Raccolta di lirici italiani dall' origine della lingua sino al secolo XVIIIRobustiano Gironi Società tipografica de classici italiani, 1808 - 294 sayfa |
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Sayfa xxviii
... crin senza corona Le ninfe lagrimose , Che ti chiaman con voci alte e dogliose .. Vedi nel suo bel monte Squarciarsi i bianchi velli Salerno antico , e la sua crespa fronte , E i suoi schietti arbuscelli f Spogliar de verdi lor vaghi ...
... crin senza corona Le ninfe lagrimose , Che ti chiaman con voci alte e dogliose .. Vedi nel suo bel monte Squarciarsi i bianchi velli Salerno antico , e la sua crespa fronte , E i suoi schietti arbuscelli f Spogliar de verdi lor vaghi ...
Sayfa 22
... crin suoi sovra la bianca gonna . Il tempo e ' l luogo non convien ch'io conti : Chè dov'è si bel sole , è sempre giorno ; E paradiso ov'è sì bella donna . SONET TO . O bella violetta , tu se ' nata Ove gia ' l primo mio bel desio ...
... crin suoi sovra la bianca gonna . Il tempo e ' l luogo non convien ch'io conti : Chè dov'è si bel sole , è sempre giorno ; E paradiso ov'è sì bella donna . SONET TO . O bella violetta , tu se ' nata Ove gia ' l primo mio bel desio ...
Sayfa 48
... unirsi ; A Citerea così parlare udirsi Questi amaranti a te , Venere bella , Doniamo , e questi gigli , onde d'ombrella , O ghirlanda il tuo crin possa coprirsi . Come amaranti eterno , e come bianchi Gigli fiorisca bianco 48.
... unirsi ; A Citerea così parlare udirsi Questi amaranti a te , Venere bella , Doniamo , e questi gigli , onde d'ombrella , O ghirlanda il tuo crin possa coprirsi . Come amaranti eterno , e come bianchi Gigli fiorisca bianco 48.
Sayfa 50
... crin tessea : Qui , Tirsi , la vid ' io mentre sedea , Quivi i balli menar leggiadra e snella ; Quinci , Tirsi , mi rise , e dietro a quella Elce s'ascose sì , ch'io la vedea : Sotto quest'antro al fin cinto d'allori , La mano , 50.
... crin tessea : Qui , Tirsi , la vid ' io mentre sedea , Quivi i balli menar leggiadra e snella ; Quinci , Tirsi , mi rise , e dietro a quella Elce s'ascose sì , ch'io la vedea : Sotto quest'antro al fin cinto d'allori , La mano , 50.
Sayfa 58
... crin la state riede , Con l'irta chioma avvinta Di torta quercia , il piede Vago movendo , con sincera fede , In ampio giro accolti , La figlia di Saturno alto chiedete ; E con allegri volti Grati ( come devete ) L'altar del sangue a ...
... crin la state riede , Con l'irta chioma avvinta Di torta quercia , il piede Vago movendo , con sincera fede , In ampio giro accolti , La figlia di Saturno alto chiedete ; E con allegri volti Grati ( come devete ) L'altar del sangue a ...
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Sayfa 11 - Piacemi almen ch' e' miei sospir sien quali Spera 'I Tevero e l'Arno, E 'I Po, dove doglioso e grave or seggio. Rettor del ciel, io cheggio Che la pietà che ti condusse in terra, Ti volga al tuo diletto almo paese : Vedi, Signor cortese, Di che lievi cagion che crudel guerra ; E i cor, che 'ndura e serra Marte superbo e fero, Apri tu, Padre, e 'ntenerisci e snoda ; Ivi fa che '1 tuo vero (Qual io mi sia) per la mia lingua s'oda.
Sayfa 116 - Sol, gli occhi al pianto, e, nato a pena, va prigionier fra le tenaci fasce. Fanciullo, poi che non più latte il pasce, sotto rigida sferza i giorni mena; indi, in età più ferma e più serena, tra Fortuna ed Amor more e rinasce. Quante poscia sostien, tristo e mendico, fatiche e morti, infin che curvo e lasso appoggia a debil legno il fianco antico? Chiude alfin le sue spoglie angusto sasso, ratto cosi, che sospirando io dico : — Da la cuna a la tomba è un breve passo...
Sayfa 14 - n altrui pena Tempo si spende, in qualche atto più degno O di mano o d'ingegno. In qualche bella lode, In qualche onesto studio si converta: Cosi qua giù si gode, E la strada del ciel si trova aperta.
Sayfa 41 - Ch' ai dì men foschi trionfar del mondo; Albergo già di Dei fido e giocondo, Or di lagrime triste e di lamenti: Come posso udir io le tue dolenti Voci, o mirar senza dolor profondo II sommo imperio tuo caduto al fondo, Tante tue pompe e tanti pregi spenti? Tal. così ancella, maestà riserbi, E sì dentro al mio cor suona il tuo nome, Ch' i tuoi sparsi vestigi inchino e adoro.
Sayfa 2 - Tanto gentile e tanto onesta pare La donna mia, quand" ella altrui saluta, Ch' ogni lingua divien tremando muta E gli occhi non l
Sayfa 9 - Dicean tra lor, perch' abito sì adorno, Dal mondo errante a quest' alto soggiorno , Non salì mai in tutta questa etate. Ella contenta aver cangiato albergo Si paragona pur coi più perfetti , E parte ad or ad or si volge a tergo , Mirando s...
Sayfa 12 - 1 fianco, Che memoria de l'opra anco non langue, Quando, assetato e stanco, Non più bevve del fiume acqua che sangue.
Sayfa 40 - La bella libertà, ch' altri t' ha tolta Per tuo non sano oprar, cerca e sospira; E i passi erranti al cammin dritto gira Da quel torto sentier dove sei volta. Che se risguardi le memorie antiche, Vedrai che quei, che i tuoi trionfi ornaro, T' han posto il giogo, e di catene avvinta.
Sayfa 218 - Allor vedrai eh' io sono Figlia di Giove, e che germana al Fato Sovra il trono immortale A lui mi siedo a lato : Alle mie voglie l'ocean commise Il gran Nettuno, e indarno Tentan l'Indo e il Britanno Di doppie ancore e vele armar le navi, S' io non governo le volanti antenne Sedendo in su le penne De
Sayfa 8 - Quella ch' io cerco e non ritrovo in terra ; Ivi , fra lor che '1 terzo cerchio serra , La rividi più bella e meno ajtera. Per man mi prese, e disse : in questa spera Sarai ancor meco, se '1 desir non erra ; I' son colei che ti die' tanta guerra , E compie