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ne danno a Spagna, Portogallo, Inghilterra, e talora a' Svizzeri, e Genova, quando però le guerre non impediscono. Di vini, mò, ancorchè Francesi bevino assai, pur gli ne avanza per gli Inglesi, Scozzesi, Fiamenghi, Luxemburgh, Lorena, e Svizzeri, per un milione e mezzo di scudi all'anno. E si vendono più cari, ancora che siano manco fumosi che quelli di Spagna, e di Candia, per esser molto più delicati. Di carne, e d'ogni sorte grascie, e di pesci freschi e salati, sono abbondantissimi; e ne accomodano li vicini di qualche parte. Lane hanno in buona copia, ma grosse per il più: e li panni ben fini si fanno di lane spagnuole e inglesi. È vero che nella bassa Normandia e in Picardia, di una sorte di lana migliore delle altre cavano li fioretti per qualche panno, e per far le ostade ', e un' altra certa cosa che loro chiamano ciambellotto (camelot). Di tele anche di ogni sorta, ma non però fine come quelle d'Olanda, ne hanno in gran copia, e a prezzi molto bassi; di modo che a portarle in Inghilterra, in Spagna, e per tutta Barbaria, e Italia, se ne fa guadagni grandissimi. Legname per bruciare e da operare è per tutta Francia in gran quantità; e sono quasi tutti roveri e faggi, non nascendo in quel regno nè abeti nè larici nè simil sorte d'alberi, siccome era anco sin al tempo di Giulio Cesare. Ed è cosa mirabile, che con tanti boschi che sono in Francia (che sono più della sesta parte del paese) nondimeno le legne sono più care il doppio che in Venezia. Il che procede perchè quasi tutte le selve sono del re; e lui vende e lascia fare li tagli come gli piace.

Non ha questo regno miniera alcuna, salvo che di fer

Dico col Tommasco: non intendo.

ro. Però è forzato servirsi da Spagna e Portogallo di oro, il qual si trae di quelli regui contra bando ascosto nelle balle' delle lane, non grezzo ma stampato in ducati e doble, delle quali fanno gli scudi. È vero che adesso, per la nuova provvisione dell'imperatore, che non vuole che si stampi più simil danaro, ma solo scudi alla valuta e carato delli Francesi, non vi essendo guadagno, si è cominciato a sentir mancamento di chi ne conduca più, a tale che si può far giudicio, ch'essendo quella sola la via che porta l'oro in Francia, bisognerà o sminuire il peso delli scudi o crescere il prezzo di essi, perchè il guadagno mova li mercanti a portargline. Li argenti e li rami, e anche buona parte di stagni, vengono d' Alemagna; e parte di stagni e tutti li piombi sono portati d'Inghilterra. E la serenità vostra ha miglior mercato, lei, d'argento e rami in questa città, che non ha il re di Francia. Il che potria procedere o dalli molti commercii che hanno li Alemanni in Venezia, o vero dalla vicinità delle miniere. Ma venga da qual causa si voglia, è cosa di molta sicurezza e comodità: però la si deve tener anco molto cara. E meglio saria, per esserne più sicuri in ogni bisogno, averne una grossissima monizione. E siccome loro che hanno l'argento più caro quasi mezzo ducato per marca, vietano il cavarlo del regno; così doveressimo far lo stesso, avendolo a meglio mercato, e maggiormente far anco dell' oro, e non lasciare arricchire le zecche di Mode

Il Tommaseo invece delle parole contra bando ascosto nelle balle ha contrattando e dei punti, con nota che il suo manoscritto porta parole che non hanno alcun senso. Ho confrontato il Codice IX delle Relazioni Venete del Capponi, ove questa pure si contiene, ed ho trovato il senso perfettamente ristabilito colle parole contra bando ascosto nelle balle, che ho inserite nel testo. Dal medesimo codice ho tratto molt' altre buɔne varianti.

na, Mantova, Ferrara, Fiorenza, e Roma, con danno

nostro.

Si serve anco la Francia dalla Germania e Paesi Bassi di cavalli così da guerra come da tirare, perchè di naturale non ne nascono se non in Bretagna qualche achinee, e in tutto il resto ronzini di vilissimo prezzo. Le speciarie si conducono non più di Anversa, ma tutte di Portogallo, perchè nuovamente sono state appaltate. Ne possono ben venire di Alessandria a Marsilia per mano de' particolari, ma sono pochissima quantità. E insieme con le dette spezie di Portogallo vengono zuccari e confezioni: e di là, e di Spagna insieme, frutti, come sono uve secche, narancie, limoni, olive, maudole, e ogli per gran somma di danari: ancorchè di Provenza e di Linguadoca se ne abbino assai. La qual mercanzia di frutti è in vero di maggior importanza di quel che al primo tratto si possi credere; perchè, essendomi stato accertato che il dazio de' susini secchi, che si traeno di una parte di Francia per Inghilterra, Scozia e Fiandra, si ha affittato dieci mila scudi l'anno, mi persuado che tanti altri frutti di tanti paesi importino quasi un' estremità.

