Manuale della letteratura italiana, 1. ciltG. Barbèra, 1863 |
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Sayfa 208
... segua , Contando i casi della vita nostra , 3 Pregando ch'a levar l ' alma non tarde : * E sol quant ' ella parla ho pace o tregua . Valle che de ' lamenti miei se ' piena , 5 - 6 Fiume che spesso del mio pianger cresci , Fere silvestre ...
... segua , Contando i casi della vita nostra , 3 Pregando ch'a levar l ' alma non tarde : * E sol quant ' ella parla ho pace o tregua . Valle che de ' lamenti miei se ' piena , 5 - 6 Fiume che spesso del mio pianger cresci , Fere silvestre ...
Sayfa 372
... segua ed essa allora è tirata di nuovo indie- tro . Orfeo vorrebbe seguirla , ma Tesifone gli grida : Più non venire avanti : Vani sono i tuoi pianti e le parole . Solo di te Euridice si dole , E ben ha da dolersi . Vani sono i tuoi ...
... segua ed essa allora è tirata di nuovo indie- tro . Orfeo vorrebbe seguirla , ma Tesifone gli grida : Più non venire avanti : Vani sono i tuoi pianti e le parole . Solo di te Euridice si dole , E ben ha da dolersi . Vani sono i tuoi ...
Sayfa 373
... segua , o Bacco , te : Bacco , Bacco , oè oè . Di corimbi e di verd ' edere Cinto il capo abbiam così , Per servirti a tuo richiedere , Festeggiando notte e di . Ognun beva Bacco è qui : E lasciate bere a me . Ciascun segua , o Bacco ...
... segua , o Bacco , te : Bacco , Bacco , oè oè . Di corimbi e di verd ' edere Cinto il capo abbiam così , Per servirti a tuo richiedere , Festeggiando notte e di . Ognun beva Bacco è qui : E lasciate bere a me . Ciascun segua , o Bacco ...
Sayfa 374
... segua , o Bacco , te : Вассо , Вассо , оè оё . Io mi moro già di sonno : Sono io ebbra o sì o no ? Più star dritti i piè non ponno ; Voi siet ' ebbri , ch ' io lo so . Ognun faccia com'io fo : Ognun succe1 come me . Ciascun segua , o ...
... segua , o Bacco , te : Вассо , Вассо , оè оё . Io mi moro già di sonno : Sono io ebbra o sì o no ? Più star dritti i piè non ponno ; Voi siet ' ebbri , ch ' io lo so . Ognun faccia com'io fo : Ognun succe1 come me . Ciascun segua , o ...
Sayfa 376
... scortesia ! La non vuol esser più mia ; La non vuol che più la segua ; La m'ha rotto pace e tregua 1 Si mostra ec .; cioè : Comincia a farsi vedere sbucciando dal bottone . Con gran scorno e villania . La non vuol esser 376 SECOLO XV .
... scortesia ! La non vuol esser più mia ; La non vuol che più la segua ; La m'ha rotto pace e tregua 1 Si mostra ec .; cioè : Comincia a farsi vedere sbucciando dal bottone . Con gran scorno e villania . La non vuol esser 376 SECOLO XV .
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Sayfa 166 - Lo pane altrui, e com' è duro calle Lo scendere, e 'l salir per l' altrui scale. E quel, che più ti graverà le spalle, Sarà la compagnia malvagia e scempia, Con la qual tu cadrai in questa valle : Che tutta ingrata, tutta matta ed empia Si farà contra te : ma poco appresso Ella, non tu, n
Sayfa 81 - Levava gli occhi miei bagnati in pianti, E vedea, che parean pioggia di manna, Gli Angeli che tornavan suso in cielo; Ed una nuvoletta avean davanti, Dopo la qual gridavan tutti: Osanna; E s'altro avesser detto, a voi dire'lo. Allor diceva Amor: più non ti celo; Vieni a veder nostra donna che giace. L...
Sayfa 129 - Come un poco di raggio si fu messo " Nel doloroso carcere, ed io scorsi Per quattro visi il mio aspetto stesso, Ambo le mani per dolor mi morsi;
Sayfa 97 - Francesca, i tuoi martiri a lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, a che e come concedette Amore che conosceste i dubbiosi desiri?
Sayfa 205 - CHIARE, fresche e dolci acque, Ove le belle membra Pose colei che sola a me par donna; Gentil ramo, ove piacque (Con sospir mi rimembra) A lei di fare al bel fianco colonna; Erba e fior, che la gonna Leggiadra ricoverse Co l'angelico seno; Aer sacro sereno, Ove Amor co' begli occhi il cor m'aperse; Date udienza insieme A le dolenti mie parole estreme.
Sayfa 272 - E gl' infiammati infiammar sì Augusto, Che i lieti onor tornaro in tristi lutti. L'animo mio, per disdegnoso gusto, Credendo col morir fuggir disdegno, Ingiusto fece me contra me giusto. Per le nuove radici d' esto legno Vi giuro che giammai non ruppi fede Al mio Signor, che fu d
Sayfa 254 - Fiorenza, oltre ad ogni altra italica bellissima , pervenne la mortifera pestilenza , la quale per operazion de' corpi superiori, o per le nostre inique opere, da giusta ira di Dio a nostra correzione mandata sopra i mortali, alquanti anni davanti nelle parti orientali incominciata , quelle d'innumerabile quantità di viventi avendo private, senza ristare, d'un luogo in un altro continuandosi , verso l'Occidente miserabilmente s'era ampliata.
Sayfa 152 - Un'aura dolce, senza mutamento Avere in sé, mi feria per la fronte Non di più colpo che soave vento; Per cui le fronde, tremolando pronte, Tutte quante piegavano alla parte U'ia prim...
Sayfa 216 - A guisa d' un soave e chiaro lume, Cui nutrimento a poco a poco manca; Tenendo al fin il suo usato costume; Pallida no, ma più che neve bianca Che senza vento in un bel colle fiocchi; Parea posar come persona stanca. Quasi un dolce dormir ne' suoi begli occhi, Sendo lo spirto già da lei diviso, Era quel che morir chiaman gli sciocchi.
Sayfa 143 - Di che l' animo vostro in alto galla, Poi siete quasi entomata in difetto, Sì come vermo, in cui formazion falla ? Come per sostentar solaio o tetto, Per mensola talvolta una figura Si vede giunger le ginocchia al petto, La qual fa del non ver vera rancura Nascere a chi la vede ; così fatti Vid' io color, quando posi ben cura.