Sayfadaki görseller
PDF
ePub
[graphic][merged small][merged small]

Anal.

NEL PRIMO CENTENARIO

DI

ANGELO MAI

MEMORIE E DOCUMENTI

PUBBLICATI PER CURA

DELL'ATENEO DI BERGAMO

IL 7 MARZO 1882

BERGAMO

STABILIMENTO GAFFURI E GATTI

1882

Onorevoli Signori,

Bergamo che per carattere non è solita vantarsi, pure è gelosa delle sue glorie, e ricorda volentieri quelli de' suoi figli che coll' ingegno, colle opere e colle virtù seppero acquistare altissima rinomanza a sè ed al paese dove nacquero.

Tra questi insigni noi annoveriamo appunto ANGELO MAI, la cui fama, per la scoperta di preziosissimi tesori, suonò grandissima in tutti i paesi dove sono onorati e si coltivano con amore gli studi di erudizione.

Al solo suo merito e all' indefessa sua fatica si devono i grandi onori che gli furono conferiti e la stessa eminente dignità ecclesiastica alla quale fu elevato: quindi per lui ha nuova sanzione la massima, che volere è potere.

Ascritto il MAI a questo nostro patrio Ateneo noi avremmo commessa ben grave mancanza, e verso di un tant'uomo, e verso il paese, se non avessimo colta la propizia occasione del centenario della sua nascita, che si compie in questo giorno, per onorarne la memoria.

Noi pertanto siamo in oggi qui riuniti per udire di ANGELO MAI da quegli egregi nostri Soci che, deliberata da questo sodalizio una festa accademica, assunsero di buon grado il nobile incarico di tesserne le lodi.

Già altre volte Bergamo dimostrò quanto si onorasse di questo suo eletto ingegno, e in questo stesso recinto risuonarono i suoi elogi quando il celebre maestro Simone Mayr, altra gloria nostra, che teneva questa Presidenza, fece dono all'Ateneo del ritratto del MAI, in allora Prefetto della Biblioteca Vaticana.' La città nostra poi gli fece grandissimo onore quando venne assunto alla sacra Porpora; il Consiglio Comunale deliberò di dare commissione al Podesti, uno dei più lodati pittori di quel tempo, di ritrarre la veneranda effigie che vi sta dinnanzi.

Altra imagine fu pur collocata per disposizione municipale nella civica Biblioteca, scolpita da quel valentissimo artista che fu il Tenerani, e là potrete ammirarla, qualore vi piaccia visitare la piccola esposizione di ricordi e di cimelî che appartenevano al MAI, che mercè il generoso concorso di chi possedeva quelle preziose relique, potemmo per questa occasione disporre in pubblica mostra. Fra questi cimelî vi sono documenti che dimostrano di quanta stima fosse il MAI onorato da illustri italiani e stranieri, sicchè a giusta ragione lo si può dire non solo gloria di questa nostra Provincia, ma di tutta Italia.

Se abbiamo potuto con tale mostra render più completa questa patria festa, io devo render vive grazie a tutti coloro che volonterosi vi hanno contribuito.

Onde poi venisse meglio onorata la memoria del MAI, e rimanesse ricordo del fausto avvenimento da noi celebrato, il nostro Ateneo bandi un concorso ed un premio da darsi a chi fosse per presentare la migliore Memoria critica sugli studi che condussero il Cardinale ANGELO MAI alle sue principali scoperte paleografiche ed illustrazione delle medesime. Un solo lavoro venne presentato al concorso, e ciò si deve certo ascrivere e alla difficoltà dell'argomento, e alla brevità del tempo che per necessità si dovette lasciare ai concorrenti per produrre i loro elaborati alla commissione aggiudicatrice del premio.

Il giudizio sopra un tale lavoro sarà fra breve pronunciato, e se, come sperasi, sarà favorevole, la Memoria premiata verrà

1) Vedi nei documenti le parole dette dal Mayr nell'occasione che presentò in dono il ritratto all'Ateneo, il 13 gennaio 1825.

« ÖncekiDevam »