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A MONS. CAV. PROF. JACOPO BERNARDI

AL CAV. PROF. GIAMBATTISTA GIULIANI

Al vostro nome il mio desire
Apparecchiava grazioso loco.
Purg. XXVI. 137.

Egli è gran tempo ch'io ardea della voglia di potervi mostrare di mio amore più oltre che le fronde, e doleami spesso non mi fosse ancor consentito, come avrei voluto, di rendere a Voi grazia per grazia. Ma oggi esulto di dedicare alla vostra amicizia, di cui vado orgoglioso, e ch'è un tanto bene della mia vita, questo povero lavoro. Ben Voi lo gradirete, ne son certo, e perchè troppo buoni ed amorevoli con me, e perchè s'intitola di quel divino, il cui nome Vi rampolla sempre nella mente, e suona si dolcemente ne' vostri cuori.

Addio, miei dilettissimi; proseguite a volermi bene, che io sarò immutabilmente con tutta l'anima

Bassano, il 1.o Marzo 1865.

Il vostro affezionatis. amico

AB. GIUS. JACOPO PROF. FERRAZZI

Ou Lettore

Nell' offerirti raccolti in un volume i fiori più eletti dell' italiana poesia, de' quali segnatamente s' abbella l'altissimo canto del nostro sovrano poeta, io porto speranza che la mia fatica non sia del tutto inutile,

ed esser puote

Con intenzion da non esser derisa. Ch' egli interviene assai delle volte anche a' più provetti cercar a foglio a foglio ne' volumi dei classici una qualche locuzione già veduta, senza che lor venga fatto di venirne a capo. Se non che egli ci basterà aprire questo libro per trovarla d'un tratto, per chiarircene dell' uso, sicuri di fidare il piè sopra il vero. Oltre a ciò, il paragonare tra loro gli autori, il considerare le differenti gradazioni della lor dizione, il conoscere in quali diverse forme abbiano atteggiato il lor pensiero, e come indi ne sia proceduta quell' ammirabile varietà di che s'infiorano le lor scritture, può giovare assai a discoprire e bene usare i segreti dell' arte.

E anche da questo raffronto apparirà manifesto, come l'Allighieri per sobrietà, evidenza,

nerbo di espressione vada di sopra agli altri poeti; singolarissimo poi in questo, che il suo poema da cima a fondo e le sue liriche sono potente soccorso non pur a qualunque genere di poesia, ma ben anche alla prosa. Nè senza frutto sarà inoltre il por mente, con opportuni paragoni, quanto ci corra dal moderno linguaggio poetico a quello sì efficace sì preciso del gran padre dell'italica letteratura e degli altri nostri migliori.

Ciò nondimeno io non vorrei s'argomentassero i giovani di trovar bello ed ammannito il tesoro de' modi più reconditi e pellegrini, sicchè basti solo lo spigolarli qui entro e metterli in metro. Chè lo studio della favella, come osservava egregiamente G. Giusti, è studio di pensieri; e pensiero e parola, veri gemelli della mente umana, s'aiutano di luce scambievole. Onde il poeta dei filosofi ci apprendeva che chiunque voglia più dirittamente comporre, gli è necessario, come usò egli medesimo (De Vulg. El. II. 4), cercare con lungo studio e con grande amore gli scrittori più noti e più sommi, da' quali solo può trarsi il bello stile che fa le opere immortali. Senza di che non ci avverrà mai di conseguire l'abito dell'arte e di poetare con intelletto d'amore.

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