Dammi, o ciel, che sia foco Agl'italici petti il sangue mio. 40 Dove sono i tuoi figli? Odo suon d'armi E di carri e di voci e di timballi: In estranie contrade Pugnano i tuoi figliuoli. 41 Attendi, Italia, attendi. Io veggio, o parmi, E fumo e polve, e luccicar di spade Nè ti conforti? e i tremebondi lumi L'itala gioventude? O numi, o numi: Ma da nemici altrui Per altra gente, e non può dir moreudo: La vita che mi desti ecco ti rendo. Oh venturose e care e benedette L'antiche età, che a morte Per la patria correan le genti a squadre; 50 53 60 E voi sempre onorate e gloriose, Dove la Persia e il fato assai men forte Narrin siccome tutta quella sponda De' corpi ch'alla Grecia eran devoti. Serse per l'Ellesponto si fuggia, salia, 65 70 75 Guardando l'etra e la marina e il suolo. 80 E il petto ansante, e vacillante il piede, Beatissimi voi, Ch'offriste il petto alle nemiche lance Voi che la Grecia cole, e il mondo ammira Qual tanto amor le giovanette menti, L'ora estrema vi parve, onde ridenti 90 Parea ch'a danza e non a morte andasse Ciascun de' vostri, o a splendido convito: 95 Ma v'attendea lo scuro Tartaro, e l'onda morta; Nè le spose vi foro o i figli accanto Senza baci moriste e senza pianto. 100 Ma non senza de' Persi orrida pena Ed immortale angoscia. Come lion di tori entro una mandra Or salta a quello in tergo e sì gli scava 105 Or questo fianco addenta or quella coscia; L'ira de' greci petti e la virtute. La fuga i carri e le tende cadute, Pallido e scapigliato esso tiranno; 110 Ve' come infusi e tinti Del barbarico sangue i greci eroi, 115 L'un sopra l'altro cade. Oh viva, oh viva: Beatissimi voi Mentre nel mondo si favelli o scriva. Prima divelte, in mar precipitando, Spente nell'imo strideran le stelle, Amor trascorra o scemi. 120 124 La vostra tomba è un'ara; e qua mostrando Verran le madri ai parvoli le belle Orme del vostro sangue. Ecco io mi prostro, E bacio questi sassi e queste zolle, 130 Deh foss' io pur con voi qui sotto, e molle Fosse del sangue mio quest' alma terra. Che se il fato è diverso, e non consente Ch'io per la Grecia i moribondi lumi Chiuda prostrato in guerra, Così la vereconda Fama del vostro vate appo i futuri Leopardi. 2 135 Possa, volendo i numi, Tanto durar quanto la vostra duri. 140 Perchè le nostre genti Pace sotto le bianche ali raccolga, Dell'antico sopor l'itale menti S'ai patrii esempi della prisca etade O Italia, a cor ti stia Far ai passati onor; che d'altrettali 5 10 Volgiti indietro, e guarda, o patria mia, |