MOR e 'l cor gentil sono una cosa, AM sì come il saggio in suo dittare pone, e così esser l' un sanza l' altro osa com' alma razional sanza ragione. Falli natura quand' è amorosa, amor per sire e 'l cor per sua magione, dentro la qual dormendo si riposa tal volta poca e tal lunga stagione. Bieltate appare in saggia donna pui, che piace a gli occhi sì, che dentro al core nasce un disio de la cosa piacente; e tanto dura talora in costui, che fa svegliar lo spirito d' Amore. E simil face in donna omo valente. li occhi porta la mia donna Amore, Nper che si fa gentil ciò ch' ella mira; ov' ella passa, ogn' om ver lei si gira, e cui saluta fa tremar lo core; sì che, bassando il viso, tutto smore, e d' ogni suo difetto allor sospira : fugge dinanzi a lei superbia ed ira. Aiutatemi, donne, farle onore. Ogne dolcezza, ogne pensero umile nasce nel core a chi parlar la sente, ond' è laudato chi prima la vide. Quel ch' ella par quando un poco sorride, non si pò dicer nè tenere a mente, si è novo miracolo e gentile. T "HEREFORE is Love one with the gentle heart, Even as the Sage expounded in his lay, As reasonable heart from reason cannot part. Then beauty in pure woman's form doth move, That lingereth there, the spirit which is Love WH ITHIN my Lady's eyes abideth Love, Hence where she looks all things must needs grow kind, And when she passeth all men glance behind, And those she greeteth such fond raptures prove That from each downcast face the colour fades The heart which heareth her when she doth speak In neither speech nor memory hath place, It is a miracle so sweet and new. I o mi senti' svegliar dentro a lo core un spirito amoroso che dormía, e poi vidi venir da lungi Amore allegro sì, che appena il conoscía ; dicendo : Or pensa pur di farmi onore "; e 'n ciascuna parola sua ridía. E poco stando meco il mio segnore, guardando in quella parte onde venía, io vidi monna Vanna e monna Bice venire inver lo loco là ov' io era, l'una appresso de l' altra maraviglia: e sì come la mente mi ridice, Amor mi disse: "Quell' è Primavera, 'ANTO gentile e tanto onesta pare TA la donna mia, quand' ella altrui saluta, ch' ogne lingua deven tremando muta, e li occhi no l' ardiscon di guardare. Ella si va, sentendosi laudare, benignamente d'umiltà vestuta ; e par che sia una cosa venuta da cielo in terra a miracol mostrare. Mostrasi si piacente a chi la mira, che dà per li occhi una dolcezza al core, che 'ntender no la può chi no la prova : e par che de la sua labbia si mova un spirito soave e pien d' amore, che va dicendo a l' anima: "Sospira." I FELT in the deep chamber of my heart A passionate spirit out of slumber move, And, with a gaiety strange to him, saw Love Coming towards me from a distant part; He said: Now pay due honour to my fame!" I heard Love say: "This lady is called Spring, gentle and so pure appears to me A glance the heart is soothed in such sweet way LTRE la spera, che più larga gira Opassa 1 sospiro ch' esce del mio core: intelligenza nova, che l' Amore piangendo mette in lui, pur su lo tira. Vedela tal, che quando 'l mi ridice, CINO DA PISTOIA, 1270-1336 A dolce vista e 'l bel guardo soave de' più begli occhi che si vider mai, ch' i' ho perduto, mi fa parer grave la vita sì, ch' io vo traendo guai : e 'n vece di pensier leggiadri e gai, ch' aver solea d' amore, porto desii nel core che nati son di morte, per la partita che mi duol sì forte. Ohimè! deh perchè, Amor, al primo passo non mi feristi sì ch' io fussi morto ? perchè non dipartisti da me, lasso! lo spirito angoscioso ched io porto ? Amor, al mio dolor non è conforto : anzi, quanto più guardo, al sospirar più ardo, |