più tosto a non lo fare; non è vergogna amare chi di servire agogna; saria vergogna a chi gli fusse ingrato. Se alcuna ce ne fussi tanto vile, che lassi per paura ; pensi bene, che un core alto e gentile queste cose non cura : non ha dato natura tanta bellezza a voi acciò che poi sia il tempo mal usato. ANGELO POLIZIANO, 1454-1494 MI trovai, fanciulle, un bel mattino di mezzo maggio in un verde giardino. Eran d' intorno violette e gigli fra l'erba verde, e vaghi fior novelli, azzurri, gialli, candidi e vermigli : ond' io pòrsi la mano a côr di quelli per adornar e' mie' biondi capelli e cinger di grillanda il vago crino. I' mi trovai, fanciulle Ma poi ch' i' ebbi pien di fiori un lembo, vidi le rose e non pur d' un colore : che tutto mi senti' destar el core di dolce voglia e d' un piacer divino. I' mi trovai, fanciulle I' posi mente quelle rose allora mai vi non potre' dir quant' eran belle: quale scoppiava dalla boccia ancora, qual' erano un po' passe e qual novelle, And she will soon become aware No such coward fancies wile In gentle hearts! Nature doth bring ANGELO POLIZIANO, 1454-1494 M AIDENS, I found myself one morn serene I ran to fill my skirts with them and they Tender desire and happiness divine. Maidens, I found myself. To savour the sweet roses I was fain, But to describe their loveliness were vain ; Some I beheld just bursting into flower, Some still in bud, some who had spent their dower : amor mi disse allor: "Va, cô' di quelle che più vedi fiorite sullo spino." I' mi trovai, fanciulle Quando la rosa ogni suo' foglia spande, quando è più bella, quando è più gradita, allora è buona a mettere in grillande, prima che sua bellezza sia fuggita: sicchè, fanciulle, mentre è più fiorita, cogliam la bella rosa del giardino. I' I' mi trovai, fanciulle. MI trovai un dì tutto soletto in un bel prato per pigliar diletto. Non credo che nel mondo sia un prato dove sien l' erbe di sì vaghi odori. Ma quand' i' fu' nel verde un pezzo entrato, mi ritrovai fra mille vaghi fiori bianchi e vermigli e di mille colori, fra' quai senti' cantare un augelletto. I' mi trovai un dì . . . Era il suo canto sì söave e bello, che tutto 'l mondo innamorar facea. I'm' accostai pian pian per veder quello ; vidi che 'l capo e l' ale d'oro avea ; ogni altra penna di rubin parea, ma 'l becco di cristallo e 'l collo e 'l petto. I' mi trovai un dì . . I' lo volli pigliar, tanto mi piacque ; ma tosto si levò per l' aria a volo, Then Love said unto me: 66 Go, gather them Thou seest most sweetly blooming on the stem!" Maidens, I found myself . . When the rose every petal doth unfold, When she is tenderest, fairest to behold, Before her loveliness hath passed its prime, To set her in a garland it is time. So, maidens, let us go and pull the rose When she most sweetly in the garden blows. FOUND myself alone, alone one day Taking my pleasure in a meadow gay. I found myself alone. . O very sweetly, tenderly sang he, I saw that golden were his wings and head, But beak, neck, bosom wore the crystal's ray. I longed to catch him, for he pleased me well, I' gli potrei ben tender qualche rete: ma da poi che 'l cantar gli piace tanto, sanz' altra ragna o sanz' altra parete mi vo' provar di pigliarlo col canto. E questa è la cagion per ch' io pur canto, che questo vago augel, cantando, alletto. I' mi trovai un dì . . . IACOPO SANNAZARO, 1458-1530 LMA beata e bella, che da' ligami sciolta nuda salisti nei superni chiostri, ove con la tua stella ti godi insieme accolta; et lieta ivi, schernendo i pensier nostri, quasi un bel sol ti mostri tra li più chiari spirti, et sotto le tue piante vedi le stelle erranti ; et tra pure fontane et sacri mirti pasci celesti greggi, et le mundane cure indi dispreggi. Altri monti, altri piani, altri boschetti et rivi vedi nel cielo, et più novelli fiori, altri Fauni et Silvani per luoghi dolci estivi seguir le ninfe in più felici amori. Tal fra suavi odori dolce cantando all'ombra tra Dafni e Melibeo siede il nostro Androgéo, et di vaga dolcezza il cielo ingombra, |