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del buon seruigio che ci prestate memoria di gratitudine particolare. Ci rallegriamo che il negozio della protezione di Spagna (3) sia stato bene inteso dalla Maestà dell' Imperatore, et approuato da' suoi ministri. Nè di minor contentezza ci è l'essere stati messi in libertà quanto al matrimonio, e il sapere che il discioglimento di questa trattazione non abbia punto scemata l'umanissima disposizione di S. M. uerso di noi, nè pregiudicato in conto alcuno all'opinione che costì hanno tanto ragioneuolmente del nostro deuotissimo ossequio.

I caualli saranno forse giunti a quest'ora, ma senz' anima e senza spirito, cioè senza Florestano loro cauallerizzo. Egli ammalatosi per istrada, fu necessitato a fermarsi in Coira, doue il corriere che è ritornato l'ha lasciato agonizzante e disperato dai medici. (4) La perdita non è ordinaria per noi, stante la qualità dell'uomo riguardeuolissimo nel suo mestiere; ma la congiuntura la rende anche molto maggiore. Consideriamo che non ui sarà chi faccia mostra di cotesti caualli; che S. M. non potrà conoscere l'eccellenza loro, e che il

(3) Si può rivedere nel citato volume XVIII la lettera xxx. (4) Nell' altra copia si leggeva abbandonato dai medici. Se questa mutazione fosse avvenuta per arbitrio del trascrittore, egli avrebbe dato segno di non avere appreso la toscana proprietà del disperato, in questa maniera costrutto. Ma, riflettendo che talvolta gli originali, per maggior sicurezza, si mandavano in duplicato, e che allora i due fogli potevano essere scritti con alcune differenze non rilevanti, è piuttosto da congetturare che da queste sia derivato qualche variamento, e così qualche omissione o giunta nelle diverse copie.

T. X.

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dono scemerà di credito. Egli haurebbe supplito a tutte quelle funzioni in isquisitezza, et haurebbe data ad intendere agli ufficiali della scuderia di S. M. la natura de' caualli, e la maniera di gouernarli. Non è piaciuto a Dio benedetto che egli arriui al fine del suo uiaggio, e che faccia il nostro seruigio in quella forma che noi haueuamo destinata, e ch' egli sopra ogni cosa desideraua. Sarà uostra incumbenza il fare che tutto ciò peruenga all'orecchie di S. M. perchè se il dono non riuscisse conforme all'aspettazione, sappia almeno quale ne è stata la cagione.

Habbiamo letti col solito gusto gli auuisi che uoi ci hauete dati, et aspettando che nella continuanza d'essi accresciate a noi la soddisfazione, e il merito a uoi medesimo, restiamo augurandoui dal Cielo uera salute e prosperità. Di Riualta li 4 Ott. 1630

FRANCESCO

D. FULVIO TESTI

* LIII.

FRANCESCO DUCA DI MODANA EC.

Le riuoluzioni d'Italia a nostro credere cominciano adesso, e dalla caduta di Mantoua e dalle strettezze in che si troua Casale giouaci di presagire ogni miglior successo all' armi Cattoliche e Cesaree. Intendiamo da luogo sicuro che gli Spagnoli, non meno che gl' Imperiali, offesi più uolte

e prouocati dai Veneziani, disegnano con buona opportunità di mortificargli, e di uendicarsi di così gravi e lunghi macchinamenti, orditi contra Casa d'Austria. A uoi sono note le ragioni che noi habbiamo nello Stato di Rouigo, et occorrendoui se ne manderà di qui una distinta informazione. (5) Saprete ancora che in tutte l' inuestiture de' nostri precessori, et in quella spezialmente che noi habbiamo riportata ultimamente da S. M. siamo inuestiti e chiamati alla successione di quel Contado. Ora, che più giusta, che più onesta, che più lodeuole occasione possono hauer gli Spagnoli e gli Alemanni di mouer l'armi contro la Repubblica, che il suddetto nostro interesse, cioè la ricuperazione di quei feudi che sono direttamente spettanti al Sacro Imperio? Questi nostri motiui possono parere a prima faccia cosa lontanissima, e disegni fondati in aria, ma se ui penserete, si possono facilmente maturare, e ridurre all'atto pratico, stante la congiuntura dei tempi. Lodiamo che, facendo di queste turbolenze d'Italia nascer discorso o col Principe d'Echenbergh o con alcun altro di quei ministri che uoi conoscete essere più amoreuoli e più confidenti della Casa, gli mettiate in considerazione questo punto, e facciate una preuia disposizione a quello che più seriamente poi potrebbesi negoziare, quando di costà ui si ap

