Squallide piagge, ahi d'altra morte degni, Semivestiti, maceri e cruenti, Ed era letto agli egri corpi il gelo. 145 Moriam per quella gente che t'uccide. E i negletti cadaveri all' aperto Su per quello di neve orrido mare E sarà il nome degli egregi e forti Con quel de' tardi e vili. Anime care, 150 15 160 Che conforto nessuno Avrete in questa o nell'età futura. In seno al vostro smisurato affanno Al cui supremo danno Il vostro solo è tal che s'assomigli. Di voi già non si lagna La patria vostra, ma di chi vi spinse Sì ch'ella sempre amaramente piagna 165 170 E il suo col vostro lacrimar confonda. 175 A tal de' suoi ch'affaticata e lenta La ritraesse! O glorioso spirto, 180 Dimmi: d'Italia tua morto è l'amore? Che ti rassembri in qualsivoglia parte? In eterno perimmo? e il nostro scorno Non ha verun confine? 189 Io mentre viva andrò sclamando intorno, E le carte e le tele e i marmi e i templi; Non si conviene a sì corrotta usanza Meglio l'è rimaner vedova e sola. 195 200 VI. IL PASSERO SOLITARIO. [1819.] D'in su la vetta della torre antica, Passero solitario, alla campagna Cantando vai finchè non more il giorno; Ed erra l'armonia per questa valle. Primavera dintorno Brilla nell'aria, e per li campi esulta, 5 Sì ch'a mirarla intenerisce il core. Pur festeggiando il lor tempo migliore: Non ti cal d'allegria, schivi gli spassi; Dell'anno e di tua vita il più bel fiore. Al tuo costume il mio! Sollazzo e riso, Quasi romito, e strano Al mio loco natio, Passo del viver mio la primavera. Tutta vestita a festa La gioventù del loco Lascia le case, e per le vie si spande; E mira ed è mirata, e in cor s'allegra. 35 Io solitario in questa Rimota parte alla campagna uscendo, Ogni diletto e gioco Indugio in altro tempo: e intanto il guardo Steso nell'aria aprica Mi fere il Sol che tra lontani monti, Dopo il giorno sereno, Cadendo si dilegua, e par che dica Tu, solingo augellin, venuto a sera Non ti dorrai; che di natura è frutto A me, se di vecchiezza 40 45 50 La detestata soglia Evitar non impetro, Quando muti questi occhi all' altrui core, E lor fia voto il mondo, e il dì futuro Che parrà di tal voglia? 55 |