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ANTOLOGIA

GIORNALE

DI SCIENZE, LETTERE E ARTI

VOL. XLV DELLA COLLEZIONE.

OLUME QUINTO

DEL SECONDO DECENNIO.

Gennaio, Febbraio e Marzo

1832.

FIRENZE

AL GABINETTO SCIENTIFICO E LETTERARIO
DI G. P. VIEUSSEUX

DIRETT. E EDIT.

TIPOGRAFIA DI LUIGI PEZZATI

MDCCCXXXII.

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Dunning

12-17-40 42218

ANTOLOGIA

N.° 133

DELLA COLLEZIONE.

N.o 13 DEL SECONDO decennio

Gennaio 1832.

PUBBLICA EDUCAZIONE NEGLI STATI UNITI D'AMERICA,

Congresso d'istitutori e di altri amici della educazione componenti l'Istituto Americano di pubblica Istruzione.

Lezioni pubblicate dall'Istituto. Boston 1831 Vol. I. in 8.o di pag. XX e 352.

Mentre

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entre numerose navi solcano continuamente l'Atlantico, trasportando da un mondo all'altro le produzioni d'ogni clima; e mentre il tenér dietro alla traccia, segna ta, in prima, dal genio di Colombo e di Vespuccio, è divenuto facil fatica di pochissimi giorni ; ben è maraviglia, che, se tanto si sono riavvicinati i due emisferi, sieno si pochi ancora i rapporti intellettuali stabiliti fra loro. Egli è già gran ventura se in qual che pubblico stabilimento europeo tu trovi un giornale americano; e in quanto a libri, quanti sono quelli che conosciamo, toltane qualche opera d'immaginazione? Eppure tutti parlano dell' America e tutti vantano gli

Stati Uniti, e ad ogni momento ce li sentiamo proporre ad esempio di questa o di quella istituzione. Ma poi, se esamini d'onde derivi tanta scienza in chi parla, troverai che sta tutta in qualche libro di geografia o di viaggi, in qualche articolo d'enciclopedia o di giornale scritto in Europa, in qualche quadro di statistica ed in altri simili fonti di universale istruzione. E siano esse pure, come il consentiam volentieri, ottime sorgenti per averne una prima nozione, ma dobbiam noi contentarci di questa? Dobbiam noi aspettare per accrescerla, che qualche altro viaggiatore, o qualche altro giornalista, ci fornisca nuovi lumi, col risico ancora che, in forza del suo diverso modo di vedere, egli spenga que'pochi che ci rischiaravano? Non dovremmo noi invece metterci in comunicazione diretta con quella nazione sì grande e sì straordinaria, e che appartiene per la sua origine e per la sua lingua alla gran famiglia Europea? Perchè sof frire che l'Atlantico la separi da noi, e ne faccia quasi una terra incognita? Come! Per sodisfare non ai bisogni materiali, ma al lusso, alle squisitezze, ai vizj stessi delle nostre nazioni degenerate, migliaia e migliaia d'nomini tra versano que' mari, in cerca di rari prodotti, e ambiziosi di nuove ricchezze ; e fra i tanti legni, che fra noi le riportano, non uno ne trovi, che approdi glorioso, carico della intelligenza e del sapere di un popolo! Eppure in sì piccolo spazio si racchiude tanto tesoro di scienza! E pochi volumi raccolti con provida cura in un emisfero possono a chi li riceve nell'altro procurare tanta materia di utile occupazione; possono in un cerchio più ampio suggerire tante idee nuove, possono rettificarne tante altre, possono servire a risolvere tante importanti questioni, possono fornire tanti dati novelli alla storia dell'uomo! Possono in questa guisa venirci ancora da un altro emisfero cose che noi stessi riguardano, e di cui possiam farci tesoro, come lo han fatto appunto gli Americani quando giunse fra loro la storia scritta dal Botta della guerra che assicurò la loro propria indipendenza; opera ch'essi subito fecero propria traducendola, e che ora giustamente reputano una delle storie più belle che illustrino la loro nazione. (1)

(1) Non sarà discaro ai nostri lettori il sapere come venne accolta negli Stati Uniti un' altra opera d'un nostro italiano, vogliam dire la Storia d'America del cao. Compagnoni.

