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salvo che talvolta mi parea, che li suoi occhi si volgessero ad uno fiume bello, corrente e chiarissimo, il quale sen gía lungo questo cammino là ove io era. A me parve che Amore mi chiamasse, e dicessemi queste parole: "Io vengo da quella donna, la quale è stata lunga tua difesa, e so che il suo rivenire non sarà ; e però quel cuore ch' io ti facea avere da lei, io l'ho meco, e portolo a donna, la quale sarà tua difensione come questa era" (e nomollami, sì ch' io la conobbi bene). "Ma tuttavia di queste parole, ch'iq t'ho ragionate, se alcune ne dicessi, dille per modo che per loro non si discernesse lo simulato amore che hai mostrato a questa, e che ti converrà mostrare ad altrui." E dette queste parole, disparve tutta questa mia immaginazione subitamente, per la grandissima parte, che mi parve ch' Amore mi desse di sè: e quasi cambiato nella vista mia, cavalcai quel giorno pensoso molto, e accompagnato da molti sospiri. Appresso lo giorno cominciai questo sonetto : (dar

on the ground, save that at times his glance was directed toward a beautiful stream, clear and swift, flowing along the way I was wending. Then methought Love did summon me and uttered these words: "From that lady do I hail, who for so long was thy safeguard: as regards whose return I know full well that cannot happen. Hence have I borne away that heart I made thee leave in her keeping and to another lady am I bearing it, who, even as she was, shall be thy surety" (and he named her to me so that I recognised her well.) "And, if these words now uttered be spoken by thee anew, let it in such wise be that no one shall become aware that thy love for her was feigned, which now for another must thou feign." And when he ceased utterance my fancy building fell down of a sudden, inasmuch as it seemed that Love had become even as myself; in such wise in every aspect changed onward I rode the livelong day sunk in thought, sighing heavily. When the day was spent I penned this sonnet :

اد

Cavalcando l' altr' ier per un cam

mino,

Pensoso dell' andar, che mi sgradía, p
Trovai Amor nel mezzo della via,
In abito leggier di peregrino.

Nella sembianza mi parea meschino,
Come avesse perduto signoria ;
E sospirando pensoso venía,

Per non veder la gente, a capo chino.
Quando mi vide, mi chiamò per

nome,

E disse: "Io vegno di lontana parte,
Ov'era lo tuo cor per mio volere ;
E recolo a servir nuovo piacere.”
Allora presi di lui sì gran parte,
Ch' egli disparve, e non m' accorsi

come.

Questo sonetto ha tre parti: nella prima parte dico siccome io trovai Amore, e qual mi parea; nella seconda dico quello ch' egli mi disse, avvegnachè non compiutamente, per tema ch'io avea di discourire lo mio segreto; nella terza dico com' egli disparve. La seconda

As latterly upon a certain way

That liked me ill, in heaviness I rode,

Love to my eyes in middle path was showed,

Habited in a pilgrim's light array.

His sorry seeming did, methought, betray That he was of dominion disendowed; Pensive with sighs he went, his head down bowed

Lest passers should his countenance survey.

Then, having sight of me, he called

upon

My name, and said, "I come from dis

tant coast,

Where lately dwelt thy heart by my command;

Which for new love I render from my hand:"

And he with me so blended and was lost,

I saw not how he suddenly was gone.

This sonnet has three parts: in the first I tell in what wise I found Love, and how to my eyes he seemed; in the second I relate what he said to me, albeit not all in all, out of the fear I had to betray my secret; in the third I tell how he disappeared from me.

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ruinous

comincia quivi: Quando mi vide; la terza quivi: Allora presi.

X. Appresso la mia tornata, mi misi a cercare di questa donna, che lo mio signore m' avea nominata nel cammino de' sospiri. Ed acciocchè il mio parlare sia più breve, dico che in poco tempo la feci mia difesa tanto, che troppa gente ne ragionava oltra li termini della cortesia; onde molte fiate mi pesava duramente. E per questa cagione, cioè di questa soverchievole voce, che parea che m'infamasse viziosamente, quella gentilissima, la quale fu distruggitrice di tutti i vizi e regina delle virtù, passando per alcuna parte mi negò il suo dolcissimo salutare, nel quale stava tutta la mia beatitudine. Ed uscendo alquanto del proposito presente, voglio dare ad intendere quello che il suo salutare in me virtuosamente operava.

XI. Dico che quando ella apparía da parte alcuna, per la speranza dell' ammirabile salute nullo nimico mi rimanea, anzi mi giungea una fiamma di caritade, la quale mi facea perdonare a chiunque m' avesse offeso e chi allora m' avesse addimandato di cosa alcuna, la mia risponsione sarebbe stata solamente, Amore, con viso vestito d'umiltà. E quando ella fosse alquanto propinqua al salutare, uno spirito d'Amore, distruggendo tutti gli altri spiriti sensitivi, pingea fuori i deboletti spiriti del viso, e dicea loro: "Andate ad onorare la donna

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