Manuale della letteratura italiana, 1. ciltG. Barbèra, 1863 |
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Sayfa 70
... salute Chi la mia donna tra le donne vede : Quelle che vanno con lei son tenute Di bella grazia Dio render mercede . " E sua beltate è di tanta virtute , Che nulla invidia all ' altre ne procede ; Anzi le face 5 andar seco vestute Di ...
... salute Chi la mia donna tra le donne vede : Quelle che vanno con lei son tenute Di bella grazia Dio render mercede . " E sua beltate è di tanta virtute , Che nulla invidia all ' altre ne procede ; Anzi le face 5 andar seco vestute Di ...
Sayfa 72
... salute , Lo manifesta in quel ch ' ella conduce ; 3 Chè in sue bellezze son cose vedute , Che gli occhi di coloro ove ella luce Ne mandan messi al cor pien di desiri , Che prendono aere , e diventan sospiri . In lei discende la virtù ...
... salute , Lo manifesta in quel ch ' ella conduce ; 3 Chè in sue bellezze son cose vedute , Che gli occhi di coloro ove ella luce Ne mandan messi al cor pien di desiri , Che prendono aere , e diventan sospiri . In lei discende la virtù ...
Sayfa 74
... salute ostello , Con pura , unita fede Eri beata , e colle sette donne . " secondo l'apparenza , discordante dal vero per infermità dell ' anima , che di troppo disio era passionata . » 1 Quantunque . Quanto mai , Tutto quello che ec ...
... salute ostello , Con pura , unita fede Eri beata , e colle sette donne . " secondo l'apparenza , discordante dal vero per infermità dell ' anima , che di troppo disio era passionata . » 1 Quantunque . Quanto mai , Tutto quello che ec ...
Sayfa 99
... salute , all ' avere , alla riputazione . 2 Mi fiacco . Mi consumo , sono affranto . 3 Città partita . Firenze divisa dalle fazioni . Dopo lunga tenzone . Dopo lungo contendere di parole . 5 La parte selvaggia . Così chiama i Bianchi ...
... salute , all ' avere , alla riputazione . 2 Mi fiacco . Mi consumo , sono affranto . 3 Città partita . Firenze divisa dalle fazioni . Dopo lunga tenzone . Dopo lungo contendere di parole . 5 La parte selvaggia . Così chiama i Bianchi ...
Sayfa 155
... salute diêmi . " Tutte le delizie del Paradiso terrestre non valgono a far sì che Dante non pianga ; però Beatrice , dalla sponda sinistra del carro già mentovato lo chiama per nome gli dice che ben avrà altra cagione di piangere , e ...
... salute diêmi . " Tutte le delizie del Paradiso terrestre non valgono a far sì che Dante non pianga ; però Beatrice , dalla sponda sinistra del carro già mentovato lo chiama per nome gli dice che ben avrà altra cagione di piangere , e ...
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Sayfa 166 - Lo pane altrui, e com' è duro calle Lo scendere, e 'l salir per l' altrui scale. E quel, che più ti graverà le spalle, Sarà la compagnia malvagia e scempia, Con la qual tu cadrai in questa valle : Che tutta ingrata, tutta matta ed empia Si farà contra te : ma poco appresso Ella, non tu, n
Sayfa 81 - Levava gli occhi miei bagnati in pianti, E vedea, che parean pioggia di manna, Gli Angeli che tornavan suso in cielo; Ed una nuvoletta avean davanti, Dopo la qual gridavan tutti: Osanna; E s'altro avesser detto, a voi dire'lo. Allor diceva Amor: più non ti celo; Vieni a veder nostra donna che giace. L...
Sayfa 129 - Come un poco di raggio si fu messo " Nel doloroso carcere, ed io scorsi Per quattro visi il mio aspetto stesso, Ambo le mani per dolor mi morsi;
Sayfa 97 - Francesca, i tuoi martiri a lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, a che e come concedette Amore che conosceste i dubbiosi desiri?
Sayfa 205 - CHIARE, fresche e dolci acque, Ove le belle membra Pose colei che sola a me par donna; Gentil ramo, ove piacque (Con sospir mi rimembra) A lei di fare al bel fianco colonna; Erba e fior, che la gonna Leggiadra ricoverse Co l'angelico seno; Aer sacro sereno, Ove Amor co' begli occhi il cor m'aperse; Date udienza insieme A le dolenti mie parole estreme.
Sayfa 272 - E gl' infiammati infiammar sì Augusto, Che i lieti onor tornaro in tristi lutti. L'animo mio, per disdegnoso gusto, Credendo col morir fuggir disdegno, Ingiusto fece me contra me giusto. Per le nuove radici d' esto legno Vi giuro che giammai non ruppi fede Al mio Signor, che fu d
Sayfa 254 - Fiorenza, oltre ad ogni altra italica bellissima , pervenne la mortifera pestilenza , la quale per operazion de' corpi superiori, o per le nostre inique opere, da giusta ira di Dio a nostra correzione mandata sopra i mortali, alquanti anni davanti nelle parti orientali incominciata , quelle d'innumerabile quantità di viventi avendo private, senza ristare, d'un luogo in un altro continuandosi , verso l'Occidente miserabilmente s'era ampliata.
Sayfa 152 - Un'aura dolce, senza mutamento Avere in sé, mi feria per la fronte Non di più colpo che soave vento; Per cui le fronde, tremolando pronte, Tutte quante piegavano alla parte U'ia prim...
Sayfa 216 - A guisa d' un soave e chiaro lume, Cui nutrimento a poco a poco manca; Tenendo al fin il suo usato costume; Pallida no, ma più che neve bianca Che senza vento in un bel colle fiocchi; Parea posar come persona stanca. Quasi un dolce dormir ne' suoi begli occhi, Sendo lo spirto già da lei diviso, Era quel che morir chiaman gli sciocchi.
Sayfa 143 - Di che l' animo vostro in alto galla, Poi siete quasi entomata in difetto, Sì come vermo, in cui formazion falla ? Come per sostentar solaio o tetto, Per mensola talvolta una figura Si vede giunger le ginocchia al petto, La qual fa del non ver vera rancura Nascere a chi la vede ; così fatti Vid' io color, quando posi ben cura.