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<< Nacque Sforza in Cotignola, Terra antica di Romagna, appresso << la via Emilia nel contado di Faenza: il padre suo ebbe nome Gio<< vanni della famiglia de li Attendoli più tosto onorata che nobile: la quale era però ricchissima et molto fiorita per una gioventù nu<< merosa et data all' arme. Sua madre si chiamò Elisa, donna d'animo << virile de' Petrascini, famiglia molto partiale; era costei di costumi << infiammati ed aspri, ma d' una pudicitia et fecondità mirabile: perciò <<< ch'ella partori vent' uno figliuoli, i quali sicome nati all' armi, ella gli allevò di tale maniera che facilmente sprezzauano i vestimenti << ornati, le dilicate viuande et i morbidi letti; et eran tutti riuolti << con un certo valoroso vigore d'animo e di corpo a mantenere la << riputation della famiglia, e ciò molto spesso faceuano con l'armi, << perciò che aueuano capital nimicitia co i Pasolini, sì grandi come << essi conciosiacosa chè Martin Pasolino, capo di quella famiglia <«<aueua arrogantemente intercetto una fanciulla nobile, sposata per uno << scritto di mano a Bartolo fratello di Sforza, perchè Ella aueua in << dote una grandissima eredità. Per questa cagione si azzuffarono più << notte insieme quasi in giusta battaglia e s' ammazzarono di molte <<< persone, doue fu ferito Bartolo, et vi morì uno figliuolo di Martino <«<et duoi suoi parenti. Ma la cosa finì di questo modo, che Martino << priuo del figliuolo, et spogliato di tutti gli amici et facultà fu cac<< ciato dalla Terra.

<< Vedeuasi in quel tempo nelle case degli Attendoli, le Sale et le << Camere non adobbate d'arazzi, ma di scudi et di corazze, et i letti grandissimi, senza coperte, ne i quali dormivano a caso le squadre << dei parenti armati; et erano talmente tutti vigilanti et intenti che << senza ordine alcuno mangiavano di quelle vivande le quali con poca << spesa e con nessun' arte, gli erano apparecchiate innanzi da i mulat<< tieri et da i ragazzi ».

(Le Vite di Diecinove Huomini illustri, descrittte da Monsignor PAOLO GIOVIO et in diversi tempi et luoghi stampate. In Venetia. Presso Giovan Maria Bonelli MDLXI). Traduzione di Lodovico Domenichi.

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(Parte interna prima del restauro fatto nel 1896)

I.

PENSIERI Sulle leggi CHE GOVERNANO LA STORIA

E LA MEMORIA.

La biografia di Caterina Sforza da me tentata e pubblicata or sono quattro anni, è di mole soverchia; infatti nella traduzione tedesca stampata a Bamberga 1, alcune parti furono omesse, e nella traduzione inglese che si sta facendo, pare che sarà tolto qualche episodio.

Io ho forse allungato troppo il racconto, raggranellando particolari sulla donna nella sua vita privata. Ma non era questo il solo modo per farla conoscere e per riuscire a spiegare i fatti che l'hanno fatta tanto celebre?

La luce nuova, la rivelazione, viene dall' aneddoto intimo. e personale.

Il ricomporre, il ricolorire la parte eroica e già famosa di una biografia, piace sempre a chi scrive; ma siccome nulla aggiunge, nulla ne rimane. « La généralité tente, mais rien

1 PIER DESIDERIO PASOLINI, Katharina Sforza, in gekürzter Form übersetz von Meta von Salis Marschlins d. phil Vom Verfasser autorisierte Ausgabe. Mit zwei porträts Katarinas. Bamberg, Buchner Verlag, Rudolf Kock, 1895.

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