A forza sono amante Là 've vorria isdegnare Ma non può disamare
Valor, nè senno vale contra Amore . Lealemente amante e servidore
Sono stato a tuttora "
Mentre leanza non mi fue frodata. È, sed in lamo, per forza d' Amore Contra voler di core,
Poi la sua gioja in noja m' è tornata . Ed io (lasso) ho cangiata
L'amorosa speranza
Per grave disleanza
che furato avea il mio core .
Lo core mio sospira e dolor sente Che là 'v' egli è spincente
Falso piacer ha messo in tante pene . Non può partir, ma dolorosamente Ciò membrandoli sente
Peccato face Amor , se più lo tiene ; Che l'amoroso bene "
Chello m' ha contra voglia,
Non diletto, ma doglia
Si può chiamar la gioi senza 'l dolzore. Gioja senza dolzore
Pres' aggio poi che disïando fui
Senza mio fallo d' amanza cangiato. Allora fatto fue d'uno cor dui; E diviso infra nui
Di quanta benvoglienza era stato. Non son disamorato >
Che 'n talento li chero
Che già non è leggiero, Di tanta benvoglienza disamore".
MESS» D' un' amorosa voglia D'amare incominciai
Donna, quando isguardai
Lo vostro viso piacente ed adorno D' un amorosa voglia
D' amare incominciai
Donna vostro valore " Or m' è tornato in doglia Sì ch' i non credo mai Allegrar lo mio core Poi son di vita fore Donna, pensando bene La vita, che sostiene
La vostra signoria ciascun giorno. MAD. Non pensate, mio Sire
Che per pena, ch' io senta
Mostri core o talento
E'l mio cor n'è 'n desire
Molto si gli attalenta Ed égli in piacimento Donqua provedimento Abbia tal nostro amare
Di volerlo celare
Che di voler senza voi non soggiorno.
A tal ferezza m' ha menato Amore Poi ch a signor mel diè disavventura,
Che m' ha tolta natura core e mente; S' era potente, or m' ha renduto lasso. Menir era il mio coraggio in libertate Del proprio volere
Donavami gran gio' l' amor tradito l'amor Poichè mi tenne ed ebbe in potestate La gio' tornò in dolere
E lo gran bene adesso fue ismarrito Rivolsemi il partito a falso ingegno Montolla sdegno e trovommi cagione Senza ragione mi tolse ogne mio bene; Tutta la spene fe' tornare incasso .
Or mi rendesse il core in primo stato Poichè 'l suo cor mi nega Forse che trovaria da altrui consiglio Poi che mi tien lo corpo tormentato, Che non ha chi lo rega,
Nè senza 'l core a leger non simiglio. Anzi assimiglio veramente al morto, Che 'n pace porto tutta mia gravezza, D' ogni allegrezza son diviso e tolto E son rivolto per ruina in basso.
Ancor mi tornaria mercè chiamare Con tutta umilitate
Se pietanza in lei trovasse alcuna Che 'n ver di me dovesse umiliare Sua gran crudelitate;
E la mia inchiesta non sería importuna . Vist' ho fortuna in mar fera e ropente Cessar presente e tornare in bonaccia E fredda ghiaccia per calor disfare . Domar fera selvaggia a passo a passo ·
Mette to Sol nell' acqua, e tranne il foco,
O del fuoco con l'acqua il sol si sciovra Adoperavi il vetro assai, o poco,
O esca fuor, che 'l prende, o mette in ovra. E se nasce di tutti insieme loco
Or qual virtù di lor va alli altri sovra; Vostro parer cernite d' este gioco,
Cernitel me' vostro saver io scovra .
Chi non ritratta mia intenzione Veggendo l'acqua rinchiusa nel vetro, El sol ferir dall' altra parte, e l'esca. E po' diventar lor mutazione Che noi veggiam per certo, ch' al di dietro Fuoco' appar da qualche parte egli esca.
Per gran soverchio di dolor mi muovo, Io dico a dir, che di viver son lasso → Poi che io tristo son condotto a passo, Che sovra me ciascun tormento ponda. Così fuor d allegrezza mi ritrovo Che son d'ogni sovran diletto casso; E porto dentro formato nel casso Amaro pianto, che agli occhi m' abbonda . E chi dicesse ciò donde ti surge? Rispondo dalla partenza gravosa, Ch' io feci dalla mia Donna amorosa, Onde ogni ben da me si causa e fugge. Udite ben crudel tempesta e doppia :
Gran maraviglia, che 'l cor non mi scoppia, Trovando me d' ogni conforto mondo E poi d'ogni pericol messo in fondo Cotal destin pensar tutto mi strugge. Ah misero! partenza fei 'n un punto Dalla mia Donna e da me ogni bene . E tuttor che di ciò mi risovviene
Affanno e angoscia mi cresce e sormonta Con ira e con travaglio son congiunto, E quanto ch io disio contro mi viene . Così fortè sventura mi sostiene,
Che a suo poder nel mio peggio mi ponta Ahimè ch' io mi nutrico pur di guai, E sospirando lasso dico tristo
Che tutti i mali rammasso ed acquisto, E fuor di pene non esco giammai Pensando, che 'l partir fu for mia voglia. Così compreso m' ha tutto di doglia Che stimol credo sia a chi mi vede : Si forte pestilenzia mi possiede, Chente ho vita veder potete omai
Or che mia vita sì è in tanto errore, Ch' io me medesmo consumo ed offendo E trovo vano ciò a ch' io m' apprendo : E ciascuna virtù a volermi stanca . Così disposto sono in tal tenore Che di nuocer mi vuol non mi difendo Ma chi m' aggrava più men mi contendo ; Così forza e saver tutto mi manca, E tante pene con pesanza tempro, Che di ciascun contraro ho preso forma Cotal sentenza Dio concedut or m' ha Credo , per dar di me al mondo esempro Perchè chi vede di me tanto stento
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