Manuale della letteratura italiana, 1. ciltG. Barbèra, 1863 |
Kitabın içinden
43 sonuçtan 1-5 arası sonuçlar
Sayfa 18
... rispose dolcemente Che sola sola per lo bosco gia , E disse ecc . - Ma stimo avere citato oramai tanto che basti a far conoscere la poesia italiana del secolo XIII . Or come la poesia , così anche la prosa di quel secolo presso al- cuni ...
... rispose dolcemente Che sola sola per lo bosco gia , E disse ecc . - Ma stimo avere citato oramai tanto che basti a far conoscere la poesia italiana del secolo XIII . Or come la poesia , così anche la prosa di quel secolo presso al- cuni ...
Sayfa 25
... rispose : « Non posso altro oramai . » A cui Madonna Aldruda disse : « Si puoi , chè la pena pagherò io per te . » A cui Buondelmonte rispose : « E io la voglio ; » e tolsela per moglie , lasciando quella che avea tolta e giurata.3 Onde ...
... rispose : « Non posso altro oramai . » A cui Madonna Aldruda disse : « Si puoi , chè la pena pagherò io per te . » A cui Buondelmonte rispose : « E io la voglio ; » e tolsela per moglie , lasciando quella che avea tolta e giurata.3 Onde ...
Sayfa 29
... rispose : « Perisca innanzi la città , che ciò si sostenga ; » e procurava fare leggi sopra loro . E per simile diceano de ' giu- dici : « Vedi ! i giudici minacciano i rettori al sindacato , 1 e per paura traggono da loro le ingiuste ...
... rispose : « Perisca innanzi la città , che ciò si sostenga ; » e procurava fare leggi sopra loro . E per simile diceano de ' giu- dici : « Vedi ! i giudici minacciano i rettori al sindacato , 1 e per paura traggono da loro le ingiuste ...
Sayfa 46
... Rispose loro il savissimo imperadore di sua bocca : « Tarde sono le profferte del re , e troppo tostána 5 è la venuta di mes- ser Giovanni . » Savia fu la imperiale risposta , chè bene intese la cagione di sua venuta . A di primo di ...
... Rispose loro il savissimo imperadore di sua bocca : « Tarde sono le profferte del re , e troppo tostána 5 è la venuta di mes- ser Giovanni . » Savia fu la imperiale risposta , chè bene intese la cagione di sua venuta . A di primo di ...
Sayfa 47
... rispose : Perch ' io ti chiesi lo palafreno tuo , e tu lo mi negasti . 5 ↑ Di licenzia e mandato . Con permissione e commissione di Clemente che risiedeva in Avignone . 2 Li le . Gliele ; usato dagli antichi in vece di glielo e gliela ...
... rispose : Perch ' io ti chiesi lo palafreno tuo , e tu lo mi negasti . 5 ↑ Di licenzia e mandato . Con permissione e commissione di Clemente che risiedeva in Avignone . 2 Li le . Gliele ; usato dagli antichi in vece di glielo e gliela ...
Diğer baskılar - Tümünü görüntüle
Sık kullanılan terimler ve kelime öbekleri
acciocchè alcuni Alichino allora AMBROSOLI amore anime appresso Arrigo assai avea avea nome Avignone Beatrice bella Boccaccio buona cagione Canto Carlo Carlo di Valois cavaliere ch'io chè chiama ciascuno cielo città cittadini colla colui Corso Donati crede Cristo Dante desiderio dice Dino Compagni dolce dolore donna ebbe erano fare fece figliuoli Fiorentini Firenze Francesco fuggire furono gente Ghibellini Gian Galeazzo Visconti Giovanni gran grida Guelfi guerra Guido Cavalcanti Iddio imagine imperadore infermità Inferno innanzi l'altro l'anima lagrime lasciò latino Lodovico il Bavaro luogo mandò maraviglia Maria Matteo Visconti medesimo mente mondo morì morte mostra Natan nimici niuno nobile occhi onore pace padre parea parlare parole passo perocchè piangere Pistoia poco poesia poeta popolo potè pregio quivi rispose santo secolo sicchè signore terra tornare tosto trova uomini uomo vede veggio venire Virgilio virtù Visconti vivere voglio
Popüler pasajlar
Sayfa 166 - Lo pane altrui, e com' è duro calle Lo scendere, e 'l salir per l' altrui scale. E quel, che più ti graverà le spalle, Sarà la compagnia malvagia e scempia, Con la qual tu cadrai in questa valle : Che tutta ingrata, tutta matta ed empia Si farà contra te : ma poco appresso Ella, non tu, n
Sayfa 81 - Levava gli occhi miei bagnati in pianti, E vedea, che parean pioggia di manna, Gli Angeli che tornavan suso in cielo; Ed una nuvoletta avean davanti, Dopo la qual gridavan tutti: Osanna; E s'altro avesser detto, a voi dire'lo. Allor diceva Amor: più non ti celo; Vieni a veder nostra donna che giace. L...
Sayfa 129 - Come un poco di raggio si fu messo " Nel doloroso carcere, ed io scorsi Per quattro visi il mio aspetto stesso, Ambo le mani per dolor mi morsi;
Sayfa 97 - Francesca, i tuoi martiri a lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, a che e come concedette Amore che conosceste i dubbiosi desiri?
Sayfa 205 - CHIARE, fresche e dolci acque, Ove le belle membra Pose colei che sola a me par donna; Gentil ramo, ove piacque (Con sospir mi rimembra) A lei di fare al bel fianco colonna; Erba e fior, che la gonna Leggiadra ricoverse Co l'angelico seno; Aer sacro sereno, Ove Amor co' begli occhi il cor m'aperse; Date udienza insieme A le dolenti mie parole estreme.
Sayfa 272 - E gl' infiammati infiammar sì Augusto, Che i lieti onor tornaro in tristi lutti. L'animo mio, per disdegnoso gusto, Credendo col morir fuggir disdegno, Ingiusto fece me contra me giusto. Per le nuove radici d' esto legno Vi giuro che giammai non ruppi fede Al mio Signor, che fu d
Sayfa 254 - Fiorenza, oltre ad ogni altra italica bellissima , pervenne la mortifera pestilenza , la quale per operazion de' corpi superiori, o per le nostre inique opere, da giusta ira di Dio a nostra correzione mandata sopra i mortali, alquanti anni davanti nelle parti orientali incominciata , quelle d'innumerabile quantità di viventi avendo private, senza ristare, d'un luogo in un altro continuandosi , verso l'Occidente miserabilmente s'era ampliata.
Sayfa 152 - Un'aura dolce, senza mutamento Avere in sé, mi feria per la fronte Non di più colpo che soave vento; Per cui le fronde, tremolando pronte, Tutte quante piegavano alla parte U'ia prim...
Sayfa 216 - A guisa d' un soave e chiaro lume, Cui nutrimento a poco a poco manca; Tenendo al fin il suo usato costume; Pallida no, ma più che neve bianca Che senza vento in un bel colle fiocchi; Parea posar come persona stanca. Quasi un dolce dormir ne' suoi begli occhi, Sendo lo spirto già da lei diviso, Era quel che morir chiaman gli sciocchi.
Sayfa 143 - Di che l' animo vostro in alto galla, Poi siete quasi entomata in difetto, Sì come vermo, in cui formazion falla ? Come per sostentar solaio o tetto, Per mensola talvolta una figura Si vede giunger le ginocchia al petto, La qual fa del non ver vera rancura Nascere a chi la vede ; così fatti Vid' io color, quando posi ben cura.