CAPO III. Il Mausoleo di Adriano V. Come il Mausoleo di Clemente IV, quello di Adriano V è coevo al Pontefice del quale racchiude le ceneri. Lo stile ogivale si manifesta in ciascuna parte di questa tomba. Nella parte superiore una specie di baldacchino marmoreo, retto da quattro colonnnine a chiocciola, intarsiate di mosaici, forma quasi una tribuna, simile a quella delle antiche basiliche. Nella parte esteriore il detto baldacchino è sormontato di scanalature, le quali costituiscono come un fregio nella ineorniciatura. L'arco esteriore è complesso, cioè parte ad arco comune e parte a sesto acuto. Due piccoli fori circolari, con trafori interni, si aprono ove l'arco dal sesto acuto smezza i due frammenti d'arco comune. Sotto il padiglione è lo stemma dei Fieschi, Conti di Lavagna, cioè tre striscie nere le quali vanno obliquamente, da sinistra a destra, in campo d'argento. Di Adriano V, al contrario di Clemente IV, non può dubitarsi che fosse di nobile stirpe. Scrisse Teodorico de Vaucouleur di lui (in vita Vrbani PP. IV.) Ottobonus (Fliscus) Ianua terra sibi Sanguine progenitus praeclaro fulsit. Sotto lo stemma del Papa, sormontato dal triregno e dalle chiavi è questa epigrafe in carattere gotico. HIC REQVIESCIT CORPVS SANCTE MEMORIE DOMINI OCTOBONVS DE FLISCO DE JANVA TIT. S. HADRIANI DIAC. CARD. Avrei desiderato riprodurre in gotico il fac simile di tale iscrizione, ma debbo rassegnarmi a riferirla come sopra la trascrissi. Di questo Mausoleo scrisse il Papebroch (in Conatu ad Catal. Rom. Pont, in Propylaeo ad Acta. SS- Mai, pag. 58 par. 2.a in Hadriano V.) « Marmorea Tabula in qua sculptum est epitaphium, e sub Thiara clavibusque papalibus continet insignia gentis Fliscae. Est autem mausolaeum ei quod Clementis IV detinet corpus par, magnitudinis et altitudinis ejusdem, ubi jacet marmoreus pontifex, cappam et pluvialem indutus, cujus fibula rotundo ac radioso monili praetexta agnum Dei continet, in utraque vero ejusdem pluvialis ora representatur, tanquam Phrigionico opere huic digitum intendens Ioannes Baptista, cum his supra caput verbis « Ecce agnus Dei » Inde Deipara Virgo cum hisce litteris En Mater. » Is qui recenter mausolaeum hoc repoliri fecit in vacante supra papalia insignia pariete, colore rubro pingi jussit titulum in cujus fundo albo, litteris nigris, hoc novi styli epitaphium legitur. Adrianus Quintus Pont. Max. Flisca E Familia Nobilissima Januensi Mensis Vnius Dierum Que Novem Magistratum Pontificium Gerens Diem Viterbii Functus Honorifice Sepoltura Donatur. Epitaphium istud (riferito da me più sopra) legitur literis veteribus ac Semilatinis tres lineas implentibus. >> Lo trascrissi integralmente perchè tolte le abbreviature il senso fosse facile a comprendersi da chicchessia. Il Silos nella sua opera Mausolea Pontificum Ramanorum, ctc. pag. 261. Inscriptio CLXXXVI. Pont. QLXXXVIII. An. Domini MCCLXXVI, così illustrò il Sepolcro di Adriano V: Tantisper maneas, viator, urnam |
