Manuale della letteratura italiana, 1. ciltG. Barbèra, 1863 |
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Sayfa 18
... disse ecc . - Ma stimo avere citato oramai tanto che basti a far conoscere la poesia italiana del secolo XIII . Or come la poesia , così anche la prosa di quel secolo presso al- cuni è scomposta ed incolta , presso altri apparisce già ...
... disse ecc . - Ma stimo avere citato oramai tanto che basti a far conoscere la poesia italiana del secolo XIII . Or come la poesia , così anche la prosa di quel secolo presso al- cuni è scomposta ed incolta , presso altri apparisce già ...
Sayfa 20
... disse mandasse per esso a sua volontà ; non ricordandosi 1o l'avesse donato all'ambasciadore fiɔ- 1 L'una . Ciascuna . 2 Mangani e Manganelle . Macchine per iscagliar pietre od altro . 3 La terra , la città di Firenze , era ...
... disse mandasse per esso a sua volontà ; non ricordandosi 1o l'avesse donato all'ambasciadore fiɔ- 1 L'una . Ciascuna . 2 Mangani e Manganelle . Macchine per iscagliar pietre od altro . 3 La terra , la città di Firenze , era ...
Sayfa 25
... disse breve , rapido , denso . Il Giordani lo paragonò a Salustio . « Le sue parole ( dice Atto Vannucci ) sono schiette , quanto è l'animo suo : la sua lingua è elegante e purgata , quanto sono liberi e generosi i suoi sentimenti ...
... disse breve , rapido , denso . Il Giordani lo paragonò a Salustio . « Le sue parole ( dice Atto Vannucci ) sono schiette , quanto è l'animo suo : la sua lingua è elegante e purgata , quanto sono liberi e generosi i suoi sentimenti ...
Sayfa 26
... disse loro : « Signori , le guerre di Toscana si solíano vincere per bene assalire , e non duravano , e pochi uomini vi moriano , chè non era in uso l'ucciderli . Ora è mutato modo , e vinconsi per istare ben fermi : il perchè io vi ...
... disse loro : « Signori , le guerre di Toscana si solíano vincere per bene assalire , e non duravano , e pochi uomini vi moriano , chè non era in uso l'ucciderli . Ora è mutato modo , e vinconsi per istare ben fermi : il perchè io vi ...
Sayfa 28
... disse messer Piero Cane da Milano procuratore del detto messer Gian di Celona . Molti ordini dierono per uccidere il detto Giano di- cendo : « Percosso il pastore , fiano disperse le pecore . » 4 Un giorno ordinarono di farlo ...
... disse messer Piero Cane da Milano procuratore del detto messer Gian di Celona . Molti ordini dierono per uccidere il detto Giano di- cendo : « Percosso il pastore , fiano disperse le pecore . » 4 Un giorno ordinarono di farlo ...
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Sayfa 166 - Lo pane altrui, e com' è duro calle Lo scendere, e 'l salir per l' altrui scale. E quel, che più ti graverà le spalle, Sarà la compagnia malvagia e scempia, Con la qual tu cadrai in questa valle : Che tutta ingrata, tutta matta ed empia Si farà contra te : ma poco appresso Ella, non tu, n
Sayfa 81 - Levava gli occhi miei bagnati in pianti, E vedea, che parean pioggia di manna, Gli Angeli che tornavan suso in cielo; Ed una nuvoletta avean davanti, Dopo la qual gridavan tutti: Osanna; E s'altro avesser detto, a voi dire'lo. Allor diceva Amor: più non ti celo; Vieni a veder nostra donna che giace. L...
Sayfa 129 - Come un poco di raggio si fu messo " Nel doloroso carcere, ed io scorsi Per quattro visi il mio aspetto stesso, Ambo le mani per dolor mi morsi;
Sayfa 97 - Francesca, i tuoi martiri a lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, a che e come concedette Amore che conosceste i dubbiosi desiri?
Sayfa 205 - CHIARE, fresche e dolci acque, Ove le belle membra Pose colei che sola a me par donna; Gentil ramo, ove piacque (Con sospir mi rimembra) A lei di fare al bel fianco colonna; Erba e fior, che la gonna Leggiadra ricoverse Co l'angelico seno; Aer sacro sereno, Ove Amor co' begli occhi il cor m'aperse; Date udienza insieme A le dolenti mie parole estreme.
Sayfa 272 - E gl' infiammati infiammar sì Augusto, Che i lieti onor tornaro in tristi lutti. L'animo mio, per disdegnoso gusto, Credendo col morir fuggir disdegno, Ingiusto fece me contra me giusto. Per le nuove radici d' esto legno Vi giuro che giammai non ruppi fede Al mio Signor, che fu d
Sayfa 254 - Fiorenza, oltre ad ogni altra italica bellissima , pervenne la mortifera pestilenza , la quale per operazion de' corpi superiori, o per le nostre inique opere, da giusta ira di Dio a nostra correzione mandata sopra i mortali, alquanti anni davanti nelle parti orientali incominciata , quelle d'innumerabile quantità di viventi avendo private, senza ristare, d'un luogo in un altro continuandosi , verso l'Occidente miserabilmente s'era ampliata.
Sayfa 152 - Un'aura dolce, senza mutamento Avere in sé, mi feria per la fronte Non di più colpo che soave vento; Per cui le fronde, tremolando pronte, Tutte quante piegavano alla parte U'ia prim...
Sayfa 216 - A guisa d' un soave e chiaro lume, Cui nutrimento a poco a poco manca; Tenendo al fin il suo usato costume; Pallida no, ma più che neve bianca Che senza vento in un bel colle fiocchi; Parea posar come persona stanca. Quasi un dolce dormir ne' suoi begli occhi, Sendo lo spirto già da lei diviso, Era quel che morir chiaman gli sciocchi.
Sayfa 143 - Di che l' animo vostro in alto galla, Poi siete quasi entomata in difetto, Sì come vermo, in cui formazion falla ? Come per sostentar solaio o tetto, Per mensola talvolta una figura Si vede giunger le ginocchia al petto, La qual fa del non ver vera rancura Nascere a chi la vede ; così fatti Vid' io color, quando posi ben cura.