(5) Con quanta iniquità fossero, in altro secolo, proceduti i Veneziani, stendendosi in quelle parti sopra li possedimenti della Casa d'Este, si può raccogliere dalle Antichità Estensi del Muratori parte II, cap. x.

plicasse, e che le cose qui camminassero con quella fortuna che noi desideriamo. Non lasciate di significarci quello che haurete riportato di questo primo tentatiuo. E Dio ui conceda tutte le prosperità. Di Valuerde 5 Agosto 1630

FRANCESCO

D. FULVIO TESTI

LIV.

FRANCESCO DUCA DI MODANA EC.

Alcune truppe di Soldati Alemanni hanno cominciato a farsi uedere ne' confini (6) di Carpi, lasciandosi intendere di uolere soccorso di uettouaglie, e s'è risposto loro che il paese è ridotto per le presenti calamità in gravissime angustie, che bisogna prouedere alle necessità di Modana ch'è rinserrata per lo contagio, e che ci duole di non poter far quello che altre uolte prontamente e di buona uoglia habbiamo fatto. Ma perchè la licenza de' Soldati non bada alle ragioni, e può di leggiero succedere che questa gente si lasci trasportare a qualche eccesso di quei confini, uogliamo che uoi opportunamente teniate di ciò proposito col Sig. Principe d'Echembergh, a fine che a questi capi siano

(7)

(6) Nell'altra copia sta scritto contorni.

(7) In questo costrutto l'eccesso equivarrebbe a trapasso. L'altra copia legge: in que' confini.

dati quegli ordini che più si stimeranno espedienti perchè la suddetta gente usi i douuti termini di modestia uerso i nostri Stati, e non dia materia d'inquietarsi a questi popoli, chè pur troppo le correnti miserie gli affliggono e mortificano. Con questa occasione toccherete qualche cosa dell' alloggio, mettendo il negozio, com' è in effetto, per assodato e stabilito. Procurerete destramente di cauarne dall' E. S. la confermazione, cioè di farui ratificare che in questi Stati non sia per isuernare molta nè poca parte dell' esercito di S. M. Ma questo tocco debbe farsi con molta delicatezza; e ricordateui sopra tutto di non mostrare in ciò dubbietà di sorte alcuna, perchè il timore seruirebbe loro d'inuito a richiederci di quello che noi singolarmente desideriamo di schifare.

. Dal Conte Emanuele (8) non habbiamo ancora lettere, perchè in questo sconuolgimento di cose restano da tutte le parti interrotti i commerci, nè i corrieri straordinarj, non che gli ordinarj, possono più andare attorno. Pensate uoi in quale perplessità ci trouiamo. Sarà bene però che per abolire quell'opinione, che costà si era conceputa dello stato di Correggio, cioè del suo ualore, uoi andiate insinuando a cotesti ministri che, oltre l'angustia del territorio, il contagio l'ha totalmente spolpato, e ch'egli è ridotto a termine di non rifarsi in due secoli e s'egli è uero, com'è uerissimo, che nes

(8) Il Conte Emanuele Filiberto Boschetti, Capitano della Guardia di lancieri del Duca, spedito al Conte di Collalto pel negozio di Correggio, com'è accennato nella lettera xxxiv.

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