Par divenuto di pietà 1 simile. 2 Bagnata il viso di pianto d'amore? 2 Piacciavi di ristar qui meco alquanto, E checchè sia di lei, nol mi celate. Ch'io veggio gli occhi vostri c'hanno pianto, Che 'l cor mi trema di vederne tanto. 1 CANZONI. Amor, che nella mente mi ragiona 6 Gran parte, perchè dirlo non saprei: Non vede il Sol che tutto il mondo gira, 1 Di pietà. Altri legge: di pietra. 8 2 Bagnata ec. Altri: Bagnar nel viso suo di pianto amore. 3 Senz'atto vile; cioè: piene di nobiltà e gentilezza come dev'essere chi viene da Beatrice. 4 Muove cose ec. Si noti che in questa canzone la bellissima donna è simbolo della Filosofia; perciò Dante stesso commenta così queste parole: I miei pensieri, di costei ragionando, molte fiate voleano cose conchiudere di lei, che io non le potea intendere, e smarrivami, sicchè quasi parea di fuori alienato. »> 5 Ascolta, quanto alle parole; sente, quanto alla dolcezza del suono. 6 Gran parte, sottint. ripetuto, mi convien lasciare. 7 Ritrar. Riferire, esprimere. 8 Tutto 'l mondo gira. Secondo la dottrina astronomica di quel tempo. E quella gente che qui s' innamora, Quando Amor fa sentir della sua pace; 2 Suo esser tanto a quel che gliel diè piace, La sua anima pura, Che riceve da lui tanta salute, Lo manifesta in quel ch' ella conduce; 3 Siccome face in angelo che 'l vede: 5 6 E qual donna gentil questo non crede, nui.7 Gli atti soavi ch'ella mostra altrui, 8 Vanno chiamando Amor ciascuno a prova Di costei si può dire : Gentile è in donna ciò che in lei si trova; E bello è tanto, quanto lei simiglia: 1 Ogni intelletto ec. Le intelligenze celesti la mirano, e le persone gentili e bramose di perfezione non desiderano altro che lei, e di lei (della Filosofia) si appagano. Il pl. in lor s'accorda col collettivo gente. 2 A quel che ec. A Dio. Oltre al dimando. Oltre a ciò che richiede la nostra natura. 3 In quel ch'ella conduce. Nella sua persona, nel suo corpo. Ne mandan messi ec. Personifica l'effetto che la sua donna produce su chi la riguarda. 5 Siccome face, siccome fa o discende in Angelo che vede nel cielo lui stesso, cioè Dio, indicato per la virtù divina nel verso precedente. 6 Qual donna. Qualunque donna, se qualche donna gentile non crede ciò ch'io affermo. 7 A nui. A noi mortali; e perciò è valore divino. 8 Tutti i suoi atti a prova, a gara, invitano ad amarla in quel modo che costringe ad amare; irresistibilmente. 1 E puossi dire, che 'l suo aspetto giova Però fu tal da eterno ordinata. Ch'è creatore d' ogni pensier buono; Gl' innati vizi che fanno altrui vile. Dico, che il ciel sempre è lucente e chiaro, Così, quand' ella la chiama orgogliosa, 1 Giova a consentir ec. Vedendo questa donna di maravigliosa perfezione, siamo condotti a credere anche le altre maraviglie che non vediamo; e così avviene ch'essa aiuti la nostra fede. 2 Fragil viso. Vista, occhio debole. 3 Qual donna ec. Qualunque donna sente biasimare la propria bellezza, perchè manca di compostezza e modestia. 4 Chi mosse ec. Dio. I poeti, che parlando di donne reali ripeterono questo concetto applicato dall' Allighieri ad un essere simbolico, non si avvidero di cadere in iperboli eccessive. 5 Contraro, dicevasi anche in prosa per Contrario. 6 Quand' ella; l'altra canzone (o, come dice poi, ballatetta) poc' anzi accennata. Ecco il commento dell' Autore a tutto questo passo: Dico che siccome li nostri occhi chiamano, cioè giudicano, la stella talora altrimenti che sia la vera sua condizione, così quella ballatetta considerò questa donna Non considera lei secondo il vero, E teme ancora sì che mi par fiero, 1 Quantunque io veggio dov' ella mi senta. E quando puoi, a lei ti rappresenta ; 3 O Patria degna di trionfal fama, De' magnanimi madre, Più che in tua suora, in te dolor sormonta. Che in te si fanno, con dolore ha onta. Con luci bieche e torte Falso per vero al popol tuo mostrando. Nel tuo giudicio: sì che in te, laudando, Voller che le virtù fossin colonne. Con pura, unita fede Eri beata, e colle sette donne." secondo l'apparenza, discordante dal vero per infermità dell' anima, che di troppo disio era passionata. 1 Quantunque. Quanto mai, Tutto quello che ec. 2 Sello v'è a grato. Se vi è grato o a grado; se vi piace. La Suora menzionata subito dopo è Roma: Tu sei più decaduta e più infelice di Roma. ↳ In onor l'ama. Bel modo per dire Ama di vederti onorata. è de' figli tuoi, vale Qualunque tuo figlio. 5 Si che ec. Sicchè la grazia celeste, si posi in te. Qual 6 Quando ec. Quando i tuoi figli vollero che le virtù fossero (fossin) colonne al tuo edifizio; vollero che quanto facevi avesse per fondamento la virtù. Reda plur. Rede dissero gli antichi per Erede, figliuolo; qui s' intendono i cittadini. - 7 Colle selle donne. Colle sette Virtù Teologali e Cardinali. E a que' che t'aman più, più fai mal piglio. De' figli non pietosa * Che hanno fatto il tuo fior sudicio e vano, 5 E vogli le virtù sien vincitrici : Si che la Fe nascosa Resurga con Giustizia a spada in mano. E le focose tue mal giuste leggi Con discrezion correggi Si che le laudi 'l mondo e 'l divin regno. Qual figliuol te più pregia, 8 Non recando ai tuo' ben chi non n'è degno; Si che Prudenza ed ogni sua sorella Abbi tu teco; e tu lor non rubella.9 Serena e glorïosa in su la ruota D'ogni beata essenza (Se questo fai) regnerai onorata. E 'l nome eccelso tuo, che mal si nota,1o 1 Ignuda di tai gonne; cioè: Non più rivestita di quelle antiche virtù. 2 I leai Fabrizi; cioè: I cittadini leali come gli antichi Fabrizi. 3 A Marte. Firenze anticamente era dedicata a Marte. Antenora è il luogo d'Inferno, dove Dante finge che siano puniti i traditori della patria. Il giglio era l'arma di Firenze. Vuol dunque dire che la fazione allora predominante in Firenze puniva gli amici veri della patria, perchè non ne seguivano lo stendardo caduto in mani di usurpatori. Non pictosa. Non avendo pietà de' figli che ec.; cioè Castigando severamente quelli tra' tuoi figliuoli che ec. 5 E vogli. E deliberati a volere che le virtù ec. 6 Le luci ec. Le leggi dell' imperatore Giustiniano; perchè le leggi veramente illuminano le nazioni. 7 Focose. Le leggi municipali fatte nell' impeto delle fazioni, e quasi sempre per vendetta piuttosto che per amore della giustizia. 8 Non recando ec. Non sollevando alle tue magistrature, a' tuoi onori chi n'è indeguo. 9 Si che sia con te, e da te onorata la Prudenza e ogni altra virtù. 10 Mal si nota. Il nome significherà allora una città fiorente, ma adesso suona tutt'altro. |