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DELLA VARIA FORTUNA

DI DANTE.

AVVERTENZA

Nel 1865 mi fu proposto di prendere in disamina il meglio dei molti scritti e studi pubblicati nell'occasione del centenario dantesco, e le mie considerazioni raccogliere sotto la intitolazione generale DANTE E IL SECOLO XIX. A me parve più opportuno, e, conoscendo io allora poco o niente i concetti e i lavori dei dotti tedeschi, che pur sono gran parte della critica dantesca di questi ultimi quaranta anni, fu più onesto, di cominciare intanto a dar brevemente, con l'aiuto delle recenti pubblicazioni, la storia della Divina Commedia dalla morte del poeta fino al 1789. E in tre fascicoli della Nuova Antologia (ottobre 1866, vol. III: marzo 1867, vol. IV: maggio 1867, vol. V) vennero fuori i seguenti primi tre studi. I quali per altro giungevano a pena alla metà del secolo decimoquarto; minacciando così una serie di continuazioni da spaventare ogni lettore di opera periodica, e anche, a dir vero, la pazienza e conscienza mia. Per ciò non ne feci altro. Ora mi do a credere che quei discorsi debbano in un volume parere men formidabili, almeno come saggi di storia letteraria del trecento. E mi concedo anche di riprodurre qui sotto le poche pagine di recensione bibliografica che servivano d'introduzione.

A Cesare Balbo toccò veder compiuti pochissimi de' molti suoi voti; e quello il cui adempimento dovè meglio rispondere alle intenzioni, apparisce rispetto agli altri ben umile: una bibliografia delle opere di Dante Alighieri. E fu attuato, com'egli

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non senza timore e vergogna aspettavasi, 1 da uno straniero, da uno di quei francesi che seppero a' nostri giorni ammendare qualche torto de' loro padri verso il poeta del medio evo. La Bibliografia dantesca del visconte De Batines, finita di pubblicare nel 1848, 2 è come un termine storico che fra il tumulto della prima rivoluzione italiana segna il primo stadio al viaggio trionfale della gloria di Dante per l'Europa, fatalmente incominciatosi coll'89. Ed è opera insigne di amore paziente, di erudizione nella copia e nelle partizioni giudiziosa, e (cosa rara in bibliografo, perocchè la presunzione cresce di mano in mano che nell'ordine degli studi si scende) di modestia. Chi ha studiato pur una serie di codici e di edizioni o pur un codice e un' edizione potrà ben raddrizzare alcuni errori del Batines, e qualche inesattezza o lacuna riempiere: appuntarne acerbamente un uomo che tante migliaia di codici e di libri ha cercato e tante centinaia di miglia corso a cercarli, sarebbe ingiustizia; e di più ridicola, se il rimprovero movesse da noi italiani, i quali grandissima parte di quelle ricchezze avevamo in casa, e aspettammo di fuora chi ne facesse l'inventario, chè ad opera sì fatta (poteva gridare a sua posta il Balbo) non avremmo di certo pensato mai; colpa allora, se vogliasi, le partizioni politiche del paese, colpa per avventura più certa, e allora e ora e chi sa ancora per quanto, la nostra ignavia superba.

Alcun difetto del Batines fu già messo in vista, e i supplementi e le continuazioni incominciano. Primi mandarono di Germania emendazioni ed aggiunte Carlo Witte e il dott.re Petzoldt: 3 fra noi, di questi ultimi anni si possono leggere volentieri, anche da' non bibliofili, un breve e arguto Prospetto sinottico delle edizioni della Divina Commedia compilato dal sig. Fapanni, 4 e un curioso libro del dottore Palesa, 5 che, se compiacesi da buon

1 BALBO, Vita di Dante, II XVII. 2 Prato, Alberghetti, 1845-48. Tre tomi; de' quali i primi due contengono specialmente la bibliografia degli stampati, il terzo quella de' manoscritti. 3 Quando e da chi sia composto l' Ottimo Commento ecc. Lettera al Sig. Seymour Kirkup di C. WITTE. Colla giunta di alcuni supplementi alla Bibliografia dantesca del visc. De Batines. Lipsia, Barth, 1847, in-4.0 · Catalogi Bibliothecae secundi generis principalis dresdensis Specimen nonum. Catalogus Bibliothecae danteae. Edidit D. IULIUS PETZOLDT. Nova editio. Dresdae, Kuntz, MDCCCLV, in-4.0 4 Stamp. in Venezia dalla tipograf. Gasparri nel 1864, insieme a un Commento del conte F. M. Torricelli al castello del limbo con annotazioni di F. Scolari, in-4.0 5 Dante. Raccolta di AGOSTINO Dott. PALESA in Padova. Trieste, Tipograf. del Lloyd austriaco, 1865, in-8,0

