Della perfetta poesia italiana, 4. ciltSocietà tipografica dei Classici italiani, 1821 |
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Sayfa 265 - Sì ch'io mi credo omai che monti e piagge E fiumi e selve sappian di che tempre Sia la mia vita, ch'è celata altrui.
Sayfa 97 - 1 signore, anzi '1 nimico mio; a ciascun remo un penser pronto e rio che la tempesta e '1 fin par eh' abbi a scherno; la vela rompe un vento...
Sayfa 95 - 1 terzo cerchio serra La rividi più bella e meno altera. Per man mi prese e disse : In questa spera Sarai ancor meco, se '1 desir non erra. I* son colei che ti die' tanta guerra E compie
Sayfa 313 - Né te vedrei, del non tuo ferro cinta, Pugnar col braccio di straniere genti , Per servir sempre o vincitrice o vinta.
Sayfa 99 - Ogni bellezza, ogni real costume Giunti in un corpo con mirabil tempre. Allor dirà che mie rime son mute, L'ingegno offeso dal soverchio lume: Ma se più tarda, avrà da pianger sempre. SONETTO CXCI. - 211. Pensando a quel dì in cui lasciolla « trista, teme della salute di lei. Qual paura ho quando mi torna a mente Quel giorno eh
Sayfa 313 - Italia, Italia, o tu cui feo la sorte Dono infelice di bellezza, ond' hai Funesta dote d'infiniti guai Che in fronte scritti per gran doglia porte; Deh fossi tu men bella, o almen più forte, Onde assai più ti paventasse, o assai T'amasse men chi del tuo bello ai rai Par che si strugga, e pur ti sfida a morte!
Sayfa 148 - Amor sana e come ancide, chi non sa come dolce ella sospira, e come dolce parla e dolce ride.
Sayfa 109 - La promulgazione delle leggi d'Arcadia 10 non adombro il vero con lusinghieri accenti: la bella età dell'oro unqua non venne. Nacque da nostre menti entro il vago pensiero e nel nostro desio chiara divenne. Spiegò sempre le penne la gran ministra alata...
Sayfa 170 - D'alto mirando in noi la sua virtute; Vedea quanta dolcezza e quanta pena Destasse in ogni petto a lei rivolto, E udia sospiri e tronche voci e mute; E per nostra salute Crescea grazie al bel volto, Ora inchinando il chiaro sguardo ardente, Ora soavemente Rivolgendolo fiso Contro dell...
Sayfa 33 - GENTIL mia donna, i' veggio Nel mover de' vostri occhi un dolce lume Che mi mostra la via ch' al ciel conduce; E per lungo costume Dentro là, dove sol con Amor seggio, Quasi visibilmente il cor traluce. Quest' è la vista ch