Il Bove دو دو دو Canto d' Igea Fratelli d'Italia Funere mersit acerbo Commentando il Petrarca Nella Piazza di San Petronio Eugenio Fantasia Mors (nell' epidemia difterica) 330 Nevicata Cadore 332 · 334 b INDEX OF FIRST LINES CHI la zolla avita A ciascun alma presa e gentil core Adunque m' hai tu pure in sul fiorire A la stagion che il mondo foglia e fiora Altissimu onnipotente, bon signore Apre l'uomo infelice, allor che nasce BEATI Voi che su nel ciel godete CANCHERI e beccafichi magri arrosto Caro m' è 'l sonno, e più l' esser di sasso Chi sei tu, che non par donna mortale DAL ciel discese, e col mortal suo, poi Di donne io vidi una gentile schiera Di pensier in pensier, di monte in monte Donna del Paradiso Donna pietosa e di novella etate Er fu. Siccome immobile FIDO destriero, mansueto e ardente Fresca rosa novella . GIÀ mai non mi conforto. Già vidi uscir di l' unde mattina Guido, i'vorrei che tu e Lapo ed io I' MI trovai, fanciulle, un bel mattino La bella donna mia d' un si bel foco . La rete fu di queste fila d'oro Lassi, piangiamo, oimè, che l' empia Morte Lenta fiocca la neve pe 'l cielo cinereo: gridi |