Le poesie di Giacomo LeopardiG. Barbèra, 1905 - 583 sayfa |
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Sayfa xliii
... vista , più luce . L'amico Ranieri , salvato il cada- vere a stento dal cimitero comune , dove la dura legge della stagione condannava i morti , per colèra o no , tuttiquanti , gli diede sepoltura nel paesello di Fuori- grotta a lato ...
... vista , più luce . L'amico Ranieri , salvato il cada- vere a stento dal cimitero comune , dove la dura legge della stagione condannava i morti , per colèra o no , tuttiquanti , gli diede sepoltura nel paesello di Fuori- grotta a lato ...
Sayfa lxxv
... vista le opi- nioni e interpretazioni degli altri . XIV . - Le prose di Giacomo Leopardi da esso approvate comprendono le Ope- rette morali , i Pensieri e parecchi Vol- garizzamenti . Questi sono il Manuale di Epitteto , Ercole , favola ...
... vista le opi- nioni e interpretazioni degli altri . XIV . - Le prose di Giacomo Leopardi da esso approvate comprendono le Ope- rette morali , i Pensieri e parecchi Vol- garizzamenti . Questi sono il Manuale di Epitteto , Ercole , favola ...
Sayfa 4
... vista , e il bene Che il cor le prometteva era più grande . Come fuggiste , o belle ore serene ! Dilettevol quaggiù null ' altro dura , Nè si ferma giammai , se non la spene . Ecco turbar la notte , e farsi oscura La sembianza del ciel ...
... vista , e il bene Che il cor le prometteva era più grande . Come fuggiste , o belle ore serene ! Dilettevol quaggiù null ' altro dura , Nè si ferma giammai , se non la spene . Ecco turbar la notte , e farsi oscura La sembianza del ciel ...
Sayfa 6
... vista ancor l'era il baleno Ardendo sì , ch ' alfin dallo spavento Fermò l'andare , e il cor le venne meno . E si rivolse indietro . E in quel momento Si spense il lampo , e tornò buio l'etra , Ed acchetossi il tuono , e stette il vento ...
... vista ancor l'era il baleno Ardendo sì , ch ' alfin dallo spavento Fermò l'andare , e il cor le venne meno . E si rivolse indietro . E in quel momento Si spense il lampo , e tornò buio l'etra , Ed acchetossi il tuono , e stette il vento ...
Sayfa 36
... . Egli ci ha tante stelle , Che picciol danno è cader l'una o l'altra 2 Di loro , e mille rimaner . Ma sola Ha questa luna in ciel , che da nessuno Cader fu vista mai se non in sogno . XI . LA VITA SOLITARIA . [ 1819. ] La 36 FRAMMENTO .
... . Egli ci ha tante stelle , Che picciol danno è cader l'una o l'altra 2 Di loro , e mille rimaner . Ma sola Ha questa luna in ciel , che da nessuno Cader fu vista mai se non in sogno . XI . LA VITA SOLITARIA . [ 1819. ] La 36 FRAMMENTO .
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Sayfa 33 - Sempre caro mi fu quest'ermo colle, E questa siepe, che da tanta parte Dell'ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati Spazi di là da quella, e sovrumani Silenzi, e profondissima quiete 10 nel pensier mi fingo; ove per poco 11 cor non si spaura. E come il vento Odo stormir tra queste piante, io quello Infinito silenzio a questa voce Vo comparando: e mi sovvien l'eterno, E le morte stagioni, e la presente E viva, e il suon di lei. Così tra questa Immensità s'annega il...
Sayfa 46 - Ahi, per la via odo non lunge il solitario canto dell'artigian, che riede a tarda notte, dopo i sollazzi, al suo povero ostello; e fieramente mi si stringe il core, a pensar come tutto al mondo passa, e quasi orma non lascia. Ecco è fuggito il dì festivo, ed al festivo il giorno volgar succede, e se ne porta il tempo ogni umano accidente. Or dov'è il suono di que
Sayfa 114 - Sorge in sul primo albore; Move la greggia oltre pel campo, e vede Greggi, fontane ed erbe; Poi stanco si riposa in su la sera: Altro mai non ispera. Dimmi, o luna: a che vale Al pastor la sua vita, La vostra vita a voi?
Sayfa 16 - O patria mia, vedo le mura e gli archi E le colonne ei simulacri e l'erme Torri degli avi nostri, Ma la gloria non vedo, Non vedo il lauro e il ferro ond'eran carchi I nostri padri antichi.
Sayfa 51 - Fu gloria, e del ritorno Ai rischi. Ahi ahi, ma conosciuto il mondo Non cresce, anzi si scema, e assai più vasto L'etra sonante e l'alma terra e il mare Al fanciullin, che non al saggio, appare.
Sayfa 120 - La donzelletta vien dalla campagna, In sul calar del sole, Col suo fascio dell'erba; e reca in mano Un mazzolin di rose e di viole, Onde, siccome suole, Ornare ella si appresta Dimani, al dì di festa, il petto e il crine.
Sayfa 32 - Io solitario in questa Rimota parte alla campagna uscendo, Ogni diletto e gioco Indugio in altro tempo: e intanto il guardo Steso nell'aria aprica Mi fere il Sol che tra lontani monti, Dopo il giorno sereno, Cadendo si dilegua, e par che dica Che la beata gioventù vien meno.
Sayfa 123 - Non vai cosa nessuna I moti tuoi, né di sospiri è degna La terra. Amaro e noia La vita, altro mai nulla; e fango è il mondo.
Sayfa 31 - Sì ch'a mirarla intenerisce il core. Odi greggi belar, muggire armenti; Gli altri augelli contenti, a gara insieme Per lo libero ciel fan mille giri...
Sayfa 19 - Dove la Persia e il fato assai men forte Fu di poch'alme franche e generose! Io credo che le piante ei sassi e l'onda E le montagne vostre al passeggere Con indistinta voce Narrin siccome tutta quella sponda Coprir le invitte schiere De' corpi ch'alia Grecia eran devoti.