FRANCESCO DA BARBERINO. SONETTO. Testo d' un' erba, ch' ha nom' gentilina, Fa la mia Donna giojosa partire: Testo di molta menor persolina, Fa basso core 'n gran donna gradire; Testo con testo bagnando si scura Che move quella, per mie gio' contare Il bel parlare Ponesto sembiante Testo con testo altra maniera acchiusa Che l'un si mostra per chiaro diamante El'altro cela il splendor, ch' ivi tant'è Di testo in testo ancor già tant' ho testo Che non porrei la glosa star nel sesto BALL ATA. Angeli, poichè 'l Ciel s' averse a quella, Ch' era luce terrena Dite là giù, che 'l Paradiso mena? Tutta beltà della Corte si cinse Di canto e di splendore Nel venir suo, e Dio festa ne tenne : Che maraviglia a noi grande ne venne . Tolse la Donna, che non vide pena Che di sua altezza alquanto comprendemo :: D' esta novella Donna ch' or avemo Donde certanza più laude raffrena. Non ti lassiam com' ell' è fatta, dire In questo eterno stato Lauda lo dì del suo venir in vita Guardar ne' raggi, di che ell' è vestita . CANZONI.. I. Se più non raggia il sol ed io son terra ; Non maravigli alcun, s' oscuro tratto La fin della maggio parlar con certi, Dico signori, a voi saggi e coperti ; Voi, donne, poche sete A cui omai la mente avrisse Amore Lo spazio verso il centro, Vedrete molte nebole apparite Che tutte son di quel sangue annerite La terra trema Lo mio cuor crema ; E gli altri a quel verranno Immantenente Chesto accidente sentito averanno Quel sangue spars' è dal fianco di lui : che venne Dall' arco che in man tenne E fue cagion la saetta Quella, che tratta l'amico e 'l nemico Ed udirete come, Ch' era tra due di nuovo giunto a stare . Ch' ognun, Da ciò fugge ed arrietra, . Gli altri dilettan che 'l si veggia il danno Per lo gran pianto e aspero, Lontana gente, Beati e più beati Coloro che sono che fanno . Per sommo dono al suo regno chiamati . Non è però da sua forma diviso Ciascun che suo nella mente desia Ch'è perder loco tale sua mancanza : Ragion vien mò di color che pesanza Però ch' amar non sanno ; Ma stringe lor la perda universale; Di quel, che la mente orna : La qual vertù venia da quella parte, Venia tutt' ora; Quindi ogn' altra vertute Grazia ed effetto Di giusto e netto, per nostra salute . Quanto di ben io mai cognobbi e tenni |