ACE non trovo, e non ho da far guerra ; e temo e spero, ed ardo e son un ghiaccio ; e volo sopra 'l cielo e giaccio in terra ; e nulla stringo e tutto 'l mondo abbraccio. Tal m'ha in pregion, che non m'apre nè serra, nè per suo mi riten nè scioglie il laccio ; e non m'ancide Amore e non mi sferra ; nè mi vuol vivo nè mi trae d'impaccio. Veggio senz' occhi, e non ho lingua e grido; e bramo di perir e cheggio aita ; ed ho in odio me stesso ed amo altrui ; pascomi di dolor; piangendo rido; egualmente mi spiace morte e vita ; in questo stato son, Donna, per vui. N qual parte del cielo, in quale idea era l' esempio, onde natura tolse quel bel viso leggiadro, in ch' ella volse mostrar qua giù quanto lassù potea ? qual ninfa in fonti, in selve mai qual dea chiome d' oro sì fino a l' aura sciolse ? quando un cor tante in sè vertuti accolse ? benchè la somma è di mia morte rea. Per divina bellezza indarno mira, chi gli occhi de costei già mai non vide, come soavemente ella gli gira. Non sa come Amor sana e come ancide chi non sa come dolce ella sospira, e come dolce parla e dolce ride. CANNOT be at peace yet need not fight, I fear, I hope, I burn, I suffer cold, I plead for mercy yet desire the end, N what celestial sphere, by whom inspired, Did Nature find the cast from which she drew Of godly beauty he is unaware IETI fiori e felici e ben nate erbe, e sole, piaggia ch'ascolti sue dolci parole, е o soave contrada, o puro fiume, e X R che 'l cielo e la terra e 'l vento tace, e le fere e gli augelli il sonno affrena, notte il carro stellato in giro mena, e nel suo letto il mar senz' onda giace, vegghio, penso, ardo, piango, e chi mi sface sempre m' è innanzi per mia dolce pena ; guerra è 'l mio stato, d'ira e di duol piena, e sol di lei pensando ho qualche pace. Così sol d'una chiara fonte viva move 'l dolce e l'amaro ond' io mi pasco; una man sola mi risana e punge. E perchè 'l mio martir non giunga a riva, mille volte il di moro e mille nasco; tanto da la salute mia son lunge. O FORTUNATE fields through which Madonna goes, And you, O happy, happy flowers and sweet, O upland who her gentle accent knows And bears the dainty imprint of her feet, O saplings lithe and early, verdant sprays, O love-lorn violets pale, O forest dim Which beauty's sun hath pierced with his rays And drawn in proud florescence unto him ; O limpid stream that laves her lovely face, Her luminous eyes, and doth their radiance share, O primrose path, I envy you the grace Of tender, loyal servitude you bear ! In you no single pebble now remains That is not kindled with my passionate pains. N ow silence reigneth over earth and sky, The wind is still and bird and beast do sleep, From one sole clear and living fountain flows CCHI miei, oscurato è 'l nostro sole, anzi è salito al cielo ed ivi splende; ivi il vedremo ancora, ivi n'attende e di nostro tardar forse gli dole. Orecchie mie, l' angeliche parole sonano in parte ov'è chi meglio intende. Piè miei, vostra ragion là non si stende ov'è colei ch' esercitar vi sòle. Dunque perchè mi date questa guerra ? Già di perdere a voi cagion non fui vederla udirla e ritrovarla in terra. Morte biasmate ; anzi laudate Lui che lega e scioglie, e 'n un punto apre e serra, e dopo 'l pianto sa far lieto altrui. ALLE che de' lamenti miei se' piena, fiume che spesso del mio pianger cresci, fere silvestre, vaghi augelli, e pesci che l' una e l'altra verde riva affrena, aria, de' miei sospir calda e serena, dolce sentier che sì amaro riesci, colle che mi piacesti, or mi rincresci, ov' ancor per usanza Amor mi mena, ben riconosco in voi l' usate forme, non, lasso, in me, che di si lieta vita son fatto albergo d' infinita doglia. Quinci vedea 'l mio bene; e per queste orme torno a vedere ond' al ciel nuda è gita, lasciando in terra la sua bella spoglia. |