trovandomi partuto da quei begli occhi ov' io t' ho già veduto. dentro la mente, che l' anima stride sol perchè morte mai non la divide da me, come diviso mi trovo dal bel viso e d'ogni stato allegro, pe 'l gran contrario ch' è tra 'l bianco e 'l negro. Quando per gentil atto di salute vèr bella donna levo gli occhi alquanto, si tutta si disvìa la mia vertute, che dentro ritener non posso 'l pianto, membrando di Madonna, a cui son tanto lontan di veder lei. O dolenti occhi miei, non morite di doglia ? Sì, per vostro voler, pur che Amor voglia. e quando vita per morte s' acquista, tu sai dove de' gire lo spirto mio da poi, e sai quanta pietà s' arà di noi. Amor, ad esser micidial pietoso t' invita il mio tormento: secondo c' ho talento, dammi di morte gioia, sì che lo spirto almen torni a Pistoia. Since gone away from me Are the sweet eyes wherein I mirrored thee. Love, I have seen thee in those tender eyes, In memory that my soul cries out for pain, Parted both from that dear Face and from all delight, Because of the great strife 'twixt black and white. I feel that all my valiancy doth flee And cannot stem the tears that in them rise, O mournful eyes, will ye Of your free will, if Love agree thereto. These eyes are saddened by what they behold, Thou knowest where my soul Hereafter needs must go, Thou knowest, too, what pity it will know. O Love, my torments do beseech of thee Mercy in deadly wise, As far as in me lies, Let me death's gladness learn And to Pistoia let my soul return. FRANCESCO PETRARCA, 1304-1374 C HIARE, fresche e dolci acque, pose colei che sola a me par donna ; gentil ramo, ove piacque (con sospir mi rimembra) a lei di fare al bel fianco colonna ; erba e fior che la gonna leggiadra ricoverse co l' angelico seno ; aere sacro sereno, ove Amor co' begli occhi il cor m' aperse; date udienzia insieme a le dolenti mie parole estreme. S' egli è pur mio destino, e 'l cielo in ciò s' adopra, ch' Amor quest' occhi lagrimando chiuda, qualche grazia il meschino corpo fra voi ricopra, e torni l' alma al proprio albergo ignuda. La morte fia men cruda, se questa spene porto a quel dubbioso passo; chè lo spirito lasso non porria mai 'n più riposato porto, nè in più tranquilla fossa fuggir la carne travagliata e l'ossa. Tempo verrà ancor forse, che a l' usato soggiorno torni la fera bella e mansueta ; e là, 'v' ella mi scòrse nel benedetto giorno, FRANCESCO PETRARCA, 1304-1374 C LEAR, cool streams that softly flow Who hath no peer on earth below; Where Love opened my heart's door Would that so my lot were cast, If such hopes with me remain 126 volga la vista disïosa e lieta, cercandomi; ed, o pièta! già terra infra le pietre vedendo, Amor l' inspiri in guisa che sospiri si dolcemente che mercè m' impetre e faccia forza al cielo, asciugandosi gli occhi col bel velo. Da' be' rami scendea, (dolce nella memoria) una pioggia di fior sovra 'l suo grembo; ed ella si sedea umile in tanta gloria, coverta già dell' amoroso nembo. Qual fior cadea sul lembo, qual su le treccie bionde, ch' oro forbito e perle eran quel dì a vederle ; qual si posava in terra, e qual su l' onde; qual con un vago errore girando parea dir: "Qui regna Amore." Quante volte diss' io allor pien di spavento : "Costei per fermo nacque in paradiso!" Così carco d'oblio il divin portamento e 'l volto e le parole e 'l dolce riso m' aveano, e sì diviso da l' imagine vera, ch' i' dicea sospirando : Qui come venn' io, o quando ? " |