le poderose spalle e i validi toraci io formo a questi audaci del monte e della valle. Nè men chi si periglia coi flutti e le tempeste del nostro fior si veste, se il mar non se lo piglia: nè men chi suda in guerra porta le mie corone, se, innanzi il dì, nol pone lancia nemica in terra. per Ma guai chi tenta il volo vie senza ritorni ! Languono i rosei giorni al vagabondo e solo. Perchè, mal cauti, il varco dare alla mente accesa? ... Corda che troppo è tesa spezza sè stessa e l'arco. Dal dì che il mondo nacque, io, che ogni ben discerno, scherzo col riso eterno degli árbori e dell' acque ; e dalla bocca mia spargo, volenti i numi, di forza e d' allegria. Broad shoulders I create But woe to him who soars But by the blithesome way, Or impious Fate, yet all s' ei la sua testa china nel mio potente seno. Dal sol che spunta e cade a voi nella pupilla, dell' aria che vi stilla il ben delle rugiade; dai rivi erranti e lieti, dal rude fior dei vepri, dal fumo dei ginepri, dal pianto degli abeti ; da ogni virtù che il sangue e il corpo vi compose, rispunteran le rose sul cespite che langue ; e i liberi bisogni che risentir si fanno, nell'ombra uccideranno le amare veglie e i sogni. Salvate, ohimè, le membra dal tarlo del pensiero ! A voi d'accanto è il vero più che talor non sembra. L'uom che lo chiese altrove dannato è sul macigno, e lo sparvier maligno fa le vendette a Giove. In voi, terrestri, mesce vario vigor natura ; ma chi non tien misura alla gran madre incresce. Destrier che l' ira invade, fatto demente al corso, sui piè barcolla, il morso bagna di sangue e cade. ... Do they but lay their heads From suns that rise and set From willows' tearful dreams; From virtues that in blood Once more shall flower the rose ; That in mankind have play Great Mother Nature pours In various measure forth Abuse will wake her wrath; Stumbles, with blood-streaked foam Drenching his bit . . . and falls. |