegoria. Antro di Amore. Ameno è 'l calle, e di bei fiori adorno Sonetti. All'Italia. Mentre aspetta l'Italia i venti fieri Lungi vedete il torbido torrente Pag. 153 Ivi 154 Ivi Il ritorno dagli amorosi perigli. Ivi Dal pellegrin, che torna al suo soggiorno 155 Sonetti. Sogno. 156 Stravaganze d'un sogno! A me parea La Divina Trinità. Eterno Sol, che luminoso e vago Madrigale. Lilla cangiata in Usignuolo. 157 Offesa Verginella Canzone. La Creazione del Mondo. Ivi Su i cardini lucenti Benedetto Menzini. Sonetti. Pastorali. Quel capro maledetto ha preso in uso Per più d'un angue al fero teschio attorto Figlia d'altero fiume Ivi 162 163 164 165 Vincenzo da Filicaja. Sonetti. La Divina Provvidenza. Qual madre i figli con pietoso affetto 170 171 Le corde d'oro elette All Italia. Italia, Italia, o tu, cui feo la sorte Qui pur foste, o Città, nè in voi qui resta Siccome foco su ne 'aere acceso Rimordimento di coscienza. Pag. 171 172 Ivi 173 Ivi Nè fiera Tigre, che da gli occhi spire Dov'è, Italia, il tuo braccio? e a che ti Canzoni. Sopra l'assedio di Vienna. E fino a quanto inulti Per la vittoria degl' Imperiali e de' Po lacchi sui Turchi. A Giovanni III. Re di Polonia. 174 176 182 193 Nel più alto silenzio, allor che amico Ringraziamento a Dio. Padre del Ciel, che il gemino emisfero A Cristina Regina di Svezia. 199 204 Alta Reina, i cui i cui gran fatti egregi Alessandro Guidi. 213 Sonetto. Per Luigi Della Cerda morto com battendo sul mare. Eran le Dee del mar liete e gioconde 214 Ivi 219 Vider Marte e Quirino A Giambatista Spinola. La Fortuna. Pag, 221 Una Diva superba al par di Giuno Ad Alessandro Romoverj. Quando si decretò nell' Arcadia d' incidere l'elogio del Prin. Antonio Farnese. Col ferro industre al bel lavoro intento Al Prin. Lodov. Pico della Mirandola, 227 231 Benchè tu spazii nel gran giorno eterno All Arciv. Franc. Pignatelli. Esaltazione di Innocenzo XII. 234 Allor, che il buon Chirone Al Card. Bandino Panciatici. L'Urna di 237 240 244 poetico. 251 254 255 Inni, dell' alma mia prole immortale A Clemente XI. Muse voi, che recaste i grandi auguri Qualor di Pindo le Reine accolgo Alessandro Marchetti. Sonetti. Effetti di verace bellezza. Tremendo Re, che ne' passati tempi Nice, or che spunta l'amorosa stella Canzoni. A Clem. Vitelli. La Sorbettiera. Questa di fino argento. Odi, Nise, che vivanda Il Contento, vivanda inglese. Ivi 256 256 257 260 Antonio Tommasi. Sonetti. Contra i poeti lascivi Musa, tu che de' sacri Inni canori Allegoria. Limpido rio, che desïoso ai bassi Pag. 266 Ivi 267 Contro d'Amore. Ivi Quel cieco Amor, cui cieca turba adora Sonetti anacreontici. 268 Quante, oh quante ingorde fiere Questo capro maledetto Ier, menando i bianchi agnelli. 1 Giovambatista Zappi. Sonetti. Per Monaca. De la più pura e più leggiadra stella Poichè de l'empio Trace a le rapine Chi è costui, che in sì gran pietra scolto Quand' io men vo verso l'ascrea montagna Vincesti, o Carlo. D'atro sangue impura 269 270 Ivi 271 Ivi 272 Pel ritratto di Raffaello d' Urbino. Ivi Questi è il gran Raffaello: Ecco l'idea Canzone. Museo d'Amore. Vieni: mi disse Amore Faustina Maratti Zappi. Sonetti. Pensiero della morte. Allor che oppressa dal gravoso incarco Se è ver che a un cenno del crudel Caronte 273 278 Ivi Ivi 279 |