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trovandomi partuto

da quei begli occhi ov' io t' ho già veduto.
Io t' ho veduto in quei begli occhi, Amore,
tal che la rimembranza me n' ancide
e fa sì grande schiera di dolore

dentro la mente, che l' anima stride

sol perchè morte mai non la divide da me, come diviso

mi trovo dal bel viso

e d'ogni stato allegro,

pe 'l gran contrario ch' è tra 'l bianco e 'l negro. Quando per gentil atto di salute

vèr bella donna levo gli occhi alquanto, si tutta si disvìa la mia vertute,

che dentro ritener non posso 'l pianto,

membrando di Madonna, a cui son tanto lontan di veder lei.

O dolenti occhi miei, non morite di doglia ?

Sì, per vostro voler, pur che Amor voglia.
Amor, la mia ventura è troppo cruda,
e ciò che 'ncontran gli occhi più m' attrista :
dunque, mercè ! che la tua man li chiuda,
da c'ho perduto l' amorosa vista ;

e quando vita per morte s' acquista,
gli è gioioso il morire :

tu sai dove de' gire

lo spirto mio da poi,

e sai quanta pietà s' arà di noi.

Amor, ad esser micidial pietoso

t' invita il mio tormento:

secondo c' ho talento,

dammi di morte gioia,

sì che lo spirto almen torni a Pistoia.

Since gone away from me

Are the sweet eyes wherein I mirrored thee.

Love, I have seen thee in those tender eyes,
Thinking on which to-day I am as slain :
Such mighty hosts of sorrow do arise

In memory that my soul cries out for pain,
Because, alas, Death doth not part us twain,
Even as I find me here

Parted both from that dear

Face and from all delight,

Because of the great strife 'twixt black and white.
When haply I would greet with courtesy
Some gentle lady, lifting up my eyes,

I feel that all my valiancy doth flee

And cannot stem the tears that in them rise,
Calling to mind that now Madonna lies
Far distantly from me ;

O mournful eyes, will ye
Not die for very rue?

Of your free will, if Love agree thereto.
O Love, too cruel is my destiny,

These eyes are saddened by what they behold,
Close them, O Love, with thy hand piteously
Since they no more their vision fair enfold.
When life by way of death is given to hold,
Death is a happy goal.

Thou knowest where my soul

Hereafter needs must go,

Thou knowest, too, what pity it will know.

O Love, my torments do beseech of thee Mercy in deadly wise,

As far as in me lies,

Let me death's gladness learn

And to Pistoia let my soul return.

FRANCESCO PETRARCA, 1304-1374

C

HIARE, fresche e dolci acque,
ove le belle membra

pose colei che sola a me par donna ;

gentil ramo, ove piacque

(con sospir mi rimembra)

a lei di fare al bel fianco colonna ;

erba e fior che la gonna leggiadra ricoverse

co l' angelico seno ;

aere sacro sereno,

ove Amor co' begli occhi il cor m' aperse;

date udienzia insieme

a le dolenti mie parole estreme.

S' egli è pur mio destino,

e 'l cielo in ciò s' adopra,

ch' Amor quest' occhi lagrimando chiuda, qualche grazia il meschino

corpo fra voi ricopra,

e torni l' alma al proprio albergo ignuda.

La morte fia men cruda,

se questa spene porto

a quel dubbioso passo;

chè lo spirito lasso

non porria mai 'n più riposato porto,

nè in più tranquilla fossa

fuggir la carne travagliata e l'ossa.

Tempo verrà ancor forse,

che a l' usato soggiorno

torni la fera bella e mansueta ;

e là, 'v' ella mi scòrse

nel benedetto giorno,

FRANCESCO PETRARCA, 1304-1374

C

LEAR, cool streams that softly flow
Where she lay in loveliness

Who hath no peer on earth below;
Gracious tree she deigned to bless,
Leaning her sweet body down
(I must sigh remembering);
Ye beneath her dainty gown,
Flowers and grasses covering
Her angelic bosom o'er ;
Blessed and unclouded skies,

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Where Love opened my heart's door
With the wonder of her eyes ; A
Hearken to the words I sing
Of my bitter sorrowing.

Would that so my lot were cast,
And thereunto the Heavens agree,
For Love to close my eyes at last,
And this my worthless body be
Endowed with some kind grace of yours,
What time my soul in nakedness
Must pass beyond its earthly doors.
Death will be without distress

If such hopes with me remain
When I cross the shadowy sea;
In a quiet port again
Will my weary spirit be,
Cast this tortured flesh aside
And in tranquil grave abide.
Unto this familiar place
Haply she once more may stray
In her gentleness and grace;
Where upon that blessed day
We first met, she may be fain

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volga la vista disïosa e lieta, cercandomi; ed, o pièta!

già terra infra le pietre vedendo, Amor l' inspiri in guisa che sospiri

si dolcemente che mercè m' impetre

e faccia forza al cielo,

asciugandosi gli occhi col bel velo.

Da' be' rami scendea,

(dolce nella memoria)

una pioggia di fior sovra 'l suo grembo;

ed ella si sedea

umile in tanta gloria,

coverta già dell' amoroso nembo.

Qual fior cadea sul lembo,

qual su le treccie bionde,

ch' oro forbito e perle

eran quel dì a vederle ;

qual si posava in terra, e qual su l' onde;

qual con un vago errore

girando parea dir: "Qui regna Amore."

Quante volte diss' io

allor pien di spavento :

"Costei per fermo nacque in paradiso!" Così carco d'oblio

il divin portamento

e 'l volto e le parole e 'l dolce riso

m' aveano, e sì diviso

da l' imagine vera,

ch' i' dicea sospirando :

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Qui come venn' io, o quando ? "

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