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raccoglitore di fermarsi un po' a lungo su cose assai note e forse importanti per lui, discorre poi acutamente questioni di comenti e di erudizioni speciali e adombra con qualche novità una storia di Dante, com' egli dice, a traverso i secoli. Nè di studi bibliografici fu sterile il poetico centenario: per tacere dei cataloghi privati, 1 delle descrizioni di codici particolari, 2 delle bibliografie parziali che si leggono in qualcuna delle raccolte pubblicate per quella solennità dalle città italiane, i signori degli Archivii toscani dettero della mostra dantesca con tanta dottrina e gusto da loro ordinata un catalogo indispensabile omai ai cultori di Dante. Il lavoro del signor Ferrazzi è per vero un compendio del Batines, tuttavia fatto con senno di conoscitore esperto, e raccoglie in breve spazio alcune emendazioni e molte giunte fino ai dì nostri. Chi intese di proposito a continuare l'opera del bibliografo francese fu il dottor Carpellini di Siena. Ma l'ingegno di lui, serbatosi a dispetto degli anni e delle cartapecore giovenilmente vivo, non par tale per avventura da portare con pazienza il fastidio di queste erudite minuzie; nè Siena par luogo opportuno a compilare una bibliografia oggimai europea com'è quella di Dante. Certo il lavoro del Carpellini, pure utile, lascia desiderio di maggiore intierezza e di più ordine. Ingegnoso è in vece l'ordine nel discorso d'introduzione, sommario quasi della scuola dantesca nel secolo decimonono: ho detto sommario, ma

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1 Opere dantesche appartenenti alla biblioteca FRANCHETTI in Firenze, pubblicate in occasione del VI centenario di Dante. 1865, Firenze, Tipograf. di Pier Capponi, in -4.0 È una raccolta di ben 227 edizioni cosi della D. C. come degli altri scritti, anche nelle traduzioni inglesi e francesi e con illustrazioni di disegno e di musica, e di 264 opere utili allo studio di Dante. È lode al buon gusto del possessorc l'eleganza della scelta, e all'erudizione del bibliografo la diligente ed esatta descrizione, che può fornire correzioni ed aggiunte alla Bibliografia dantesca del Batines ed essere un principio d'aiuto a proseguirla dal punto ove l'autore la lasciò e a supplirla nella parte mancante delle Opere minori. 2 Illustrazioni del Codice dantesco Grumelli dell' anno 1402. Pubblicazione del Municipio di Bergamo, per il sesto centenario di Dante. Bergamo, Pagnoncelli, in-8.0 con fotografie. 3 G. DURAZZo, Catalogo delle edizioni di Dante esistenti nelle biblioteche di Rovigo, compilato nell'occasione del VI centenario. Rovigo, Minelli, 1865, in-8.0 Se di questi studii bibliografici parziali altri ve n'abbiano, non so; ma pochi potranno riuscir cosi utili ed essere compipilati con tanto gusto come la Memoria bibliografica dantesca veronese di mons. G. B. CARLO GIULARI bibliotecario capitolare in Verona impressa nell' Albo dantesco veronese, 1865, Milano, Lombardi, in-4.0 4 Esposizione dantesca in Firenze, Maggio 1865. Cataloghi. I Codici e Documenti, II Edizioni, III Oggetti d'arte. In-8.0 6 Nel vol. II del Manuale dantesco per l'abate IACOPO FERRAZZI, Bassano, Pozzato, 1865, in-8.0 6 Letteratura dantesca degli ultimi 20 anni [1845-1865]. Notizie bibliografiche raccolte per cura del dott. C. F. CARPELLINI in conti nuazione della Bibliografiia dantesca del visc. C. De Batines, Siena, Gati, 1866, in-4.0

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