DI DIVERSI ANTICHI AUTORI TOSCANI IN DIECI LIBRIRACCOLTE; Cltre un libro di Sonetti de' medefimi,e di altri Autori mandati l'uno a l'altro, Colla varia lezzione di alcuni luoghi de' quattro {primi libri, e della Conz, dell' Amoré di Guido Cavalcanti. Altra volta mandate alla luce dagli Eredi di Filippo di Giunta nell' Anno del Signore MDXXVII. IN QUESTA NUOVA IMPRESSIONĘ IN FIRENZE. ALL'ILLUSTRISS. ED ECCELLENTISS, SIGNORE IL SIGNOR D. FRANCESCO CARACCIOLO, Duca di Miranda &c. P ERCHE con maggior fecurezza, e con vifo più lieto, ECCELLENTISS. SIGNORE, mi portaffi alla prefenza voftra nell'of ferirvi, che fo, le prefenti Rime di diverfi Antichi celebratiffimi Autori, o che ac due fecoli, ufcire alla luce; potrei ful principio andar divifatamente noverando la rarezza, la fublimità, l'utile onefto e copiofo, il nobil diletto e gli altri pregi tutti, che adornano compagnano quefto, comechè picciol, volume; per indi appalefarvi con quanta ragione, e con quanta giustizia abbia io ftimato, in offervanza della mia offequiofa fervitù, fregiarlo del chiariffimo bel nome voltro, e per difporvi infiememente ed allettarvi a rice verlo, ed accoglierlo con più grata fronte e benigna. Ma perciocchè ad ognuno è notiffima la fublime laudevol vaghezza, e compiacimento delle buone cofe, come altresì la grande umanità dell'ECC. VOSTRA, da vero interno sentimento, e gentilezza di costume nommeno, che da nobiltà procedente : e d'altra parte non : v'è chi non fappia, che contenendofi in questo Libretto le Poefie de', primi luni della Tofcana eloquenzia ciò voglio dire: le Rime delPuno, e altre Dante, di Cino da Pistoja, di Guido Cavalcanti, di F. Guittone di Arezzo, e di tanti e tanti Altri tutti eccellenti e chiari ( ond'è che forman' effe quafi un bello ameniffimo giardino e di vaghi diverfi fiori, e di faporofe rariffime frutta da arricchirfene il feno li più culti, ed elevati ingegni d'ognintorno colorato, e ripieno) che meriti perciò qualunque immaginabile stima e d'effer in grado fommo tenuto ; uopo non è che io in ciò fare mi affatichi, potendo ciafcheduno agevolmente da per fe fteffo ravvifarlo. Senzacchè, ove noi foltanto alla qualità dell' opera, ed al mió debito, e divozione voleifimo por ́mente, e risguardo avere, qual |