.

Quest' opera, dicono gli editori della Rivista dell' America Settentrio. nale, ci presenta ciò che nissun' altra nazione fuorchè l'italiana possiede, cioè un ragguaglio completo e metodico' degli avvenimenti d'America, dalla prima scoperta del nuovo mondo fatta da Colombo, fino ai giorni nostri, omettendo

Un saggio di quel piacere, che si prova nel ricevere direttamente da lontani paesi opere che facciano fede de' progressi di ogni genere che vi si vanno operando, lo abbiamo avuto non è molto per mezzo di persona a toi cara, che, facendo ritorno dagli Stati Uniti, ci recò in dono alcune recenti pubblicazioni di quella interessante parte di mondo.Conoscendo a quali materie rivol

soltanto la recente istoria delle colone sagnuo le e portoghesi.... E cosa che sembra a noi rimarchevole, che la classita storia del Botta sia stata così presto seguita dalla presente pubblicazione, la quale, abbenchè più compendiosa nel suo piano, pur cuopre un campo nolto iù vasto, ed è perciò calcolata a destare un interesse più generale ne popai americani. La lingua italiana, la lingua madre della poesia e delle belle lettere nell' Europa moderna, può così vantare la prima compiuta storia dela Rivoluzione Americana, e la prima ancora di tutto il nostro emisfero...

Se l'Italia non ha piantato alone sul nostro suolo, se nissuna delle nuove famiglie di nazioni che abiano questo continente può rivolgersi a lei come alla terra de' suoi proavi, ssa tuttavia possiede ampi titoli alla nostra considerazione in forza di quand operarono individui italiani. Mentre altre nazioni, con risorse molto inferiori quelle dell'Italia, se unita, adunavano mezzi di fondare stabilimenti colonili a di fuori, la mancanza d'unione e di armonia snervava il suo braccio, e paralizzava il suo vigore. Perciò gl'italiani, come corpo di nazione, non ocupano una sola pagina nella storia d'America, perchè non han fatto nulla cone azione; ma rispetto alla fama che illustra i nomi d'individui di quel pese, l'Italia non dee ritirarsi dal paragone con qualsivoglia altro popolo. I suo citadini condussero le prime spedizioni di ogni nazione, che ottenne imporanti possessi nel nuovo mondo. Se l'esempio di Colombo rimanesse un fatto isolto rella sua specie, potrebbe venir attribuito al caso, e non alla superioria dele forze intellettuali degli uomini della sua nazione in quell' epoca. Ma ch a questa debba attribuirsi non potremo esitare in deciderlo, quando consieriano che Sebastiano Caboto, insieme col fratello e col padre, diede all' Ingiltera i suoi titoli di scoperta sul territorio d'America, e fu poi il primo a espbrare il fiume la Plata al servizio della Spagna che il Vespucci impiegate dai Portoghesi diede a questi il Brasile, al quale si limitò originalmente il none d America, in onore del Vespucci medesimo, prima ehe questa voce si stemlesse all'intero continente; che il Pigafetta fu la guida di Magellano, e che il Verazzani condusse i Francesi ai lidi Americani. Tutti questi distiti ravigatori furono italiani per nascita e per educazione. E i loro concittadni (e' nostri giorni non indegnamente assosociano la loro riputazione col nore di America, per mezzo di opere storiche di ben acquistata celebrità, consacaté al continente occidentale

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Così gli Americani; ma noi taliani a tutti quei nomi con tanto onore rammentati dagli stranieri non posiam aggiungere che la mesta epigrafe: Sic vos non vobis....

I nostri lettori si rammenteanno poi che fu d'un Americano l'articolo, con cui già nell' Antologia sirese conto dell'opera del cav. Compagnoni. Vedi Volume XXXIV. B. 74.

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