Manuale della letteratura italiana, 1. ciltG. Barbèra, 1863 |
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Sayfa 4
... lungo , che ne Carlo d'Angiò nè Pietro di Aragona poterono vederla finita : e l'esito fu , che la Sicilia toccasse agli Aragonesi ; Napoli con quanto è al di qua dello Stretto , restasse agli An- gioini . Frattanto era morto Rodolfo d ...
... lungo , che ne Carlo d'Angiò nè Pietro di Aragona poterono vederla finita : e l'esito fu , che la Sicilia toccasse agli Aragonesi ; Napoli con quanto è al di qua dello Stretto , restasse agli An- gioini . Frattanto era morto Rodolfo d ...
Sayfa 33
... lungo tempo innanzi avea detto : « Verrà di ponente uno signore su per l'Ombroncello , il quale farà gran cose : il perchè gli animali che portano le some , per cagione della sua venuta , andranno su per le cime delle torri di Pi- stoia ...
... lungo tempo innanzi avea detto : « Verrà di ponente uno signore su per l'Ombroncello , il quale farà gran cose : il perchè gli animali che portano le some , per cagione della sua venuta , andranno su per le cime delle torri di Pi- stoia ...
Sayfa 34
... 6 Per non interrompere la narrazione e non riuscir troppo lungo ho compendiate alcune parti del testo , conservandone , quanto ho potuto , le pa- role ed i modi . pace nella parte di Santa Chiesa , cioè ne ' 34 SECOLO XIII .
... 6 Per non interrompere la narrazione e non riuscir troppo lungo ho compendiate alcune parti del testo , conservandone , quanto ho potuto , le pa- role ed i modi . pace nella parte di Santa Chiesa , cioè ne ' 34 SECOLO XIII .
Sayfa 78
... lungo ' l mio letto , credendo che ' l mio piangere e le mie parole fossero solamente per lo dolore della mia infermità , con gran paura cominciò a piangere : onde altre donne che per la camera erano s'accorsero di me che io pian- geva ...
... lungo ' l mio letto , credendo che ' l mio piangere e le mie parole fossero solamente per lo dolore della mia infermità , con gran paura cominciò a piangere : onde altre donne che per la camera erano s'accorsero di me che io pian- geva ...
Sayfa 79
... lungo il suo letto ; dov ' egli chiamava , invocava la Morte . 3 Si furo accorte ec . Dal vedere colei che piangea meco s'accorsero del mio stato . Piangia è desinenza antiquata . Sentire . Risentire , risensare . 5 Lasciai ec . Cessai ...
... lungo il suo letto ; dov ' egli chiamava , invocava la Morte . 3 Si furo accorte ec . Dal vedere colei che piangea meco s'accorsero del mio stato . Piangia è desinenza antiquata . Sentire . Risentire , risensare . 5 Lasciai ec . Cessai ...
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Sayfa 166 - Lo pane altrui, e com' è duro calle Lo scendere, e 'l salir per l' altrui scale. E quel, che più ti graverà le spalle, Sarà la compagnia malvagia e scempia, Con la qual tu cadrai in questa valle : Che tutta ingrata, tutta matta ed empia Si farà contra te : ma poco appresso Ella, non tu, n
Sayfa 81 - Levava gli occhi miei bagnati in pianti, E vedea, che parean pioggia di manna, Gli Angeli che tornavan suso in cielo; Ed una nuvoletta avean davanti, Dopo la qual gridavan tutti: Osanna; E s'altro avesser detto, a voi dire'lo. Allor diceva Amor: più non ti celo; Vieni a veder nostra donna che giace. L...
Sayfa 129 - Come un poco di raggio si fu messo " Nel doloroso carcere, ed io scorsi Per quattro visi il mio aspetto stesso, Ambo le mani per dolor mi morsi;
Sayfa 97 - Francesca, i tuoi martiri a lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, a che e come concedette Amore che conosceste i dubbiosi desiri?
Sayfa 205 - CHIARE, fresche e dolci acque, Ove le belle membra Pose colei che sola a me par donna; Gentil ramo, ove piacque (Con sospir mi rimembra) A lei di fare al bel fianco colonna; Erba e fior, che la gonna Leggiadra ricoverse Co l'angelico seno; Aer sacro sereno, Ove Amor co' begli occhi il cor m'aperse; Date udienza insieme A le dolenti mie parole estreme.
Sayfa 272 - E gl' infiammati infiammar sì Augusto, Che i lieti onor tornaro in tristi lutti. L'animo mio, per disdegnoso gusto, Credendo col morir fuggir disdegno, Ingiusto fece me contra me giusto. Per le nuove radici d' esto legno Vi giuro che giammai non ruppi fede Al mio Signor, che fu d
Sayfa 254 - Fiorenza, oltre ad ogni altra italica bellissima , pervenne la mortifera pestilenza , la quale per operazion de' corpi superiori, o per le nostre inique opere, da giusta ira di Dio a nostra correzione mandata sopra i mortali, alquanti anni davanti nelle parti orientali incominciata , quelle d'innumerabile quantità di viventi avendo private, senza ristare, d'un luogo in un altro continuandosi , verso l'Occidente miserabilmente s'era ampliata.
Sayfa 152 - Un'aura dolce, senza mutamento Avere in sé, mi feria per la fronte Non di più colpo che soave vento; Per cui le fronde, tremolando pronte, Tutte quante piegavano alla parte U'ia prim...
Sayfa 216 - A guisa d' un soave e chiaro lume, Cui nutrimento a poco a poco manca; Tenendo al fin il suo usato costume; Pallida no, ma più che neve bianca Che senza vento in un bel colle fiocchi; Parea posar come persona stanca. Quasi un dolce dormir ne' suoi begli occhi, Sendo lo spirto già da lei diviso, Era quel che morir chiaman gli sciocchi.
Sayfa 143 - Di che l' animo vostro in alto galla, Poi siete quasi entomata in difetto, Sì come vermo, in cui formazion falla ? Come per sostentar solaio o tetto, Per mensola talvolta una figura Si vede giunger le ginocchia al petto, La qual fa del non ver vera rancura Nascere a chi la vede ; così fatti Vid' io color, quando posi ben cura.