Dello stato di vostra serenità non si serve Francia, che di qualche cassa di cristallini, qualche panni cremesini, e specie minute ', e sete vicentine. E tutto ciò non importa sessanta mila scudi all'anno; che quando si volesse fare come li nostri vicini, si fariano per quella corte faccende per più d'un milione d'oro, consumando ella, di panni di seta e d'oro, tanto e forse più; il che non han nè Costantinopoli nè quasi il Levante. Le sete,

Tommaseo traduce bijouteries.

veramente, e panni onorati si conducono d'Italia e Spagna; e panni più d'Italia, ma sete più di Spagna. Nelle quali Toscani e Genovesi hanno guadagni incredibili, perchè lavorano cose conformi all'appetito e desiderio de' Francesi, cioè panni che costano poco, e durano manco; il che è quello preciso che vuole quella nazione, la quale si fastidiria s'una veste gli durasse molto. E, al/ mio parere, benchè di queste cose ne abbia poca esperienza, pur crederia che non fusse male lasciar fare in questa città, per quelli paesi, rasi e damaschi di quella sorte. E se pur per qualche rispetto non si volesse permetterlo in Venezia, concederlo almeno alle città di vostra serenità; le quali lavorando, esse, le sete che nascono nelli loro paesi, si abiteriano più, e si fariano più ricche, potendo sempre dar li suoi panni per qualche cosa manco che non fanno Bolognesi, Toscani, Genovesi, che vengono a comprare le sete a Verona, Vicenza e Padova, pagando dazii e condutture fino alle loro città per lavorarle, e di là conducono poi in Francia li panni fatti. E pensi la serenità vostra quanto importa alla ricchezza delli popoli quest'arte della seta, che madama la regnante', mossa da questo, diede ordine (e così è augumentato fino al dì d'oggi) che nella città di Tours (poichè gli altri, nei paesi dei quali nascono le sete non si curano di questo vantaggio) si avviasse l'arte di tessere, e si lavorassero le sete tratte di Spagna e d'Italia. Di modo che al presente in quella città lavorano più di otto mila telari, e vi abitano alquanti maestri veneziani con sue mogli e figliuoli; ma molto più di Genovesi,

Il codice Capponi dice reggente, e vorrebbesi intendere Luisa di Savoja, madre del re Francesco, insignita di tale autorità durante la prigionia di suo figlio. Ed è forse la vera lezione.

Lucchesi, e Francesi naturali, per causa di detto avviamento. E non si contentano di questo, ma anche piantano li morari (gelsi), notriscono li cavalieri ', e cavano la seta quanto comporta la regione; segno che loro vogliono far quanto l'industria dell' uomo permette. E noi, che la natura ha dotati di tanti beni e commodi, lasciamo andar li guadagni del nostro paese nelle borse d'altri. *

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E per ultimo condimento, ha questo regno abondanza e copia grande di sali in Guascogna, Provenza e Bretagna, li quali conservano le carni e li pesci molto più che il sale di Germania. E però, per ordinario, gli Inglesi e Fiaminghi si servono più volentieri di esso di Bretagna che di alcun altro luogo. E potria il re, quando avesse, come ha la serenità vostra, prudenti e diligenti ministri, avanzar ogn' anno assai più che non fa, comprando dalli particolari tutto il sale, e vendendolo a'forestieri a maggior prezzo.

Sono in tutta Francia, come si può credere, molte brave cittadi, e terre e castelli benissimo abitati: le principali delle quali sono Parigi, Roano, Lione, Bordeos e Tolosa. E di queste, se non fusse troppo tedioso il dirne, vi sarebbono molte notande particolarità da raccontare. Ma per non passarle tutte, basterà solo dire della prima di essc, che è Parigi, nella quale in un certo modo si contengono tutte l'altre. Questa città non solo è superiore a tutte le altre di quel regno, ma anche del rimanente d'Europa, per la moltitudine di gente che vi abita, e per essere capo del primo regno de' cristiani. Si

Così chiamansi dai Lombardi i vermi da seta per tutto il tempo che mangiano la foglia.

2 E questo rimando io a' miei concittadini bolognesi per ragione delle canape nostre.

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