Manuale della letteratura italiana, 1. ciltG. Barbèra, 1863 |
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... porta sempre con sè ogni domina- zione straniera , diedero origine ad una segreta congiura delle principali famiglie per chiamare al trono Pietro re d'Aragona , o piuttosto sua moglie Costanza figliuola di Manfredi , ed ultima di Casa ...
... porta sempre con sè ogni domina- zione straniera , diedero origine ad una segreta congiura delle principali famiglie per chiamare al trono Pietro re d'Aragona , o piuttosto sua moglie Costanza figliuola di Manfredi , ed ultima di Casa ...
Sayfa 13
... porta il nome di Tesoro e fu considerata come un ' enciclopedia di quell'età , è scritta in prosa francese ; e il lavoro in versi italiani intitolato il Teso- retto , come poesia , non ha pregi nè d'invenzione nè di stile o di lingua ...
... porta il nome di Tesoro e fu considerata come un ' enciclopedia di quell'età , è scritta in prosa francese ; e il lavoro in versi italiani intitolato il Teso- retto , come poesia , non ha pregi nè d'invenzione nè di stile o di lingua ...
Sayfa 23
... Porta Santa Maria , ch ' era in sul capo di Mercato nuovo , e quella era sonata al continovo di dì e di notte ; e ciò era per grandigia , di dare campo al nimico contro cui era ban- dita l'oste , che si apparecchiasse ; e chi la ...
... Porta Santa Maria , ch ' era in sul capo di Mercato nuovo , e quella era sonata al continovo di dì e di notte ; e ciò era per grandigia , di dare campo al nimico contro cui era ban- dita l'oste , che si apparecchiasse ; e chi la ...
Sayfa 31
... porta . 4 Giano della Bella che era con li priori , udendo il grido della gente , disse : « Io voglio andare campare il podestà delle mani del popolo ; » e montò a cavallo , credendo che il popolo lo seguisse e si ritraesse per le sue ...
... porta . 4 Giano della Bella che era con li priori , udendo il grido della gente , disse : « Io voglio andare campare il podestà delle mani del popolo ; » e montò a cavallo , credendo che il popolo lo seguisse e si ritraesse per le sue ...
Sayfa 43
... porta , nella quale entrò ; e ivi si fermò , e mise mano alla spada , e fuori la trasse , e sotto quella li ricevette . I grandi e potenti colpevoli e il nobile cavaliere fiorentino messer Rinieri Buondelmonti , li podestà , si ...
... porta , nella quale entrò ; e ivi si fermò , e mise mano alla spada , e fuori la trasse , e sotto quella li ricevette . I grandi e potenti colpevoli e il nobile cavaliere fiorentino messer Rinieri Buondelmonti , li podestà , si ...
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Sayfa 166 - Lo pane altrui, e com' è duro calle Lo scendere, e 'l salir per l' altrui scale. E quel, che più ti graverà le spalle, Sarà la compagnia malvagia e scempia, Con la qual tu cadrai in questa valle : Che tutta ingrata, tutta matta ed empia Si farà contra te : ma poco appresso Ella, non tu, n
Sayfa 81 - Levava gli occhi miei bagnati in pianti, E vedea, che parean pioggia di manna, Gli Angeli che tornavan suso in cielo; Ed una nuvoletta avean davanti, Dopo la qual gridavan tutti: Osanna; E s'altro avesser detto, a voi dire'lo. Allor diceva Amor: più non ti celo; Vieni a veder nostra donna che giace. L...
Sayfa 129 - Come un poco di raggio si fu messo " Nel doloroso carcere, ed io scorsi Per quattro visi il mio aspetto stesso, Ambo le mani per dolor mi morsi;
Sayfa 97 - Francesca, i tuoi martiri a lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, a che e come concedette Amore che conosceste i dubbiosi desiri?
Sayfa 205 - CHIARE, fresche e dolci acque, Ove le belle membra Pose colei che sola a me par donna; Gentil ramo, ove piacque (Con sospir mi rimembra) A lei di fare al bel fianco colonna; Erba e fior, che la gonna Leggiadra ricoverse Co l'angelico seno; Aer sacro sereno, Ove Amor co' begli occhi il cor m'aperse; Date udienza insieme A le dolenti mie parole estreme.
Sayfa 272 - E gl' infiammati infiammar sì Augusto, Che i lieti onor tornaro in tristi lutti. L'animo mio, per disdegnoso gusto, Credendo col morir fuggir disdegno, Ingiusto fece me contra me giusto. Per le nuove radici d' esto legno Vi giuro che giammai non ruppi fede Al mio Signor, che fu d
Sayfa 254 - Fiorenza, oltre ad ogni altra italica bellissima , pervenne la mortifera pestilenza , la quale per operazion de' corpi superiori, o per le nostre inique opere, da giusta ira di Dio a nostra correzione mandata sopra i mortali, alquanti anni davanti nelle parti orientali incominciata , quelle d'innumerabile quantità di viventi avendo private, senza ristare, d'un luogo in un altro continuandosi , verso l'Occidente miserabilmente s'era ampliata.
Sayfa 152 - Un'aura dolce, senza mutamento Avere in sé, mi feria per la fronte Non di più colpo che soave vento; Per cui le fronde, tremolando pronte, Tutte quante piegavano alla parte U'ia prim...
Sayfa 216 - A guisa d' un soave e chiaro lume, Cui nutrimento a poco a poco manca; Tenendo al fin il suo usato costume; Pallida no, ma più che neve bianca Che senza vento in un bel colle fiocchi; Parea posar come persona stanca. Quasi un dolce dormir ne' suoi begli occhi, Sendo lo spirto già da lei diviso, Era quel che morir chiaman gli sciocchi.
Sayfa 143 - Di che l' animo vostro in alto galla, Poi siete quasi entomata in difetto, Sì come vermo, in cui formazion falla ? Come per sostentar solaio o tetto, Per mensola talvolta una figura Si vede giunger le ginocchia al petto, La qual fa del non ver vera rancura Nascere a chi la vede ; così fatti Vid' io color, quando posi ben cura.